Acquedotto alessandrino

Acquedotto Alessandrino
Aqua Alexandrina
Percorso dell'Aqua Alexandrina
CiviltàRomana
UtilizzoAcquedotto
EpocaEpoca imperiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Provincia  Roma
Dimensioni
Lunghezza22 km
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata · Manuale
L'acquedotto presso Centocelle
Tratto presso Via di Tor Pignattara

L'acquedotto Alessandrino (Aqua Alexandrina), l'undicesimo acquedotto dell'antica Roma, venne edificato nel 226 d.C. dall'imperatore Alessandro Severo (11 marzo 222 – 19 marzo 235).[1][2]

Fu l'ultimo a essere realizzato dei grandi acquedotti dell'antica Roma.[3] La sua realizzazione era finalizzata all'approvvigionamento idrico delle terme di Nerone che, situate in Campo Marzio presso il Pantheon (circa nella zona occupata oggi da Palazzo Madama), erano state radicalmente ristrutturate dallo stesso imperatore, e che pertanto da allora assunsero anche la denominazione di "terme Alessandrine" (Thermae Alexandrinae).[1][2]

Le sorgenti

Le sue acque venivano captate da falde acquifere in località “Pantano Borghese”, nei pressi del XIV miglio dell'antica via Prenestina, 3 km a nord dell'abitato di Colonna.[1]

Il percorso

L'acquedotto, grazie alle notevoli capacità tecniche dell'epoca della sua costruzione, fu costruito con in laterizio, materiale leggero ma robusto, che permise di seguire un percorso più rettilneo che in passato, in buona parte su arcuazioni, mentre i tratti sotterranei erano limitati a cunicoli (di 0,72 m di larghezza per 1,80 di altezza) per oltrepassare le alture.[4]

Le arcate dell'acquedotto Alessandrino, in speco sotterraneo fino alla tenuta di Torre Angela, sono tuttora quasi per intero visibili nei tratti successivi sui vari fossi, in via Palmiro Togliatti le arcate raggiungono la massima quota di 20.65 m, fino alla zona della “Marranella”, dopo la quale raggiunge, in percorso sotterraneo sconosciuto, la zona di Torpignattara.[5]

Da qui lo speco procedeva nuovamente interrato fino ad entrare in Roma nella zona cosiddetta ad spem veterem, nei pressi dell'attuale Porta Maggiore.[4] Rodolfo Lanciani, al riguardo, afferma che

«...[l'acquedotto] penetrava in città a un livello di 3,18 m inferiore all'attuale soglia di Porta Maggiore»

che era poi il livello di campagna dell'epoca. Nelle vicinanze doveva trovarsi la piscina limaria, il bacino di decantazione per la purificazione delle acque. Nessun altro avanzo del percorso è visibile all'interno della cinta delle Mura Aureliane.

L'acquedotto Alessandrino giungeva alle terme di Nerone dopo un percorso di circa 22,7 km.[1] Si è calcolato che la portata giornaliera di acqua fosse pari a 21.632 m3, circa 250 litri al secondo.[6]

Le stesse sorgenti furono quindi utilizzate dall'acquedotto dell'Acqua Felice, realizzato nel 1585 per volontà di papa Sisto V. [7]

Restauri

I principali interventi di restauro risalgono all'epoca di Diocleziano, a cavallo tra il III e il IV secolo, poi tra il V e il VI secolo, e ancora verso la fine dell'VIII, ad opera di papa Adriano I.[2]

Le ultime opere di restauro risalgono al 1997, quando il restauro interessa l'acquedotto presso il parco Sangalli. [6]

Note

  1. ^ a b c d Enrico Giovannini, Nel nome, la storia: toponomastica del Suburbio di Roma Antica. Nomina sunt consequentia rerum, a cura di Benedetto Coccia, Roma, Editrice APES, 2014, p. 53, ISBN 978-88-7233-081-4.
  2. ^ a b c Acquedotto Alessandrino, su sovraintendenzaroma.it. URL consultato il 27 agosto 2024.
  3. ^ Luisa Maesano, Roma Antica. Vademecum di storia per il viaggiatore., goWare, 2017.
  4. ^ a b L’Acquedotto Alessandrino, un magnifico percorso nella storia di Roma, su ezrome.it. URL consultato il 27 agosto 2024.
  5. ^ (EN) Laura Calzolari, Laura Medeghini, Ilaria Baiocchi e Gian Luca Zanzi, Aqua Alexandrina and Fragole cistern: characterization of mortars from Roman constructions, Rome (Italy), in Archaeological and Anthropological Sciences, vol. 15, 2023, DOI:10.1007/s12520-023-01885-3.
  6. ^ a b Acquedotto Alessandrino, su info.roma.it. URL consultato il 27 agosto 2024.
  7. ^ Roma Regina Aquarum: gli acquedotti romani della Città Eterna, su infobuild.it. URL consultato il 27 agosto 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Acquedotto Alessandrino. Roma sparita. Foto Storiche, su romasparita.eu. URL consultato il 27 agosto 2024.
  • Roma. Come apparisce l'acquedotto Alessandrino dopo i restauri., su youtube.com. URL consultato il 27 agosto 2024.
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