Armoriale dei comuni della provincia di Trento

Questa pagina contiene le armi (stemmi e blasonature) dei comuni della provincia di Trento.

Comuni attuali

Stemma Comune e blasonatura Gonfalone Bandiera
Ala

D'azzurro, al semivolo spiegato d'argento. Ornamenti esteriori da Comune. (D.C.G. 08/04/1929)[1][2]

Gonfalone:

Drappo di colore azzurro al palo di bianco riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata in oro: "CITTÀ DI ALA". Le parti di metallo ed i nastri saranno dorati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro. (R.D. 11/03/1937)[1]

Bandiera:

Partito di bianco e azzurro.

Albiano

D'azzurro, alla fascia d'argento, caricato di un castagno sradicato passante sul tutto, al naturale accostato al piede destro da un mucchio di cubetti di porfido, d'oro. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro. (D.G.P. 25/01/1993)[3]

(versioni precedenti dello stemma erano stati concessi con R.D. 24/06/1929[4][5] e D.G.P. 21/04/1978[6])

Gonfalone:

Drappo rettangolare azzurro del rapporto di 5/8, fasciato di bianco, terminante al ventame in coda di rondine ed al bilico in 6 merli guelfi, bordato e frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti. Il bilico sarà unito all'asta, fasciata da una guaina di velluto dai colori alternati bianco e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento. (D.G.P. 25/01/1993)[3]

Bandiera:

Bianco, al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sopra la scritta grigia "COMUNE DI ALBIANO"

Aldeno

Blasonatura: Partito. Nel 1. d'oro all'albero di gelso sradicato al naturale, nel 2. d'azzurro alla colonna mozzata d'argento attraversante in palo sopra una serie di arcate del medesimo.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro sostenente un cartiglio o breve d'argento al recto e rosso al verso recante la scritta "Excelsior".
(D.G.P. 23/03/1989)[7]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/8, palato di 4 di giallo e blu, terminante in tre pendoni, di cui più largo il centrale, bordato, frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo all'argentea dicitura "Comune" ed in punta da quella di "Aldeno", disposta su due righe; il drappo sarà unito al bilico mediante 4 merli quelfi; questo sarà appeso all'asta, ricoperta da una guaina di velluto dai colori azzurro e giallo disposti a spirale, con un cordone a nappe, il tutto d'argento. (D.G.P. 23/03/1989)[7]

Altavalle

Scudo inquartato: nel 1° di rosso alla fascia d'argento carica del monogramma “F. II” in lettere maiuscole di nero (Faver); nel 2° d’argento a tre abeti al naturale nodriti sul monte di tre cime di verde quella al centro più alta, il tutto fondato sulla campagna scaccata di due file di rosso e d'argento (Grauno); nel 3° d'azzurro al torrione d’argento merlato di tre alla ghibellina, murato di nero, aperto e finestrato al naturale, fondato su un monte scosceso di verde seminato di tre muri d'argento, murati di nero, posti due a destra e uno a sinistra e sormontato in capo da una stella a cinque punte d'oro (Grumes); nel 4° inquartato; nel 1° e nel 4° d’argento alla conifera al naturale, nel 2° e nel 3° d'azzurro all'albero ceduo d'oro; sul tutto uno scudetto di rosso a tre stelle di sei punte d’argento poste 2, 1 (Valda).
Lo scudo è coronato dalla consueta corona muraria da Comune d'argento in guisa di muratura con quattro porte di nero di cui tre visibili con cordonature ai margini, sormontata da una cortina formata da 16 beccatelli ad arco di cui nove visibili ciascuno sormontato da un merlo ghibellino e ornato in basso da due serti uno d'alloro e l'altro di quercia uniti al centro da un nastro annodato.
(D.G.P. 15/06/2018)[8]

Gonfalone:

Drappo partito di bianco e di rosso, caricato dello scudo e corona civica dello stemma comunale con l'iscrizione recante la denominazione “Comune di Altavalle”; la parte "Comune di" in caratteri rossi sul bianco e "Altavalle" in caratteri bianchi sul rosso; le parti di metallo e il cordone saranno d'argento; l'asta verticale sarà ricoperta con velluto alternato a spirale rosso e bianco con bullette argentate poste a spirale.(D.G.P. 15/06/2018)[8]

Altopiano della Vigolana

Stemma usato, ma non approvato:
Lo stemma del Comune “altopiano della Vigolana” è composto dai quattro stemmi dei Comuni (Bosentino, Centa S. Nicolò, Vattaro e Vigolo Vattaro) originari inseriti in ordine alfabetico a partire dall’alto a sinistra in uno scudo sormontato all'esterno da una corona: “murale di comune” e ornato “a destra una fronda d’alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso e a sinistra da una fronda di quercia fogliata e fruttifera al naturale legata da un nodo d'oro”.[9]

Amblar-Don

no stemma attuale, usa una combinazione degli stemmi dei comuni soppressi (Amblar e Don).[10]

Andalo

D'argento all'orso del Brenta passante al naturale.
Corona: Civica di Comune, d'argento.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, il tutto legato da un nastro d'argento di rosso e di verde.
(D.G.P. 18/03/1988)[11]

Gonfalone:

Vessillo partito di bianco e di verde rabescato e bordato d'argento, caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti e sottostante la scritta, in argento: "Comune di Andalo". Il tutto sarà appeso ad un bilico, unito all'asta cimata di freccia, con cordoni argentei ed analoghe nappe. (D.G.P. 18/03/1988)[11]

Bandiera:

Troncato di verde e di bianco, al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti.

Arco

D'oro, all'arco di azzurro, posto in palo, con la corda a sinistra. Ornamenti esteriori da città. Motto: "SUMMA LIBERTAS". (D.C.G. 11/08/1931)[12][13]

Gonfalone:

Drappo di colore azzurro, riccamente ornato da ricami d’argento e caricato dello stemma del Comune con l’iscrizione centrata in argento: "CITTÀ DI ARCO" e sotto il motto: "SUMMA LIBERTAS". Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati; l'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. (R.D. 29/12/1930)[12]

Avio

D'azzurro, alla croce d'oro; ornamenti esteriori da Comune (D.C.G. 20/06/1931)[14][15]

Gonfalone (a foggia di bandiera):

fatto a foggia di bandiera, con il drappo interzato in palo; di azzurro, di giallo, e di azzurro. Il giallo caricato dello stemma del Comune, con sotto l'iscrizione in nero, sopra lista bifida d'argento: "COMUNE DI AVIO" Il drappo attaccato ad un'asta ricoperta di velluto azzurro con bullette dorate poste a spirale; l'asta sormontata da una freccia di metallo dorato, sul gambo della quale sarà inciso il nome del Comune. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'oro. (D.C.G. 20/06/1931)[14]

Gonfalone in uso da 2015 (a foggia regolare):

drappo interzato in palo; di azzurro, di giallo, e di azzurro.

Bandiera:

drappo interzato in palo; di azzurro, di giallo, e di azzurro. Il giallo caricato dello stemma del Comune, con sotto l'iscrizione in nero, "COMUNE DI AVIO".

Baselga di Piné

Scudo con figura di pino, su sfondo azzurro cielo, dal cui tronco si dipartono dieci rami, con inferiormente tre fasce ondulate. (D.G.P. 25/03/1983)[16]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone:

Drappo del rapporto 1/2 di colore verde, recante al centro un riquadro bianco, caricato dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, bordato e frangiato d'argento sovrastante la dicitura, pure in argento, "Comune di Baselga di Pinè" disposta in tre righe. Esso terminerà in punta in tre pendoni, di cui maggiore il centrale, recanti: quello di destra lo stemma della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, quello di centro un cippo d'argento con le iniziali nere M.C.P. - Magnifica Comunità di Pinè - e quello di sinistra lo stemma della Provincia Autonoma di Trento, in sommità sarà collegato ad un bilico mediante tre merli rettangolari ribassati. Il bilico sarà appeso ad un'asta, ricoperta da una guaina in velluto dai colori bianco e verde, disposti a spirale mediante un cordone a nappe, di argento. (D.G.P. 01/02/1993)[17]

Bandiera (verticale):

Drappo del rapporto 1/2 di colore verde, recante al centro un riquadro bianco, caricato dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura, pure in bianco, "Comune di Baselga di Pinè" disposta in tre righe, sopra la dicitura "Trentino - Italia"; in punta tre emblemi: quello di destra lo stemma della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, quello di centro un cippo d'argento con le iniziali nere M.C.P. e quello di sinistra lo stemma della Provincia Autonoma di Trento.

Bandiera (orizzontale):

Interzato in palo di verde, di bianco e di verde; al centro lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in nero "Comune di Baselga di Pinè".

Bedollo

Di rosso, all'albero di betulla al naturale; col capo d'argento, caricato di tre pine al naturale, poste in fascia. (R.D. 17/03/1930)[18][19]

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, partito azzurro-bianco; lato inferiore con tre code; caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione centrale "Comune di Bedollo" e da corona di rami di quercia e da rami di olivo uniti da nastro. Asta in metallo. (D.G.P. 28/10/1983)[20]

Besenello

Scudo sannitico: azzurro.
Blasonatura: D'azzurro a quattro bocce d'argento disposte 2, 2.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fruttata di rosso. A sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, legata da un nastro d'oro.
(D.G.P. 20/11/1987)[21]

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 1:2 bordato d'oro, formato da tre teli, terminanti a pendone ugualmente frangiati, il centrale rosso carminio, largo tre quinti della larghezza totale, i laterali azzurri larghi ciascuno un quinto di essa. Al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo alla dicitura disposta ad arco "Comune" e in punta "di Besenello" a lettere d'argento. Il tutto pendente da un bilico appeso all'asta mediante cordoni a nappe d'oro. (D.G.P. 20/11/1987)[21]

Bieno

Una croce patente circondata da due semicerchi ancorati ed aventi le caratteristiche d'argento, ad uno scudo artificiale ancorato in campo rosso, caricato di una croce patente. (D.G.P. 20/07/1984)[22]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 1x2, partito di due teli, bianco contornato di rosso e rosso, orizzontalmente disposti, lunghi rispettivamente tre quarti e un quarto del totale, terminante con tre bandoni, il centrale più lungo, di tutto bordato e frangiato d'argento.
Sul telo bianco contornato di rosso sarà lo stemma comunale, sormontato da corona di Comune e recante in capo la denominazione in oro di: "Comune di Bieno" in tutte lettere maiuscole; sotto lo stemma, due rami d'alloro fogliato al naturale, fruttifero di rosso, annodate da un nastro rosso.
D'argento sarà il cordone ed analoghe nappe che lega il bilico all'asta, questa foderata di rosso, con guarnizione a spirale d'argento.
(D.C.C. 20/04/2007)[23]

Bleggio Superiore

Blasonatura: Troncato di rosso e d'azzurro alla croce patente aguzzata d'oro, attraversante.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 02/02/1990)[24]

Gonfalone:

Vessillo rettangolare azzurro fasciato di bianco del rapporto di 5/9, bordato e frangiato d'argento, pendente da un bilico, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastato dalla argentea dicitura, convessamente disposta su tre righe Comune/di/Bleggio Superiore.
Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina di velluto dai colori argento e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 02/02/1990)[24]

Bocenago

Blasonatura: D'oro al monte d'una cima di rosso nodrito di un abete al naturale.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 18/03/1988)[25]

Gonfalone:

Vessillo formato da tre teli di cui gli esterni gialli e l'interno rosso di larghezza, questo, pari a due volte e mezzo uno degli esterni, terminante in tre pendoni bordati d'oro, caricato dello stemma con i suoi ornamenti, sovrastato dall'aurea dicitura "Comune di Bocenago", sospeso ad un bilico unito all'asta rossa a spirale d'oro - mediante un cordone con nappe dello stesso. (D.G.P. 18/03/1988)[25]

Bondone

Blasonatura: Troncato semipartito; superiormente d'argento al monte di verde sorgente da un lago d'azzurro caricati da una torre d'oro passante sul tutto, merlata alla ghibellina di 6 pezzi, chiusa di nero, finestrata e murata dello stesso, fondata su una campagna di verde sottostante il lago; inferiormente nel primo di rosso al leone d'argento posto in maestà, linguato del campo, la coda raccolta in nodo d'amore: nel secondo d'argento alla catasta cotta di una carbonaia lignea alluminata d'oro, forata del campo.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'argento e di rosso e d'oro e di nero.
(D.G.P. 22/12/1988)[26]

Gonfalone:

Drappo bianco rettangolare del rapporto di 5/8, bordato e frangiato d'argento, terminante al ventame in coda di rondine e al bilico in cinque merli guelfi, caricato al centro dallo stemma comunale munito dai suoi ornamenti sovrastato dalla dicitura "Comune di Bondone".
Il bilico sarà unito all'asta foderata di velluto rosso ornato da spirale d'oro con un cordone d'argento ad analoghe nappe.
(D.G.P. 22/12/1988)[26]

Borgo Chiese

Scudo sannitico moderno. In campo bianco avorio, nella metà inferiore, una grande stella di porpora con 10 punte, cimate ciascuna da una sferetta, ed aperta in cuore d'un piccolo bisante del campo; come dimostrano le linee di contorno, anch’esse del campo, si tratta di due stelle (5) sovrapposte: quella di fondo rovesciata. Sopra la stella, in fascia, una bassa onda di verde (muschio) volta in alto, le cui estremità acute non toccano i fianchi dello scudo. Poco sopra l'onda, seguendone in fascia l'andamento, il profilo in azzurro dei fianchi delle cime triangolari di tre montagne: quella di mezzo è più larga ed alta delle altre (pur senza toccare il capo), e con il terzo inferiore ne copre le metà inferiori (sn e dx). Dall'interno del profilo, le cui estremità acute non si estendono quanto quelle dell'onda e sembrano seguirne la tendenza, il colore azzurro penetra con triangoli nel corpo delle cime, a suggerire l’effetto d’una luce che viene da destra. (D.G.P. 10/08/2018)[27]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone (non usato):

Drappo rettangolare, di colore bianco, riccamente ornato e frangiato d’argento, terminante al bilico in sei merli guelfi e al ventame in sette merli guelfi (con frange allungate), caricato nel centro dello stemma del nuovo Comune con i suoi ornamenti. Sotto lo stemma, centrate, in fascia, su quattro livelli sovrapposti, le maiuscole in amaranto “COMUNE DI”, in caratteri più grandi ed in colore nero le maiuscole “BORGO / CHIESE”, in nero ed in caratteri più piccoli e corsivi: “Provincia di Trento. (D.G.P. 10/08/2018)[27]

Borgo d'Anaunia

no stemma attuale

Borgo Lares

no stemma attuale

Borgo Valsugana

Di rosso, alla croce patente d'oro. (D.C.G. 06/03/1930)[28][29]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 1/2 interzato in palo di rosso, di giallo, di rosso riccamente ornato di ricami d'argento, bordato e frangiato dello stesso, caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato ai lati della dicitura "Universitas Burgi Ausugi", il tutto sovrastato dalla scritta "Comune" e sovrastante la scritta "di" "Borgo Valsugana" disposta su due righe, in filo d'argento, aperto al bilico di tre finestrelle rettangolari. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta di velluto rosso ornata di bullette argentate poste a spirale, mediante un cordone a nappe, pure d'argento. (D.G.P. 10/06/1994)[30]

Bandiera:

Drappo interzato in palo di rosso, di giallo, di rosso.

Brentonico

Di rosso, alla brenta di argento. [Capo del Littorio].

Lo stemma del Comune raffigura una brenta d'argento su sfondo porpora sormontata da un nastro tricolore su sfondo bordeaux che unisce un ramo d'alloro ad un ramo di quercia il tutto all'interno di uno scudetto con punta colore argento, circondato, in basso, da un ramo di quercia e uno di alloro annodati da un nastro a strisce rosse e bordeaux e, in alto, da una corona d'argento con l'interno di colore porpora.

Gonfalone:

Il gonfalone è composto da un drappo con tre teli verticali rettangolari di uguale dimensione, gli estremi di colore rosso ed il centrale di colore bianco sul quale è lo stemma del Comune con la scritta "Comune di Brentonico". Il drappo è sostenuto da un'asta verticale con fiamma d'oro.

Bandiera:

Drappo interzato in palo di rosso, di bianco, di rosso, caricato nella striscia centrale dallo stemma del comune sotto la scritta "Comune di Brentonico".

Bresimo

Blasonatura: Troncato in scaglione di rosso e di nero allo scaglionetto d'oro sulla troncatura, in punto alla muraglia, attraversante, d'argento merlata alla ghibellina, murata di nero.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'argento e di rosso.
(D.G.P. 08/04/1988)[31]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 10/19, pendente da un bilico, formato da 20 teli ondulati, di cui 10 rosssi (sic!) e 10 bianchi disposti alternatamente a forma di raggera movente dal centro, caricato dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la scrittura in oro: "Comune di Bresimo".
D'argento saranno la bordatura, le frange ed i cordoni con nappe che uniscono il bilico all'asta.
Quest'ultima sarà foderata di velluto rosso, ornata da un nastro a spirale d'argento.
(D.G.P. 08/04/1988)[31]

Caderzone Terme

Blasonatura: di rosso al giglio d'argento legato d'oro.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo rosso e d'argento.
(D.G.P. 29/07/1988)[32]

Gonfalone:

Drappo a tre pendoni frangiato d'argento, partito di bianco e di rosso, caricato al centro dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti e accompagnato in capo dalla scritta in argento "Comune di Caderzone", appeso ad un bilico unito all'asta da un cordone a nappe, il tutto d'argento. (D.G.P. 29/07/1988)[32]

Bandiera:

Partito di bianco e di rosso, caricato al centro dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti.

Calceranica al Lago

Blasonatura: D'azzurro, alla catena montuosa (Vigolana) d'argento attraversante sul tutto, nascente da un lago con l'acqua mareggiata del primo e del secondo, caricata da una navicella d'argento rivoltata, fermata da un rematore in piedi, vestito superiormente di verde ed inferiormente d'oro, armato di un remo al naturale.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro e di verde.
(D.G.P. 13/05/1994)[33]

(versione precedente concesso con D.P.G.R. 30/07/1965: Rematore retto in barca a poppa ricurva e prua lanciata in avanti; sfondo mare e cielo colore azzurro, onde sotto barca colore bianco e montagne colore grigio; contenuto in cerchio con scritta circolare esterna: Comune di Calceranica al Lago - Trento.[34])

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/8, terminante al ventame in coda di rondine, partito di giallo e di verde, bordato e frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato dalla dicitura, ricamata in argento, "Comune di Calceranica al Lago" con "Comune" disposto in capo allo stemma e "di" "Calceranica al Lago" disposti in punta su due righe. Il drappo è appeso a un bilico mediante sei merli alla guelfa. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina in velluto a spirali gialle e verdi, mediante un cordone a nappe d'argento. (D.G.P. 13/05/1994)[33]

(versione precedente concesso con D.P.G.R. 30/07/1965: Drappo rettangolare cadente, partito giallo e verde verticali; Lato inferiore a punte rientranti con frange argento; caricato dello stemma comunale. Asta in metallo argentato.[34])

Caldes

D'oro, al liocorno di rosso, fasciato d'argento. Ornamenti esteriori da Comune. (R.D. 17/04/1930)[35][36]

Gonfalone:

un drappo rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: COMUNE DI CALDES. Le parti di metallo e i nastri saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento. (R.D. 17/04/1930)[35]

Caldonazzo

Blasonatura: Di rosso alla torre scalare d'oro, merlata alla guelfa di 8 pezzi (4,4) chiusa dello stesso, finestrata e murata di nero accompagnata in punta da 4 fasce ondate d'argento e d'azzurro.
Corona: Murale di Comune
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifero di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo di rosso e d'oro.
(D.G.P. 03/02/1989)[37]

(una versione precedente dello stemma fu concesso con R.D. 18/07/1930[38]

Gonfalone:

Drappo giallo del rapporto di 5/8 accompagnato ai lati da 2 pali di rosso, ciascuna della larghezza di 1/6 del totale, bordato e frangiato d'argento, terminante in punta secondo 3 pendoni ed al bilico secondo 4 merli guelfi; caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accompagnato in capo dalla dicitura in argento "Comune" ed in punta da quella di "Caldonazzo" disposta su 2 righe. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina a spirale gialla e rossa, da un cordone a nappe d'argento. (D.G.P. 03/02/1989)[37]

Calliano

Blasonatura: Troncato. Sopra d'azzurro al castello locale (Pietra) d'argento. Sotto partito: nel 1° il simbolo di Venezia che è di rosso al leone di S. Marco d'oro, nel 2° quello di Trento che è d'argento all'aquila spiegata di nero, linguata di rosso, beccuta, armata, nervata trifogliata d'oro, affiancati ad un palo di azzurro cucito sulla partizione.
b) Corona: Murale del Comune.
c) Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, legate da un nodo azzurro breve con la scritta - Aquilam Leonemque Athesis in Pace Coniungit - .
(D.G.P. 06/02/1987)[39]

Gonfalone:

Drappo rettangolare bianco di seta grezza a tre code con frange, decorato al centro dallo stemma comunale sovrastato dalla scritta in oro "Comune di Calliano". (D.G.P. 06/02/1987)[39]

Campitello di Fassa

Scudo ovale, suddiviso in quattro quarti con le seguenti figurazioni: nel primo quarto superiore tre conchiglie al bianco su rosso cinabro; nel secondo quarto superiore incudine al nero e zampa di gallina parzialmente sovrappostavi al bianco e al rosso cinabro su bianco; nei due quarti inferiori due capri rampanti in atteggiamento di lotta fra di loro rispettivamente al rosso cinabro su bianco ed al bianco su rosso cinabro; sormontato da un capro rampante al grigio, al giallo cadmio, al nero ed al rosso cinabro; decorato al grigio, nero, al giallo cadmio ed all'ocra bruciata e con un'appendice a conchiglia al grigio con scritta in nero "defener sia resons". (D.G.P. 15/06/1984)[40]

Gonfalone:

Drappo rettangolare d'azzurro chiaro ricadente perpendicolarmente con il lato inferiore ritagliato con tre strisce terminanti ad angolo e frangiate al color argento. Nel centro lo stemma comunale con scritta superiore "Comune di Campitello" e decorazioni al color oro. (D.G.P. 15/06/1984)[40]

Campodenno

Blasonatura: Trinciato. Nel I d’argento al leone di rosso linguato dello stesso, armato d’oro salente una gradinata (9) di nero posta sulla trinciatura, reggente con le branchie una stella (5), d’oro per inchiesta; nel II una scacchiera di rosso e d’argento originati da tre trinciature e otto troncature.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda di alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d’oro.
(D.G.P. 08/04/1988)[41]

Gonfalone (non approvato von D.G.P.):

Drappo di colore azzurro con merlatura frangiata, bordato argento. Al centro lo stemma del Comune come descritto nell’allegato A), con la scritta “COMUNE DI” posta sopra lo stemma e “CAMPODENNO” posta sotto lo stemma, di colore argento.[42]

Bandiera:

Drappo di colore azzurro, al centro lo stemma del Comune munito dei suoi ornamenti.

Canal San Bovo

Di rosso, alla lontra d'oro, posta in palo; accostata da due palme dello stesso, con fiancheggiatura di due fronde di quercia e di alloro con sovrastante corona di Comune. (D.C.G. 02/10/1929)[43][44]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/9 partito di giallo e d'azzurro, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo dalla argentea dicitura COMUNE DI CANAL SAN BOVO convessamente disposta, terminante in punta secondo tre pendoni, di cui maggiore il centrale, ed al bilico secondo tre bassi merli guelfi.
Il bilico sarà unito all'asta - ricoperta da una guaina di velluto rosso ornata da una serie di bullette d'argento disposte a spirale e recante sotto la lancia una cravatta tricolore mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 31/05/1990)[45]

Canazei

Blasonatura: D'azzurro al monte roccioso d'argento fondato su una campagna di verde, caricato di un camoscio di nero nella posizione d'allerta".
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale; legate da un nodo di verde, d'argento, d'azzurro".
(D.G.P. 05/10/1992)[46]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 1/2, interzato in fascia d'azzurro, di bianco, di verde, appeso al bilico mediante 5 merli guelfi ribassati, terminante al ventame in grande punta centrale, bordato e frangiato d'argento; la fascia bianca è caricata dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti la cui corona, nascente dalla medesima, figura nella fascia azzurra; la dicitura orizzontale COMUNE DI CANAZEI è collocata nella parte superiore della fascia verde; il tutto è appeso all'asta - ricoperta da una guaina in velluto dai colori azzurro, bianco, verde, disposti a spirale - mediante un cordone a nappe, d'argento. (D.G.P. 05/10/1992)[46]

Capriana

D'azzurro, alla mitria d'oro, sopra un pastorale ed una spada d'argento con la punta in basso, le infule attraversanti il pastorale, la spada e pastorale posti in decusse. (D.C.G. 23/03/1930)[47][48]

Gonfalone:

Drappo di azzurro. (R.D. 23/01/1930)[47]

Carisolo

Pergamena d'oro sormontata in capo da fiori di carice e in basso da un artiglio d'aquila. (D.G.P. 11/10/1979)[49]

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, partito d'oro (sic!); lato inferiore con cinque code; caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione - Comune di Carisolo. (D.G.P. 14/12/1979)[50]

Carzano

Blasonatura: Troncato. Nel 1° d'argento incalzato di rosso. Le partizioni caricate rispettivamente d'un'ascia e d'un arpione da fluitazione d'argento posti in croce di Sant'Andrea; di una Croce patente, rossa; di un fusto di cardo fiorito, d'oro, posto in sbarra; nel 2° d'azzurro al ponte ligno coperto, d'oro, sostenuto da due spalle ed un pilastro in murata dello stesso, posto sopra una riviera scorrente, d'argento.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'oro e d'azzurro.
(D.G.P. 02/06/1989)[51]

Gonfalone:

Drappo trinciato di rosso e di bianco del rapporto di 5/8, bordato e frangiato d'argento, terminante in punta a tre pendoni ed al bilico con due aperture quadrate, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti accostato in capo dalla dicitura "Comune" ed in punta da quella di "Carzano", disposta su due righe, il tutto d'argento.
Il bilico sarà unito all'asta, munita della cravatta dai colori nazionali e ricoperta di una fodera di velluto dai colori giallo e blu alternativi, disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 02/06/1989)[51]

Castel Condino

Blasonatura: Partito di rosso e d'argento alla muraglia attraversante dell'uno all'altro torricellata di due pezzi merlati alla ghibellina aperta e finestrata (4) del campo, murata di nero.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un fiocco d'argento e di rosso.
(D.G.P. 13/12/1988)[52]

Gonfalone:

Drappo rettangolare inquartato di bianco e di rosso del rapporto di 5/8 bordato e frangiato d'argento unito al bilico da 6 merli guelfi, terminante in 3 pendoni appuntiti al ventame, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante alla dicitura, ricamata in argento, disposta su 3 righe concave - Comune di Castel Condino. Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto rosso ornata da un nastro d'argento elicoidalmente disposto, da un cordone a nappe dello stesso. (D.G.P. 13/12/1988)[52]

Castel Ivano

Blasonatura: di rosso, al castello d’argento, formato da una cortina centrale e da due torri laterali; la cortina merlata di quattro alla guelfa, aperta del campo e sostenente la torre, più bassa e più larga, coperta, finestrata di tre pezzi aperti del campo in fascia, la copertura cimata dalla cella aperta del campo con il tetto cuspidale munito di freccia segnavento; le due torri merlate di tre alla guelfa e finestrate di due del campo in fascia.
Corona: Corona formata da una cerchia di mura aperta da otto porte (di cui quattro visibili), che sostengono una cinta di mura aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da merli alla ghibellina, il tutto d’argento e murato di nero.
Ornamenti: a destra una fronda d’alloro fogliata al naturale di venti foglie, fruttifera di sette bacche rosse a destra e sei bacche gialle a sinistra; a sinistra una fronda di quercia fogliata al naturale di ventuno foglie, ghiandifera al naturale di quindici ghiande, legate da un nastro rosso.
(D.G.P. 16/11/2017)[53]

Gonfalone:

Drappo di bianco bordato e frangiato d’argento, terminante al bilico in quattro merli guelfi e al ventame in quattro merli guelfi allungati, bordato e frangiato d’argento, caricato dello stemma del Comune con la sua corona e i suoi ornamenti, recante in capo l’iscrizione COMUNE DI CASTEL IVANO, centrata in nero, convessa verso l’alto, in tutte lettere maiuscole; le parti di metallo e i cordoni argentati; l’asta verticale ricoperta di velluto dei colori dello stemma, alternati, con bullette argentate poste a spirale; nella freccia lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome; cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento. (D.G.P. 16/11/2017)[53]

Castello Tesino

Troncato di verde e di rosso: il 1º caricato di un globo di argento crociato di azzurro; il 2º caricato della lettera T d'oro; alla fascia di argento attraversante sulla troncatura, caricata di una burella ondata di azzurro. (R.D. 27/05/1929)[54][55]

Gonfalone (non approvato con D.G.P.):

Drappo partito di rosso e di verde…

Castello-Molina di Fiemme

Mulino d'oro ad acqua, composto da una casa con porta, da canale in legno per trasporto dell'acqua e da ruota esterna, sormontato in capo da castello d'oro torricellato fondato su un monte verde.
Il tutto accompagnato dagli ornamenti dell'araldica comunale, la corona civica.
(D.G.P. 07/12/1978)[56]

(una versione precedente dello stemma fu concesso con R.D. 28/09/1929[57][58]:Troncato: nel 1° di rosso, al castello d'oro, toricellato di tre pezzi, fondato su d'un monte di verde; nel 2°fasciato d'argento e di rosso.)

Gonfalone:

Interzato in palo di rosso, di giallo e di verde. (R.D. 28/09/1929)[57]

Castelnuovo

Blasonatura: Partito d'argento e di verde, al castello dell'uno all'altro, torricellato di due pezzi, merlato di quattro alla guelfa, chiuso e finestrato di nero.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro di nero, a sinistra una fronda di quercia d'oro legate da un nastro d'argento e di rosso.
(D.G.P. 15/06/1990)[59] / (D.G.P. 25/01/1993[60]

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 5/8, pendente da un bilico, costituito da due teli verticali, uno bianco a sinistra per chi guarda, seguito da uno rosso a destra; bordato e frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sottostando la scritta in argento COMUNE DI CASTELNUOVO in gotico.
Il bilico sarà unito all'asta, nera ornata da una spirale d'oro, mediante un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 15/06/1990)[59] / (D.G.P. 25/01/1993[60]

Cavalese

D'argento, alla croce patente di rosso. (D.C.G. 03/09/1929)[61][62]

Gonfalone:

Il Gonfalone ha forma di bandiera con drappo a sette fasce verticali uguali rosse e bianche che richiama il vessillo a nove bande con i colori della casata tirolese dell’antica Regola. Al centro riporta lo stemma del Comune.[63]

Bandiera:

Fasciato di sette pezzi di rosso e di bianco, caricato dello stemma comunale.

Cavareno

D'argento, all'ara romana di rosso, posta su terrazza di verde. (R.D. 19/07/1929)[64][65]

Gonfalone:

Interzato in palo di bianco, di rosso e di bianco. (R.D. 19/07/1929)[64]

Cavedago

D'argento a tre arcate sovrapposte di ponti, mattonate di rosso, la prima in alto posta in banda e sostenente sei paracarri. Ornamenti esteriori da Comune. (D.P.R. 16/03/1956)[66]

Gonfalone:

Drappo partito di rosso e di bianco, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sovredescritto con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Cavedago. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dai colori del drappo alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento. (D.P.R. 16/03/1956)[66]

Cavedine

Blasonatura: Interzato in fascia di rosso, d'azzurro, d'argento, al destrocherio di carnagione, uscente dal lato sinistro dello scudo, posto dull'ultima fascia, tenente un fascio di cinque spighe d'oro aperto a ventaglio sulle due fascie superiori.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'argento e di rosso.
(D.G.P. 29/12/1989)[67]

(una versione precedente dello stemma fu ricononsciuto con D.C.G. 22/04/1939[68])

Gonfalone:

Drappo rettangolare interzato in fascia di rosso, di azzurro e di bianco, del rapporto di 5/8 terminante al bilico ed al ventame - qui rovesciata - in una merlatura guelfa di sei pezzi, bordato e frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in argento, concavemente disposta Comune di Cavedine.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto dai colori d'argento e di rosso disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 29/12/1989)[67]

Cavizzana

Blasonatura: D'argento al San Martino nella sua rappresentazione iconografica, posto su una campagna di verde.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'oro.
(D.G.P. 29/04/1988)[69]

Gonfalone:

Drappo azzurro del rapporto di 2/3 bordato e frangiato di nero e d'argento appeso ad un bilico mediante una merlatura guelfa di 8 pezzi, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostto (sic!) in capo ed in punta dall dicitura: "Comune di Cavizzana, il tutto sovrastato da un tralcio di vite al naturale orizzontalmente disposto.
Il bilico sarà unito ad un'asta, con guaina di velluto azzurro ornata da una spirale d'argento, mediante un cordone nero e d'argento terminante in analoghe nappe.
(D.G.P. 29/04/1988)[69]

Cembra Lisignago

Partito, nel 1° di rosso al grappolo d'uva moscatella fogliato e pampinoso al naturale (Cembra), nel 2° d’oro alla pala d'altare d’argento, sagomata da una cornice in legno naturale, recante al centro la figura di San Biagio in abiti vescovili, il volto di carnagione, il piviale di rosso guarnito d'oro, la mitria di rosso decorata d'oro, la tunica d'argento, e impugnante con la mano sinistra il bastone pastorale d’oro posto in sbarra e con la mano destra la spada d’argento manicata d'oro posta in banda (Lisignago).
Ornamenti esteriori da Comune.
(D.G.P. 18/01/2018)[70] / (D.G.P. 13/04/2018)[71]

Gonfalone:

Drappo partito di giallo e rosso caricato sulla linea di partizione dello stemma di Cembra Lisignago sopra descritto e recante in alto la scritta a caratteri maiuscoli d’argento “Comune di Cembra Lisignago”.
L’asta orizzontale argentata, quella verticale ricoperta di velluto giallo e di rosso alternato a spirale.
(D.G.P. 18/01/2018)[70] / (D.G.P. 13/04/2018)[71]

Cimone

Scudo d’argento alla torre al naturale, merlata e finestrata, con portone aperto, al capo di rosso caricato da colomba recante nel becco ramoscello d'ulivo.
Esternamente corona da Comune, ramo d’alloro fruttato, ramo di quercia fruttato con nastro azzurro legante con fiocco i due rami e recante la scritta “in pace omnes artes”.
(D.G.P. 07/06/1985)[72]

Gonfalone:

Drappo rettangolare cm. 100 x 200, a tre code con frange, caricato nel centro dallo stemma comunale con sopra scritto "Comune di Cimone" di colore verde. (D.G.P. 07/06/1985)[72]

Cinte Tesino

Di rosso ad un monte scosceso di verde nascente dalla punta nodrito di un abete al naturale verde chiaro. (D.G.P. 08/03/1985)[73]

Gonfalone (non approvato con D.G.P.):

Drappo di azzurro.

Bandiera:

Drappo di azzurro, al centro lo stemma comunale con la dicitura in lettere bianche "COMUNE DI" e "CINTE TESINO".

Cis

Blasonatura: Partito di rosso e di verde al castello d'oro, murato di nero, nascente da uno scaglione ondoso d'argento, rovesciato e ribassato, posto in punta, sovrastato da due destrocheri d'oro, disposti in fascia, moventi dai fianchi dello scudo, uniti in una stretta di mano nel punto d'onore.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro e d'azzurro.
(D.G.P. 03/02/1992)[74]

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 5/9, di bianco accostato da due pali, rosso a destra, verde a sinistra, pendente da un bilico e terminante in cinque merli guelfi rovesciati, bordato e frangiato d'argento.
Al centro sarà caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura argentea "Comune di Cis".
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto grigio, da un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 03/02/1992)[74]

Civezzano

Stemma: Blasonatura: d'azzurro alla muraglia d'argento di tre corsi caricata di tre colonne, la centrale più alta, con zoccolo, base e capitelli dorici dello stesso.
Corona: civica di Comune con le porte arcate d'oro.
Ornamenti: a destra una fronda d'alloro frastagliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e fruttifera al naturale, entrambe legate da un anello d'oro.
(D.G.P. 04/01/1985)[75]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/8, troncato di bianco e d'azzurro, appeso direttamente al bilico e terminante in coda di rondine; bordato e frangiato d’argento; caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo e in punta dalla dicitura argentea Comune di Civezzano disposta su tre righe.
Il bilico sarà unito all’asta, foderata da una guaina dai colori argento e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone, a nappe, d'argento.
(D.G.P. 29/12/1989)[76]

Cles

Partito di argento e di rosso alla chiesa attraversante dell’uno nell’altro. [Capo del Littorio: di rosso (porpora) al Fascio Littorio d’oro circondato da due rami di quercia e d’alloro annodati da un nastro dai colori nazionali.] Ornamenti esteriori da Comune. (D.C.G. 09/01/1939)[77]

Gonfalone:

Drappo partito di rosso e di bianco riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento: “Comune di Cles”. Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso con bullette poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento. (D.C.G. 09/01/1939)[77]

Bandiera:

Drappo partito di rosso e di bianco.

Comano Terme

Troncato d’oro e di rosso, alla fascia (burella) ondata d’argento caricata di due burelle d’azzurro; sul tutto, il palo d’una croce patente aguzzata, d’oro, caricato in ciascun lobo di una gemma che ne segue il profilo: sopra di rosso e sotto d’argento.
Ornamenti esteriori di Comune: le fronde in decusse legate da un nastro d’azzurro con svolazzi ritorti.
Sopra lo stemma, in fascia, le maiuscole moderne in nero: COMUNE DI COMANO TERME.
(D.G.P. 19/08/2011)[78]

Gonfalone (come approvato):

Su fondo bianco riproduce lo stemma, gli ornamenti e la scritta. Le decorazioni si adeguano alla normativa. Quanto a dimensioni e forma, corrisponde in sostanza alle disposizioni del D.P.C.M. 28 gennaio 2011, pur proponendo un rettangolo che nella parte inferiore è delineato come se ne fosse stata tagliata la punta. (D.G.P. 19/08/2011)[78]

(effettivamente in uso è un gonfalone di azzurro)

Commezzadura

Abete in campo azzurro, nascente da una terrazza di verde ed accostato in capo allo scudo da cinque stelle di argento di sei raggi posti quattro ai due lati in palo due a due ed una in capo a centro con segni esterni del comune. (D.G.P. 20/01/1978)[79]

Gonfalone:

Drappo bianco rettangolare del rapporto di 5/9 accostato lateralmente da due pali di rosso, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti e della scritta COMUNE DI COMMEZZADURA disposta in capo e in punta.
Il drappo sarà appeso superiormente ad un bilico e terminerà al ventame in 4 brevi pendoni rettangolari.
Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina in velluto bianco e rosso disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 05/04/1991)[80]

Contà

- Blasonatura: Partito diritto. A destra bandato a quattro pezze in smalto blu alternate a smalti bianchi. A sinistra in smalto rosso. Caricato – in cuore – da testa crinita di leone rampante, strappata e stilizzata, linguata in rosso, con branche anteriori aperte tenenti due uguali coppe d’oro sovrapposte e tra loro specchiate. Bordura in smalto nero.
- Corona: Murale di Comune, stilizzata.
- Ornamenti: A destra una fronda d’alloro incurvata e fogliata al naturale, a sinistra una fronda di quercia specchiata alla prima, fogliata al naturale, entrambe stilizzate e unite in basso da un nastro tricolorato dei colori nazionali, poggiato a cavallo ad invisibili steli e stilizzato.
(D.G.P. 08/03/2019)[81][82]

Gonfalone:

Drappo verticale con rapporto 1:2, verde, frangiato d’argento sul battente dritto, caricato inferiormente dello stemma comunale munito di corona e ornamenti, sormontato dall’argentea scritta a epigrafe “Comune di Contà” disposta su due righe diritte. Il drappo, appeso a un bilico mobile mediante quattro bretelle di ugual misura sagomate in merli alla guelfa, è unito all’asta mediante un cordone a nappe d’argento, ornato nel punto di sospensione da una cravatta frangiata in argento, tricolorata dai colori nazionali.(D.G.P. 08/03/2019)[81][82]

Croviana

Blasonatura: D'argento alla torre scalare di rosso, coperto dello stesso cimata di analoga croce astile, murata di nero, munita di cinque merli ghibellini alla balconata, aperta del campo, fondata su una collina di verde.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e fruttifera al naturale legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 17/04/1987)[83]

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 1:2, partito d'azzurro e di rosso, terminante in tre code appuntite, frangiate d'argento, pendente da un bilico sospeso mediante argentei cordoni ornati di analoghe nappe, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastato dalla dicitura in argento, convessamente disposta "Comune di Croviana".
L'asta, munita di lancia dorata, sarà foderata di velluto verde ed adornata di un nastro a spirale d'argento.
(D.G.P. 17/04/1987)[83]

Dambel

Blasonatura: Troncato nel 1° d'azzurro a 12 stelle (5) d'oro centrate a semicerchio convesso; nel 2° di verde al ponte di pietra di una sola arcata, d'argento murato di nero, posto sopra una riviera scorrente in banda, fluttuosa d'argento e d'azzurro, balustrato sulla troncatura.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso: a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate du un nodo d'oro.
(D.G.P. 07/06/1991)[84]

Gonfalone (mai usato):

Drappo rettangolare bianco del rapporto di 1 a 2 bordato e frangiato d'argento, caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante l'argentea scritta Comune di Dambel concavemente disposta, appeso ad un bilico unito all'asta mediante un cordone a nappe dello stesso. L'asta sarà ricoperta da una guaina in velluto dai colori giallo e azzurro disposti a spirale. (D.G.P. 07/06/1991)[84]

Bandiera:

Drappo di bianco, caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante l'argentea scritta Comune di Dambel concavemente disposta.

Denno

Interzato in banda d'argento, d'azzurro e d'argento al castello d'oro, attraversante sul tutto; ornamenti esteriori da Comune. (R.D. 20/01/1930)[85][86]

Gonfalone:

Il gonfalone della forma prescritta, avente il drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: "COMUNE DI DENNO". Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatti e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento. (R.D. 20/01/1930)[85]

Dimaro Folgarida

• Fascia superiore: cinque stelle giallo-oro (corrispondenti ai cinque paesi) su sfondo blu (cielo);
• Fascia centrale: sole e ruota su sfondo bianco
• Fascia inferiore: montagna con quattro abeti (quattro ASUC) e una quercia centrale (la saggezza);
• Corona: Murale di Comune.
• Ornamenti: a destra una fronda d’alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d’argento e di nero.
(D.G.P. 24/03/2017)[87]

Gonfalone:

• Dimensioni: cm 90 per cm 140;
• Fascia verticale del colore giallo-oro come le stelle della fascia superiore dello stemma;
• Fascia verticale di colore blu come la fascia superiore dello stemma;
• È sospeso mediante un bilico mobile ad un'asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma e il nome dell'ente.
• Il drappo, riccamente ornato e frangiato sarà caricato, nel centro, dello stemma dell'ente, sormontato dall'iscrizione del comune in basso. Le parti metalliche, i ricami, i cordoni, l'iscrizione e le bullette a spirale del gonfalone sono argentate.
(D.G.P. 24/03/2017)[87]

Drena

Fascia trasversale rossa-bianco-rossa sormontata da un arco e riportante in basso castello, con una lettera C a sinistra e alla destra la lettera D, sorgente dal bosco sottostante. (D.G.P. 10/09/1981)[88]

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, partito rosso-bianco; lato inferiore con tre code ornate da arabeschi e di frangie; caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione centrale "Comune di Drena" e da corona di rami di castagno e di rami di olivo uniti dal nastro. Asta in metallo. (D.G.P. 12/02/1982)[89]

Dro

Campo di cielo, all'albero di ulivo fruttato, nodrito su pianura erbosa il tutto al naturale. (D.C.G. 11/08/1931)[90][91]

Gonfalone:

Drappo di color verde, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune, con l'iscrizione centrata in argento: "COMUNE DI DRO".
Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati, l'asta verticale sarà ricoperta di velluto verde con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.
(R.D. 09/10/1930)[90]

Fai della Paganella

Interzato in pergola rovesciata, caricato a destra di un faggio sradicato d'argento, a sinistra scoscendimenti di monte d'argento, al centro castello d'argento merlato a doppia torre e finestrato con portone chiuso; il tutto sotto un colmo d'oro carico di una corona merlata di rosso.

Fiavé

Troncato: nel 1º di verde alla ninfea d'argento; nel 2º d'oro al caratteristico reperto preistorico noto come Tazza di Fiavé, di nero.

Fierozzo

Bandato d'azzurro e d'argento, caricato nel cantone sinistro del capo d'una stella d'argento; all'albero d'abete al naturale, nodrito su una collina scoscesa di verde movente dalla punta, aperta d'un imbocco di miniera d'argento, armato al naturale, sovrastato da piccone e mazzuolo da minatore d'oro, decussati

Gonfalone:

Drappo di bianco accostato da due pali di rosso con la scritta "Comune di Fierozzo" - "Gamoa va Vlarotz"

Folgaria

Tre abeti di eguale altezza in campo azzurro, sopra una base verde; ai tre pinti estremi del campo le iniziali in nero M. C. F.

Fornace

D'oro alla torre, scalare di uno, in porfido, murata di nero, merlata alla ghibellina, di sei pezzi alla balconata e di quattro in sommità, aperta del campo ai piani terreno e primo. Corona murale di Comune, come ornamenti a destra una fronda d'alloro fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, legate sotto la punta dello scudo ad un nastro azzurro.

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 1:2 tagliato di rosso e di bianco; caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sottostante l'aurea scritta "Comune di Fornace"; bordato e frangiato d'oro appeso ad un bilico unito ad un'asta - foderata di velluto rosso ornato di spirale d'oro - mediante un cordone a nappe d'oro.

Frassilongo

Scudo sannitico d'argento all'albero di frassino al naturale, nodrito da prato in verde muschio. Gli ornamenti dello stemma sono: superioramente corona civica da Comune d'argento, sotto la punta fronde di olivo e di quercia fruttato al naturale legate da nastro d'argento, inferiormente cartiglio azzurro con scritta Frassilongo in nero

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente a coda di rondine, partito in bianco e verde, caricato nel centro dello stemma del Comune e denominazione "Comune di Frassilongo - Gamoa va Garait", colore nero nella parte inferiore.

Garniga Terme

Blasonatura: Partito semitroncato. Nel 1° di Garniga Antico che è d'oro all'abete al naturale accostato da tre stelle (6) rosse, due in capo ed una in punta; nel secondo d'azzurro al monte (Bondone) d'argento col sole di 12 raggi d'oro orizzontale a sinistra; nel terzo di rosso alla pianticella d'arnica al naturale, fiorita d'oro.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro e di rosso.
(D.G.P. 21/06/1994)

Gonfalone:

Drappo rettangolare rosso a due pali di verde, del rapporto di 5/8, a tre pendoni, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura in argento disposta su tre righe "Comune di Garniga Terme" appeso al bilico mediante tre merli guelfi. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina in velluto a spirali rosse e verdi, mediante un cordone a nappe, d'argento. (D.G.P. 21/06/1994)

Giovo

Troncato semipartito: nel PRIMO di bianco, al pellicano al naturale con la sua pietà; nel SECONDO partito di verde e di rosso.

Gonfalone:

Drappo partito di rosso e di verde…

Bandiera:

Drappo troncato di rosso e di verde.

Giustino

Figura dell'arrotino con campanile parrocchiale con sfondo che raffigura la cima Presanella sovrastante il territorio di questo Comune.

Grigno

D'argento, alla croce latina trifogliata di rossa, posta sopra un monte di undici cime di verde, movente dalla punta accostata dalle lettere maiuscole C e G di nero.

Gonfalone:

Drappo troncato di verde e di rosso…

Imer

Fasciato d'azzurro, d'argento e di rosso, la fascia centrale caricata di una lontra passante al naturale.

Isera

D'argento al palazzo comunale di rosso, calzato ritondato d'azzurro, caricato a destra da uno scudetto d'argento al grappolo d'uva di Marzemino, a sinistra da un'aquila aperta d'argento, rostrata e armata d'oro, linguata di rosso.

Gonfalone:

A forma di bandiera con drappo rettangolare bianco, incalzato d'azzurro del rapporto di 5/8 appeso ad un bilico, terminante in fondo a coda di rondine aperta, bordato e frangiato d'oro, caricato al centro dello stemma comunale, completo dei suoi ornamenti, sovrastato dalla scritta in oro, disposta ad arco "Comune di Isera". Il tutto sostenuto da un nastro a spirale, cui il bilico sarà appeso mediante cordone terminante a nappe, il tutto d'oro.

Lavarone

Troncato: nel 1º di rosso alla lettera maiuscola M d'argento; nel 2º fasciato ondato nebuloso di quattro pezzi d'argento e di verde.

Lavis

Troncato d'azzurro e di rosso, a tre verghe d'oro, legate da un nastro d'argento, attraversanti.

Gonfalone:

Drappo troncato di azzurro e di rosso…

Ledro

Gonfalone:

Drappo tagliato di verde e di azzurro…

Levico Terme

D'azzurro a tre colonne d'ordine dorico di marmo bianco, al naturale, poste una accanto all'altra, cimate da un crescente montante figurato d'argento, accollato a due rami decussati di alloro e di olivo, fruttati al naturale, e caricate da una lista bifida svolazzante con la scritta PAX in nero. Lo scudo sarà fregiato da ornamenti da Comune.

D.C.G. 31 gennaio 1929

Gonfalone:

Drappo del rapporto di cinque noni, azzurro interzato di giallo terminante in coda di rondine, aperto al bilico di quattro finestrelle rettangolari, ornato e frangiato d'oro, caricato al centro dello stemma munito dei suoi ornamenti posto sulla fascia gialla, con la corona nella fascia azzurra superiore; il tutto accompagnato in capo dalla dicitura «CITTA'» e in punta «DI LEVICO TERME». Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina in velluto a spirali alternate gialle e azzurre, mediante un cordone, a nappe, d'oro.

Livo

D'argento, al basilisco spiegato di nero, armato e nervato d'oro: la cresta, le fauci, la lingua, i luni di rosso.

Lona-Lases

Troncato: nel PRIMO d'azzurro al cubetto di porfido d'oro con il quartier franco d'argento caricato d'una pigna di cembro al naturale; nel SECONDO d'argento a due fasce ondate spigolose d'azzurro; il tutto attraversato da una fascia di rosso posta sulla troncatura.

Luserna

Punta e mazzuolo su sfondo rappresentante pietra bocciardata delimitata da una cornice della stessa pietra e sormontata in alto dalla scritta LUSERN.

Madruzzo

Troncato d'azzurro e di rosso da una fascia ondata partita d’argento e d’azzurro: nel 1° alla torre quadrata d’argento, merlata alla guelfa di 4 pezzi e finestrata di due del campo, fondata sulla partizione; nel 2° al grappolo d'uva (4, 3, 2, 1) d’oro stilizzato.

D.P.C.P. n. 2108 del 07 dicembre 2017

Gonfalone:

Drappo bianco di cm. 180×90, bordato e frangiato d’argento e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata e convessa verso l’alto in argento: COMUNE DI MADRUZZO, sospeso mediante un bilico mobile ad un’asta ricoperta di velluto dello stesso colore del drappo, fissato a spirale con bullette. L’asta termina in alto con una freccia sulla quale è riprodotto l’emblema della Repubblica ed è ornata da una cravatta frangiata in nastro tricolorato dai colori nazionali. Le parti metalliche del gonfalone, le frange, i cordoni, le bullette, oltre che l’iscrizione, sono argentati.

D.P.C.P. n. 2108 del 07 dicembre 2017

Malé

D'argento, all'albero di melo sradicato e fruttato di otto, al naturale, coi rami passati in doppia croce di Sant'Andrea.

Massimeno

Cinto della corona civica ed adorno dell'alloro, è diviso in due campi e raffigura a sinistra, sullo sfondo azzurro il profilo stilizzato della cascata Lares e a destra il rosso del giglio Martago.

Mazzin

Blasonatura: Lo scudo appuntito è interzato in contro pergola, al cuore si divide in tre campi, uno al cantone destro della punta, uno al cantone sinistro della punta ed uno al capo. Alla mezza punta su campo smaltato azzurro comparirà in ¾ una ruota di mulino di porpora. Al cantone destro su campo Argento un Trollius europaeus L. (Botton d’oro) tronco, di giallo il fiore e di verde il gambo. Al cantone sinistro su campo giallo una Campanula Scheuchzeri Vill. (Campanella di Scheuchzeri) tronca, di azzurro il fiore e di verde il gambo.
Corona: Murale di Comune con tre merletti (simbolo delle tre comunità del Comune).
Ornamenti: A destra una fronda di quercia fogliata di verde o al naturale e ghiandifera di giallo, a sinistra una fronda d’alloro fogliata di verde o al naturale fruttifera di rosso. Le fronde troncate sono avvinte alla base da un’annodatura di azzurro ed argento alla destra e verde ed argento alla sinistra. (Azzurro, bianco e verde sono i colori della Bandiera Ladina)
Compare un cartiglio in argento con dicitura in lingua ladina, tripartita da sinistra a destra “Fontanac Mazin Ciampestrin”.

Gonfalone:

Drappo: Il campo del drappo riprenderà la sequenza dei colori della bandiera storica del Comune di Mazzin – Mazin. In bande verticali da destra porpora, giallo, azzurro, bianco, verde, rosso, ocra, azzurro, porpora. Al capo le bande minori da destra giallo, azzurro, porpora, verde, bianco, azzurro, rosso, bianco, ocra. Al cuore lo Stemma comunale con ornamenti. Schiena campo di bianco.

Mezzana

Scudo angolato d'azzurro alla torre rotonda color marrone, fondata su montagna di verde con tre merli alla sommità, con tre finestre aperte e con porta medesimamente aperta, una stella a sei punte per parte di detta torre e nella sommità della medesima una bandiera mezza bianca e mezza rossa.

Mezzano

Partito d'azzurro e d'argento; nel PRIMO la caratteristica lontra del Primiero, d'argento; nel SECONDO San Giorgio nella sua iconografia, appiedato, armato d'oro, ornato da un mantello fiammeggiante di rosso, trafiggente il dragone di verde crestato di rosso.

Mezzocorona

D'azzurro allo scaglione d'argento, accompagnato in punta da un monte di tre colli di verde, sormontato da una corona d'oro.

Gonfalone:

Drappo interzato in fascia di verde, di bianco e di giallo…

Mezzolombardo

D'azzurro, a due chiavi decussate d'oro, sormontate da una corona all'antica dello stesso ed accompagnate nell'angolo destro, in capo e nell'angolo sinistro dalle iniziali M.S.P. d'argento.

Bandiera:

Drappo troncato di bianco e di azzurro.

Moena

Partito di rosso e di argento, al rematore su barca, il tutto al naturale, vogante in una campagna mareggiata di azzurro e di argento, sormontato da una croce pomata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.

Gonfalone:

Drappo partito di bianco e rosso…

Molveno

Inquartato: nel 1º e 4º d'argento e di verde, l'argento caricato di una stella (5) di rosso; nel 2º pure di rosso ad un crescente d'argento; nel 3º pure di rosso al crescente rivoltato d'argento.

Mori

D'argento al moro al naturale, fruttifero di nero, radicato in campagna di verde.

Gonfalone:

Drappo interzato in fascia di verde, di bianco e di verde…

Nago-Torbole

Spaccato: nel PRIMO di rosso a due torri in argento poste di spigolo aperte e finestrate, merlate alla guelfa. Le torri sono sormontate da un cavallo bianco rampante. Nel SECONDO, un lago ondato in azzurro e argento.

Nogaredo

D'azzurro all'albero di noce al naturale, nascente da prato verde, accostato dalle lettere maiuscole C N.

Nomi

Di rosso al fiore d'argento gambuto, aperto di sei petali lanceolati, accompagnato da due foglie dello stesso frastagliate, nascenti dal piede del gambo.

Novaledo

Di rosso al castello d'argento sorgente da una palude d'azzurro, murato di nero, turrito di due pezzi merlati alla guelfa, finestrati del campo, uniti da una cortina aperta di un portale antistante un ponte d'oro proteso sull'acqua.

Novella
Ospedaletto

D'argento alla croce passante di rosso accantonata d'azzurro caricata di un crescente d'oro nel 1º e di nero ad un sole d'oro nel 2º.

Ossana

Campo di cielo, al castello torricellato di un pezzo merlato alla ghibellina di rosso, fondato su pianura di verde, aperto e finestrato del campo, murato di nero.

Palù del Fersina

D'argento all'aquila spiegata di nero seminata d'oro, beccuta e armata dello stesso, linguata di rosso, sormontata da una stella radiosa a cinque punte d'oro.

Panchià

Trinciato di rosso e di verde alla cotissa ondata d'argento, caricato di una pianta di miglio d'oro fruttata d'argento, attraversante in palo sul tutto; il capo di azzurro al monte di tre cime d'argento.

Gonfalone:

Drappo di seta rettangolare terminante, in basso, con tre punte frangiate di colore argento. La parte anteriore di colore blu è caricata nel centro dallo stemma comunale, contornato da foglie d'alloro e di quercia, e sormontato da una corona civica a nove punte merlate. La faccia posteriore del drappo di seta è suddivisa in sette bande verticali di uguale lunghezza, colorate, da sinistra nell'ordine, in arancione, verde, rosso, azzurro, arancione, giallo e verde: esse richiamano i colori della bandiera dell'antica Regola di Tesero, alla quale apparteneva (insieme con quella di Ziano) anche la "Villa di Panchià".

Peio

Scudo appuntato. D'argento ad una fontana di due vasche sovrapposte d'oro ageminate di nero, sul capitello d'una colonna del primo, illuminata di rosso, movente dalla punta, accostata da due cascate d'azzurro; la vasca superiore caricata di tre cascate dello stesso.

Gonfalone:

Drappo azzurro e giallo con lo stemma comunale contornato dell'iscrizione "De admirando Dei dono".

Pellizzano

Colori dello stemma dal basso in alto: verde bianco e rosso con finiture dorate. Racchiusi nello scudo, in alto, da sinistra a destra i 3 campanili di Pellizzano, Termenago e Castello; in basso, sullo sfondo verde, lo stemma della famiglia Canacci costituito da una cornice di fronde, 3 stelle, un giglio e un cane rampante su sfondo blu.

Delibera del consiglio comunale del 4 giugno 1969 n.ro 16, delibera regionale del 14 novembre 1969, n.ro 2661, D.P.G.R. 18 novembre 1969 n.ro 3293/A, pubblicato sul Bollettino Regionale del 23 giugno 1970, n.ro 26

Pelugo

D'azzurro al colle di verde broccato sul quale sorgono una torre, un campanile ed un tempio diroccato, tutti d'oro, con ai piedi la scritta in nero in fascia d'oro PENES LUCUM.

Pergine Valsugana

Troncato; di rosso alla lettera P oro in caratteri gotico; di verde alla fascia azzurra increspata di onde d'argento.

Pieve di Bono-Prezzo

Sopra una campagna di rosso, una montagna di verde che entra in un cielo d'azzurro con due cime identiche, stilizzate in forma di bassi triangoli che toccano i fianchi, caricate quella a destra d'un trifoglio d'argento e quella a sinistra d'una ruota di carro a 12 raggi, d'argento. Sulla campagna, posato in fascia, è cucito un colonnato di 6 colonne, con basamenti e capitelli, che reggono 5 archi a tutto sesto ed un architrave rettangolare: il tutto al naturale.
Ornamenti esteriori di Comune: le fronde in decusse legate da un nastro tricolore con svolazzi intagliati.

Gonfalone:

Drappo rettangolare, di colore bianco avorio, riccamente ornato e frangiato, caricato nel centro dello stemma del nuovo Comune. Sopra lo stemma, in colore rosso, le maiuscole: "COMUNE DI PIEVE DI BONO-PREZZO" su due linee arcuate, le prime due parole in caratteri minori. Sotto lo stemma, in posizione centrale ed in fascia, la scritta in nero ed in caratteri piccoli: "Provincia di Trento".

Pieve Tesino

Di rosso, a tre torri d'oro aperte e finestrate del campo, murate di nero e sormontate da una crocetta, pure d'oro, poste sopra un monte di tre colli di verde, movente dalla punta. Motto: "Fortes in fide".

Gonfalone:

Drappo rettangolare di stoffa rossa nella parte superiore e gialla in quella inferiore, terminata a tre bandoni a forma di vaio irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune, sormontato dall'iscrizione centrata Comune di Pieve Tesino e sotto, il motto Fortes in Fide. La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad un'asta orizzontale con pomi artisticamente argentati alle due estremità e sospesa, mediante lacci dello stesso, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone, ad altra asta verticale ricoperta di velluto rosso con bullette di metallo bianco poste a spirale e cimata da una freccia con gambo di metallo argentato con lo stemma del Comune stesso. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'argento

Pinzolo

D'argento, al rododendro fiorito di tre al naturale

Pomarolo

D'argento al melo al naturale fruttato d'oro; nodrito su una campagna di verde". Corona: "Murale di Comune". Sul nastro il motto in lettere nere: «Ex fructibus arbos»

D.P.G.P. Trento n. 3352 dell'8 aprile 1988

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/9, di colore azzurro, bordato e frangiato d'oro, caricato al centro dello stemma comunale sovrastato dalla scritta aurea: «Comune di Pomarolo», pendente da un bilico appeso - mediante cordone a nappe dorati - ad un'asta ricoperta di velluto azzurro, ornata da un nastro a spirale d'argento

Porte di Rendena

D’azzurro, ad un grande bisante color panna, caricato nella metà inferiore d’una montagna d’azzurro dal profilo caratteristico, che con la cima raggiunge il centro del bisante, attraversata in banda da un nevaio che si allarga ondoso dalla cima fino al basso. Poco sopra la cima, una grande aquila spiegata e rivolta, stilizzata e tutta d’oro, che si sovrappone all’orlo del bisante ed entra con la metà superiore nel campo. Ornamenti esteriori di Comune; le fronde legate da un nodo di rosso. Sotto lo stemma, la scritta in nero: “Comune di / Porte di Rendena”.

Gonfalone:

Drappo quadrangolare in velluto di formato standard (1 metro per 2), diviso verticalmente; metà color oro e metà color panna, bordato e frangiato, sospeso al bilico da 5 merli ghibellini; il bilico è unito all'asta con cordone ed analoghe nappe argentate. Nella freccia metallica è riprodotto lo stemma del Comune e sul gambo la scritta "Porte di Rendena": sotto la freccia, una cravatta frangiata tricolore. L'asta è ricoperta di velluto dei colori del drappo con bullette metalliche d’argento disposte a spirale. Nella parte inferiore il drappo termina intagliato in 5 bandoni rettangolari ornati di frange. Al centro la riproduzione dello stemma, con gli ornamenti esteriori, sovrastata dalla scritta in nero curvata verso l'alto: “Comune di / Porte di Rendena”.

Predaia

Scudo interzato in pergola rovesciata: d'oro, d'azzurro e di verde caricato di cinque stelle d'argento, sormontato da uno scaglione d'argento dal quale in punta nasce la lettera P maiuscola di nero. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: a destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro di rosso contornato di nero.

Predazzo

Scudo troncato: al primo d'argento, agli attrezzi da muratore, costituiti da una livella al naturale, attraversata da una squadra diritta, e da due mazze poste in croce, tutti e tre i pezzi legati al centro da un nastro rosso svolazzante da tutte le parti; al secondo di blu, alla rondine in volo al naturale; lo scudo è circondato da una cornice arabescata in oro.

Gonfalone:

Drappo appuntato, partito di bianco e di azzurro…

Primiero San Martino di Castrozza

Troncato d'argento e di rosso alla rosa a sei petali, tre e tre, dell'uno nell'altro, con il talamo del campo". Viene rappresentato graficamente con logo, scritta e forme identificati sulla copertina del presente Statuto.

Gonfalone:

È costituito da drappo rettangolare suddiviso in due bande verticali, bianco a sinistra e rosso a destra, frangiato, ricamato d'oro, terminante, nel basso con quattro liste, caricato dello stemma comunale con scritta Comune di Primiero San Martino di Castrozza su due righe, la prima, Comune di Primiero, sopra lo stemma e ricurva verso il basso e la seconda, San Martino di Castrozza, sotto lo stemma e ricurva verso l’alto, rapportate in lunghezza di ugual misura, appeso al bilico mediante 6 stracciali. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina a colori alternati bianco e rosso disposti a spirale, mediante un cordone a nappe d'oro.

Rabbi

Di verde alla coppa d'oro, dalla quale rigurgita il liquido d'argento.

Riva del Garda

Troncato: nel 1º di rosso, a due torri d'argento, la seconda maggiore, merlate di cinque pezzi alla ghibellina, chiuse, finestrate di nero, unite da una scala su volta, movente da una porta laterale della prima a medesima finestra della seconda, il tutto murato di nero; nel 2º d'argento, a due fasce nebulose di rosso.

Gonfalone:

Drappo di verde bordato e frangiato d'oro, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura ricamata in oro "Riva del Garda". Il bilico è unito ad un'asta pure ricoperta da una guaina di velluto verde.

Romeno

Di verde al portone campestre d'argento movente dai lati dello scudo, incardinato e ferrato di nero, caricato in fascia da una chiave antica dello stesso, gli ingegni rivolti in alto, soprastante una sbarra ondosa d'oro nascente dalla sua base sinistra.

Gonfalone (a foggia di bandiera):

Drappo di forma quadrata, composto di tre teli disposti orizzontalmente: il telo superiore e quello inferiore di colore verde, il telo centrale di colore bianco caricato nel centro dello stemma comunale con scritta inferiore "Comune di Romeno".

Roncegno Terme

D'azzurro alla croce patente d'argento accantonata dalle maiuscole C, R, V, M dello stesso. Corona: Murale di Borgata. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale e fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'azzurro

Gonfalone:

Drappo rettangolare, partito di bianco e di azzurro, del rapporto di 5/8 a 3 pendoni scalari unito al bilico mediante 3 merli guelfi, bordato, frangiato: arricchito di ricami d'argento caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti sormontato dall'argentea dicitura - Comune di Roncegno - convessamente disposta. Il bilico è unito all'asta, recante una cravatta tricolore da Comune, foderata da una guaina di velluto azzurro ornata da spirale d'argento mediante un cordone a nappe dello stesso.

Ronchi Valsugana

Troncato: nel PRIMO d'oro al fagiano di monte su una ceppaia d'abete, il tutto al naturale; nel SECONDO scaccato di 28 pezzi di nero e d'argento.

Ronzo-Chienis

Abete nero in campo azzurro, nascente da cime montane con pianta orticola, sormontato in capo a sinistra da un quarto di sole con raggi e a destra da un cristallo di neve.

Ronzone

Partito: nel PRIMO d'argento, all'abete al naturale; nel SECONDO d'oro al pozzo completo della sua attrezzatura, al naturale; in capo una R maiuscola rossa in stampatello posta sulla partizione.

Rovereto

D'oro, alla rovere sradicata e fruttata, al naturale, accostata dalle lettere maiuscole in oro C.R.; corona: murale di città; ornamenti: a destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'oro, reggenti un breve d'argento con il motto: magno cum robore quercus ingentes tendet ramos.

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di mezzo partito di giallo e di verde, bordato e frangiato d'oro, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura ricamata in oro "Città di Rovereto" disposta su tre righe, terminante al ventame in sei code alla veneziana ed al bilico in otto merli guelfi. Il bilico è unito all'asta, ricoperta da una guaina di velluto verde ornata da una serie di bullette d'argento disposte a spirale e recante in sommità una cravatta tricolore dai colori nazionali e da un cordone a nappe d'oro.

Roveré della Luna

Trinciato: il PRIMO d'oro, il SECONDO d'azzurro caricato da un quarto di luna. Il centro dello scudo è caricato da una pianta di rovere sorgente da pianura solcata dal fiume Adige.

Ruffré-Mendola

Partito: il PRIMO di rosso rigato verticalmente d'oro, caricato da lettera R maiuscola d'oro; il SECONDO d'azzurro all'abete d'oro sorgente da un pendio di verde solcato da un rivo d'argento.

Rumo

Partito di rosso e d'argento, caricato nel cuore da uno scudo dell'uno all'altro, avente nel cantone sinistro del capo un fascio di cinque verghe d'oro legato in fascia dello stesso, attraversato in banda da un'aquila rivoltata, partita d'azzurro e d'argento, inchiavata in dodici pezzi, spiegata in volo, debordante d'argento al rosso, d'azzurro all'argento.

Sagron Mis

Semipartito troncato: nel PRIMO d'azzurro, alla chiesetta d'argento; nel SECONDO di rosso, alla seggiola impagliata del medesimo; nel TERZO trinciato d'argento e di verde, a due dischi posti in sbarra, dell'uno nell'altro.

Gonfalone (non usato):

Drappo rettangolare trinciato di verde e di bianco del rapporto di 5/7, coronato al bilico da 5 merli guelfi e terminante al ventame con 5 analoghi piccoli pendoni, bordato e frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura ricamata in argento "Comune di Sagron Mis" disposta su tre righe, il bilico unito all'asta, ricoperta da una guaina in velluto alternativamente bianco e verde disposto a spirale, da un cordone a nappe, d'argento.

Samone

Partito, il primo di bianco e il secondo di azzurro, caricato nel centro di un gufo d'oro, ornato superiormente con corona civica di Comune. Inferiormente a destra e a sinistra un ramo fruttato di alloro entrambi legati sotto la punta da un nastro d'oro.

Gonfalone:

A forma di bandiera rosso cardinale con blasone scudo partito, il primo di bianco e il secondo di azzurro, caricato nel centro di un gufo d'oro ornato superiormente con corona civica di Comune. Inferiormente a destra e a sinistra un ramo fruttato di alloro entrambi legati sotto la punta da un nastro d'oro.

San Giovanni di Fassa

• Scudo sannitico moderno. In campo d’azzurro una grande montagna di bianco, il cui profilo riproduce, stilizzato, quello delle note “Torri del Vajolet”. Alla base, sale ondoso (3) in barra dalla metà destra della punta fino alla metà sinistra, e ne discende completando l'ultima curva fino al fianco; sopra, dal mezzo del fianco destro sale in sbarra fino ad 1/8 del campo, poi s'impenna obliquo leggermente a sinistra ed entra nel capo; nell'alta vetta ritaglia tre basse cime trapezoidali accostate e digradanti verso sinistra; dal sommo dell'ultima scende incurvato verso il basso e da poco sotto la metà del campo continua parallelo alla base fino a toccare il fianco sinistro. A mezzo tra la vetta e la base, la montagna è caricata di tre stelle (6) d'oro poste in sbarra: vetta e stelle stanno nella metà destra del campo. Sotto la base della montagna, il resto della punta è una campagna di verde. La base è inoltre caricata di una sbarra ondosa (3) d'azzurro che sale dalla metà destra della punta, si avvicina al profilo e nella metà sinistra lo segue parallela. Sul tutto, nella metà sinistra, nascente dalla punta, il sommo della caratteristica torre campanaria della “Pieve di san Giovanni” di bianco, che con la slanciata guglia ombreggiata di nero tocca il capo. Sul corpo della torre, al naturale, dall'alto al basso, una bifora, una quadrifora, una grande bifora.
• Corona Murale di Comune
• Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale; legate da un nodo di verde, d'argento, d’azzurro.

Gonfalone:

'Drappo rettangolare del rapporto di ½ interzato in fascia d’azzurro, di bianco, di verde, appeso al bilico mediante 5 merli guelfi ribassati, terminante al ventame in grande punta centrale, bordato e frangiato d’argento; la fascia bianca è caricata dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti la cui corona, nascente dalla medesima, figura nella fascia azzurra; la dicitura orizzontale COMUN DE SÈN JAN, di colore oro, è collocata nella parte superiore della fascia verde; il tutto è appeso all’asta – ricoperta da una guaina in velluto dai colori azzurro, bianco, verde, disposti a spirale – mediante un cordone a nappe, d’argento.

San Lorenzo Dorsino

Semipartito troncato. Sopra: nel primo d'oro, a tre archi d'azzurro sovrapposti in fascia; nel secondo troncato, di rosso, all'orso (Ursus Arctos arctos), rappresentato come passante, stilizzato. Sotto: d'azzurro seminato di sette bisanti d'argento, attornianti tre conifere rosse a triangolo discendente. Ornamenti da Comune.

San Michele all'Adige

Partito: nel 1º di nero, alla mezzaluna figurata d'argento; nel 2º di azzurro, alla mezza stella di sei raggi uscente dalla partizione d'oro.

R.D. del 27 maggio 1929

Sant'Orsola Terme

D'argento, alla fascia ondata di azzurro, accompagnato in capo dalla lettera maiuscola V di rosso, sormontata da una corona all'antica d'oro, ed in punta da due martelli da muratore al naturale, posti in decusse.

Sanzeno

Di rosso, a tre colombe al naturale, in atto di posarsi sopra l'antenna di un carroccio che sporge dalla punta dello scudo.

Sarnonico

D'oro, al controfiletto dello stesso, accostato da due controfiletti di rosso, il tutto caricato da un mastino rampante del secondo, col capo rivoltato, collarinato di nero bordato d'oro.

Scurelle

D'azzurro, a cinque vette cuspidali al naturale, digradanti verso la punta, quella di centro più alta e le due in basso intercalate fra le altre; sormontate da due crocette latine d'argento poste in fascia.

Segonzano

Segone di boscaiolo d'argento, manicato al naturale, su scudo partito di rosso e d'azzurro posto in fascia.

R.D. del 18 giugno 1931

Sella Giudicarie

Blasonatura: Scudo sannitico con il Cimitero monumentale austroungarico inquartato nel 1º di azzurro, d'argento con contorni neri, affiancato a sinistra del fiume ondoso azzurro e superiore al verde, porzione della sella; inquartata nel 2º di rosso, la dea Runcina di carnagione, il peplo giallo oro, la destra recante un fascio di messi, la sinistra un falcetto, entrambi al naturale, superiore al verde e azzurro, porzione della sella e del lago; inquartato nel 3° di giallo oro, il giglio di San Giovanni di rosso e verde, nascente dal luogo d’intersezione fra martello e pala da minatore, questi posizionati in decusse, entrambi d’argento con contorni neri; inquartato nel 4° di azzurro, il castello medievale di smalto rosso, turrito di due pezzi merlati alla guelfa con contorni neri, si affianca al forte austroungarico di smalto argento, a sinistra del fiume ondoso azzurro e, in capo, una stella a cinque punte giallo oro con contorni neri.
Corona: formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d'argento e murato di nero.
Ornamenti: due fronde: d’alloro (in araldica l'alloro è ritenuto la figura vegetale più nobile; esso era infatti utilizzato per i serti con cui si incoronavano gli imperatori di Roma, i guerrieri vittoriosi, i poeti e i vincitori dei giochi olimpici) e quercia (assunto come simbolo di forza, potenza, nobiltà, animo forte, antico dominio) poste in decusse che rinserrano lo scudo dal basso. La fronda di destra e di alloro, quella di sinistra di quercia.

Gonfalone (non usato):

Il drappo, di colore bianco avorio, riccamente ornato e frangiato sarà caricato nel centro dello stemma del nuovo Comune di Sella Giudicarie. L'iscrizione centrata e regolarmente posizionata in orizzontale, sormontata all’immagine con la scritta in stampatello “COMUNE” verrà completata nella parte inferiore allo stemma con le scritte “SELLA GIUDICARIE” – “Provincia di Trento”, che si avvarranno di caratteri in stampatello e in alto-basso di due misure diverse, su due linee orizzontali e sovrapposte. La stampa è di colore nero con tracciature in colore oro.

Sfruz

Scudo sannitico trinciato: il primo di blu caricato di un fiore di Solanus tuberosus al naturale, il secondo di verde caricato da stufa in ceramica "a muletto" bianca. D'intorno ornamenti da Comune. Sotto la punta nastro con scritta "Ab condita terra benigna".

Gonfalone:

Drappo rettangolare trinciato a tre corde con frange, il primo azzurro, il secondo di verde, caricato nel centro dello stemma comunale con sopra scritto Comune di Sfruz.

Soraga di Fassa

D'argento a sette conifere verdi, tre piantate su una terrazza di rosso, nascente dalla metà inferiore di una traversa ondata, d'azzurro, quattro piantate su una terrazza di rosso movente dalla punta dello scudo; al capo di rosso caricato dalle chiavi legate da un cordone con fiocchi, d'oro e d'argento. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: a destra e a sinistra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, legate da un nastro dai colori argento, azzurro e verde.

Gonfalone (a foggia di bandiera):

A forma di bandiera con drappo rettangolare a sette fasce porpora, bianco, celeste, giallo, azzurro, rosso (vessillo ladino) del rapporto) di 5/7, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in argento "COMUNE DI SORAGA" posta sulla fascia azzurra. Il drappo sarà munito all'asta rivestita di una guaina a spirale d'argento e di rosso, secondo il lato minore.

Sover

D'argento, al monte di tre cime di verde, nascente dalla punta, sormontato da una graticola di rosso, accostata da due palme d'alloro dello stesso, fruttate d'oro.

Gonfalone:

Drappo inquartato di verde e di bianco…

Spiazzo

Tagliato: nel primo d'azzurro, alla mitra vescovile d'argento, guarnita d'oro; nel secondo di rosso, all'effigie del dio Saturno d'argento. Ornamenti esteriori di Comune: le fronde legate da un nodo d'azzurro, di rosso e d'argento con nastri bifidi agli estremi.

Spormaggiore

D'argento, al leone di rosso, tenente con le branche anteriori una coppa d'oro, e sormontato da una stella pure di rosso.

Gonfalone:

Drappo inquartato di rosso e di bianco…

Sporminore

Di rosso, al monte di verde, nascente da due torrenti d'azzurro e d'argento, posti in punta, caricato da una torre diroccata d'argento, accostata da una stella d'oro (5) posta nel cantone sinistro. Il capo d'azzurro, alla corona murale di cinque merli, d'oro.

Stenico

Di rosso, al cervo rampante d'oro. Lo scudo sarà fregiato della corona di Comune.

Gonfalone:

Drappo rosso, caricato dello stemma araldico, con l'asta, cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali.

Storo

D'azzurro a sette torri quadrate contigue coperte a cuspide, cimate da sferette, finestre di rosso, su quattro scarpate fondate su una muraglia movente dalla punta, il tutto d'oro.

Gonfalone:

Drappo di colore azzurro, con scudo centrale che riporta su fondo azzurro un castello di sette torri d'oro. Lo scudo è sormontato da una corona di Comune ed è contornato da un ramo di alloro a sinistra e uno di quercia a destra.

Strembo

D'oro al camoscio al naturale sopra un monte di tre cime di verde.

Telve

Croce latina d'oro, patente nei tre bracci superiori, birostrata in quello inferiore, in campo verde.

Gonfalone:

Drappo costituito da tre teli bianchi e tre teli rossi posti in banda, bordato e frangiato d'oro, recante al centro lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrastante la scritta in oro "Comune di Telve"

Telve di Sopra

Trinciato d'argento e d'azzurro, al filetto d'oro sulla partizione: il PRIMO d'argento all'aquila in volo rivolta, al naturale; il SECONDO d'azzurro alla croce latina scorciata d'oro

Tenna

D'argento al grappolo d'uva di porpora, gambuto al naturale, fogliato di due di verde; al capo di verde, caricato della stella d'oro di otto raggi

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, frangiato d'argento, partito il primo di giallo, il secondo di verde caricato nel centro dello stemma civico. Superiormente la scritta Comune di Tenna; nella parte inferiore ricami d'argento. Parti metalliche d'argento, cravatta tricolore; l'asta ricoperta di velluto giallo e verde alternati

Tenno

Di rosso alla torre aperta merlata (5) alla guelfa, ritorricellata merlata della prima, finestrata di uno, il tutto d'argento murato di nero, accollato a due spade spagnole dello stesso passate in croce di Sant'Andrea

Gonfalone:

A forma di bandiera con drappo raffigurante lo stemma comunale, con l'asta in acciaio rivestita parzialmente di velluto blu con parte terminale appuntita e decorata, cravatta e nastri tricolorati dei colori nazionali

Terragnolo

Troncato: di rosso all'ascia e alla vanga d'oro, manicate dello stesso poste in croce di Sant'Andrea; d'argento al tarabuso al naturale fermo in uno specchio d'acqua d'azzurro posto in punta

Gonfalone:

Drappo di bianco vestito superiormente di rosso ed inferiormente di bianco, allo scaglione rovesciato d'azzurro attraversante…

Terzolas

Palazzo della Torraccia con smalto d'oro in campo nero

Tesero

Di rosso alla pianta di abete al naturale nodrita su terrazza di verde movente dalla punta, con due leoni d'oro affrontati e controrampanti sul fusto dell'albero

D.C.G. del 12 febbraio 1930

Tre Ville

Scudo francese antico. In cuore allo scudo, sovrapposti ad un monte verde che termina nel capo dello stemma, tre rami di frassino intrecciati, d’argento, cimati rispettivamente di tre, quattro e una foglia, nascenti da un monte di porpora movente dalla punta

Gonfalone:

Drappo grigio chiaro, caricato dallo stemma sopra descritto semplice e non ornato, con l’iscrizione centrata sotto lo stemma ricamata, recante la denominazione del Comune. Il drappo rettangolare avrà un solo lato frangiato, quello inferiore, dello stesso colore della corona. Le parti in metallo saranno in ferro anticato e i cordoni marrone scuro

Tione di Trento

Tagliato: nel PRIMO d'argento, caricato di un sole nascente d'oro: nel SECONDO d'oro all'abete al naturale, con la sbarra scalinata di azzurro e di rosso attraversante sulla partizione

Gonfalone:

un drappo a due bande verticali di colore rosso e azzurro, di cui la banda rossa a destra è più corta, con riprodotto al centro lo stemma e la scritta: “Comune di Tione di Trento”.

Bandiera:

troncato di rosso e di azzurro (o di azzurro e di rosso)

Ton

Interzato in fascia: il PRIMO partito d'argento all'aquila tirolese di rosso; il SECONDO d'oro allo scudo sannitico interzato in fascia di rosso e di bianco; il TERZO interzato in fascia di blu e di bianco al triangolo d'argento

Gonfalone:

Drappo tagliato di bianco e di azzurro…

Torcegno

D'azzurro alla torre d'argento, merlata alla guelfa, chiusa, finestrata, murata di nero, passante su una catena di monti attraversante di rosso, fondata su una campagna rialzata di verde attraversata da una fascia ondosa d'argento

Trambileno

Troncato: nel PRIMO d'azzurro a due monti d'argento contrapposti; nel SECONDO di verde ad una pergola ondosa d'argento, caricato nel cuore del caratteristico santuario della Madonna de le Salette, di oro. Sul tutto un ponte in pietra attraversante dello stesso

Trento

D'argento, all'aquila spiegata di nero, rostrata, armata e munita sulle ali di due gambi trifogliati d'oro, linguata e cosparsa di fiammelle di rosso

D. Ric. del 6 maggio 1930 Gonfalone:

A forma di bandiera, interzato in fascia di giallo, celeste e giallo. Il celeste caricato dello stemma civico, l’asta ricoperta di velluto azzurro, cravatta e nastri dai colori nazionali D. Ric. del 6 maggio 1930

Gonfalone talvolta in uso:

Drappo di bianco…

Bandiera:

Drappo interzato in fascia, di giallo di azzurro, di giallo;

Valdaone

Interzato in fascia d'azzurro, di verde e di rosso. Nel primo al camoscio saliente al naturale, la testa volta a sinistra, tra due fiori d'arnica d'oro. Nel secondo al caratteristico ponte di Tringoi stilizzato d'argento. Nel terzo ad un fiore d'arnica d'oro centrato. Ornamenti esteriori di Comune. Sopra la corona, la scritta in capitali maiuscole COMUNE DI / VALDAONE. Le fronde legate da un nastro tricolore. (D.G.P. 13/06/2016)[92]

Gonfalone:

Il gonfalone è composto da un drappo rettangolare frangiato con fondo verde, riproduce con ricami lo stemma, gli ornamenti e la scritta. È sospeso per tramite di un “bilico” ad un’asta ricoperta di velluto dei colori del drappo con bullette metalliche disposte a spirale, terminante in punta con una “freccia” sulla quale è riprodottolo stemma del Comune. Il gambo, in alto, riporta una “cravatta” frangiata tricolore. Le parti metalliche, i cordoni, i ricami, le bullette dovranno essere argentate. Le decorazioni si adeguano alla normativa. Quanto a dimensioni e forma, corrisponde in sostanza alle disposizioni del D.P.C.M. 28 gennaio 2011. (D.G.P. 13/06/2016)[92]

Valfloriana

Blasonatura: Di rosso al S. Floriano nella sua tradizionale iconografia sopra una campagna di verde.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale.
(D.G.P. 29/07/1988)[93]

Gonfalone: Gonfalone del rapporto di 5/8 terminante al battente in coda di rondine ed al bilico in cinque merli guelfi, costituito da tre teli, verticalmente disposti, dei quali il centrale, bianco, largo il doppio di ciascuno dei laterali, rossi.
Il drappo sarà bordato e frangiato d'oro e porterà al centro lo stemma munito dei suoi ornamenti soprastante l'aurea dicitura "Comune di Valfloriana", concavemente disposta.
Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da guaina di velluto rosso ornata da una spirale d'argento, mediante un cordone a nappe, d'oro.
(D.G.P. 29/07/1988)[93]

(viene utilizzato anche un gonfalone partito di bianco e di rosso)

Bandiera:

Interzato in palo di rosso, di bianco e di rosso; al centro lo stemma comunale.

Vallarsa

Di rosso, alla fontana zampillante d'argento, a due orsi di nero, affrontati, in atto di bere nella vasca della fontana, il tutto su pianura di verde. (D.C.G. 10/04/1930)[94][95]

Gonfalone:

Vessillo rettangolare partito di bianco e di azzurro del rapporto di 5/7 terminante al bilico in tre merli guelfi ed in punta secondo tre pendoni scalari, ornato e frangiato d'argento, portante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, e la sovrastante dicitura, in argento, - Comune di Vallarsa -.
Il bilico sarà unito ad un'asta metallica mediante cordone con nappe pure d'argento.
(D.G.P. 13/12/1988)[96]

Bandiera:

Partito di bianco e di azzurro.

Vallelaghi

- Blasonatura: "Interzato in fascia. Capo partito, a destra in smalto bianco a sinistra in smalto rosso. Caricato - in punto del capo - da testa rossa strappata di leone, stilizzata, linguata di ugual colore. Fascia d'oro caricata nel cuore da una fronda d'ulivo fruttifero al naturale, coricata, stilizzata. Campagna in smalto azzurro troncata da tre righe ondulate in bianco, sovrapposte, e in punta della punta caricata da una barca azzurra bordata e fasciata in bianco, postata sulle onde, stilizzata. Bordura in smalto nero.
- Corona: "Murale di Comune, stilizzata".
- Ornamenti: "A destra una fronda d'alloro incurvata e fogliata al naturale; a sinistra una fronda di quercia specchiata alla prima, fogliata al naturale, entrambe stilizzate e legate in basso da un nastro tricolorato dei colori nazionali, stilizzato.
(D.G.P. 31/03/2016)[97]

Gonfalone:

Drappo, che costituisce il gonfalone, con misura di cm 90x180 come fissato dalla normativa, ha colore di fondo azzurro identico allo smalto della banda inferiore dello stemma (quella riferita all'originario Comune di Terlago), è sospeso mediante un bilico mobile ad un'asta ricoperta di velluto dello stesso colore del drappo, fissato a spirale con bullette. L'asta termina in alto con una freccia sulla quale è riprodotto lo stemma ed è ornata da una cravatta frangiata in nastro tricolorato dai colori nazionali. Le parti metalliche del gonfalone, le frange, i cordoni, le bullette, oltre che l'iscrizione, sono argentati, essendo il gonfalone riferito all'ente comune.
Lo stemma del nuovo Comune è caricato nella parte bassa del drappo; lo scudo e le fronde sono contornate in bianco affinché risaltino sullo sfondo azzurro. L’iscrizione è collocata sopra lo stemma, su due righe centrate, con il titolo “Vallelaghi” disposto su un tracciato convesso verso l’alto, come prescritto. Per l’iscrizione è utilizzato il font Bodoni BT, in maiuscolo per la dicitura “COMUNE DI” e in minuscolo per “Vallelaghi”, quest’ultima con corpo doppio di quello della dicitura “COMUNE DI”.
(D.G.P. 31/03/2016)[97]

Vermiglio

Blasonatura: Troncato. Nel primo d'azzurro alla catena montuosa di verde, attraversante, nascente dalla partizione, terminante in una sommità d'argento, il tutto al naturale; nel secondo di rosso a tre armille d'oro disposte 2, 1.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliate e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 27/09/1991)[98]

(una versione precedente dello stemma fu concesso con R.D. 11/02/1929[99][100]: D'argento, al monte di tre colli di verde, movente dalla punta e sormontato da un albero sradicato di pino al naturale.)

Gonfalone:

Drappo azzurro del rapporto di 9/15, terminante in tre pendoni di cui maggiore quello centrale, bordato e frangiato d'argento, recante al centro lo stemma comunale completo nei suoi ornamenti sovrastante la dicitura in argento Comune di Vermiglio centrata e disposta su tre righe.
Il drappo sarà appeso ad un bilico unito all'asta ricoperta da una guaina di velluto azzurro mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 27/09/1991)[98]

Vignola-Falesina

Scudo gotico antico partito, il primo oro, il secondo verde, caricato nel centro con ruota dentata e lampada accesa da minatore. Al centro della ruota tre pini, su montagna verde sottobosco sovrastata da cielo azzurro. (D.G.P. 11/04/1986)[101]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, partito oro-verde, caricato di stemma del Comune, con alla base Vignola-Falesina colore nero. (D.G.P. 11/04/1986)[101]

Villa Lagarina

Blasonatura: Troncato ondato nel 1° d'azzurro alla villa dalle caratteristiche lagarine d'oro fondata su una pianura erbosa di verde; nel 2° fasciato ondato d'azzurro e d'argento.
Corona: Murale di Comune.
A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nastro d'argento e di rosso.
(D.G.P. 17/04/1987)[102]

Gonfalone:

Drappo rettangolare azzurro chiaro del rapporto di 5/9, appeso a un bilico bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo dalla dicitura "Comune" ed in punta "di Villa Lagarina" disposta su due righe.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata di velluto azzurro, contornata da una serie di bullette d'argento disposte a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 10/11/1989)[103]

Ville d'Anaunia

Campo - interzato in pergola rovesciata:
In A - di rosso, un castello altomedioevale d'argento costituito da una torre con balcone sporgente circondata da una palizzata, la torre finestrata di tre di ferro poste uno e due in aderenza al balcone;
In B - di azzurro, la "Torre Valeria" in tonalità d'argento in base alla geometria, di colori più tenui a destra e più scuri a sinistra, finestrata di tre di ferro poste due e uno e bertesca d'argento brillante fra le due, posta sulla centrale e maggiore di tre cime di verde chiaro poste in ombilico, accompagnata in capo da cinque stelle d'oro disposte ad arco, delle quali una centrale e quattro laterali, due meli di verde chiaro con tronco al naturale, fruttati di rosso, posti sui due monti laterali.
In C - di bianco caricato da tre piante di abete (7 punte) di verde scuro con tronchi al naturale, non fruttati, nodriti su di un prato verde scuro posto in ombilico con andamento superiore piatto. Alla base di ogni albero è presente un cippo in pietra. È presente una stella in capo di color topazio.
Corona - Murale di Comune d'oro a 16 merli ghibellini, di cui 9 visibili.
Ornamenti - a destra una fronda d'alloro d'oro fogliata e fruttifera d'oro, a sinistra una fronda di quercia d'oro fogliata e ghiandifera d'oro, legate da un nodo di rosso.
(D.G.P. 26/05/2023)[104]

Gonfalone (non ancora realizzato):

Drappo rettangolare cadente di verde molto scuro; lato inferiore con tre code, bordato e frangiato, caricato nel centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, contornato dall'iscrizione centrale disposta su tre righe Comune di Ville d'Anaunia. Asta in metallo. (D.G.P. 26/05/2023)[104]

Ville di Fiemme

Semipartito troncato. Il primo di azzurro, al sole d’oro; il secondo d’oro, al corvo sorante; entrambi sostenuti dal massiccio della Rocca in smalto verde, con le affiancate cime Cugola e Ronchesei. Il terzo interzato in fascia di giallo, di bianco, di rosso. All’esterno fregio ornamentale con ramo di alloro e quercia fruttati. (D.G.P. 21/01/2022)[105]

Volano

Campo di cielo, a due alberi sradicati di nocciolo, fruttati al naturale, con i rami in decusse, sormontato da una ed accostati da due stelle (6) d'argento. (D.C.G. 15/05/1931)[106][107]

Gonfalone:

Drappo formato da tre teli, il centrale bianco, largo cinque settimi della larghezza totale, i laterali azzurri larghi ciascuno un settimo di essa.

Ziano di Fiemme

D'azzurro, alla figura di Venere, al naturale. Ornamenti esteriori da Comune. (R.D. 12/02/1930)[108][109]

Gonfalone (non approvato con D.P.R./D.G.P.):

Il gonfalone ha forma di stendardo a barre verticali bianche e rosa alternate in numero di tre con ricamato al centro lo stemma comunale sovrastato dalla scritta in filo dorato "COMUNE DI ZIANO DI FIEMME".[110]

Bandiera:

Partito di bianco e di rosa, al centro lo stemma comunale.

Bandiera storica:

Fasciato di sei pezzi di bianco e di rosa.

Ex comuni

Stemma Ex Comune e blasonatura Gonfalone
Amblar (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Amblar-Don)

Blasonatura: "Troncato: nel primo d'azzurro a tre abeti male ordinati d'argento; nel secondo di rosso, alla ruota di mulino dello stesso; la caratteristica porta di Vallavena, d'oro, attraversante sopra la partizione".
Corona: "Murale di Comune".
Ornamenti: "A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro".
(D.G.P. 30/12/1991)[111]

Gonfalone (mai usato):

Drappo del rapporto di 1/2, troncato di rosso e d'azzurro, bordato e frangiato d'argento appeso ad un bilico mediante tre merli guelfi, terminante al ventame in tre pendoni appuntiti di cui maggiore il centrale caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti e della argentea dicitura COMUNE DI AMBLAR, concavemente disposta.
Il bilico sarà appeso all'asta - ricoperta di una guaina di velluto azzuro ornata di borchie argentate disposte a spirale - mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 30/12/1991)[111]

Bersone (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Valdaone)

Blasonatura: Partito d'azzurro e di verde al ponte in cemento armato, d'argento, posto in fascia.
Corona: Murale di comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 02/06/1989)[112]

Gonfalone:

Drappo rettangolare partito di verde e d'azzurro, bordato e frangiato d'argento, del rapporto di 5/9, terminante al ventame ed al bilico in sei merli guelfi, caricato al centro dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrapposto alla dicitura "Comune di Bersone" concavemente disposta.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto dai colori del campo, marcati da argentee bullette lungo la loro partizione, da un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 02/06/1989)[112]

Beseno (dal 10/05/1947 soppresso per la ricostituzione dei comuni di Besenello e Calliano)

D'argento, al castello merlato e torricellato, al naturale, fondato su di un monte erboso di verde. (R.D. 1930-03-17)[113][114]

Bezzecca (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Ledro)

Troncato: nel 1° ritroncato, d'azzurro e d'oro, all'albero di verde attraversante; nel 2° partito di rosso e di argento, a due spade al naturale, decussate ed attraversanti sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune. (R.D. 15/10/1931)[115][116]

Gonfalone:

Il gonfalone sarà della forma prescritta, avente il Drappo di colore verde, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: "COMUNE DI BEZZECCA" Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati; l'asta verticale sarà ricoperta di velluto verde con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'argento. (R.D. 15/10/1931)[115]

Bleggio (dal 22/11/1946 soppresso per la ricostituzione dei comuni di Bleggio Inferiore e Bleggio Superiore)

Troncato di rosso e d'azzurro, alla croce patente aguzza d'oro, attraversante. (R.D. 03/10/1929)[117][118]

Bleggio Inferiore (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Comano Terme)

Blasonatura: Troncato d'azzurro e di rosso, alla croce patente aguzzata d'oro, bordato di 12 pezzi in successione d'oro, di rosso, d'oro, di rosso, d'oro, d'azzurro, d'oro, d'azzurro, d'oro, di rosso.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'allora fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'azzurro, d'oro e di rosso.
(D.G.P. 02/02/1990)[119]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 1/2, troncato d'azzurro e di rosso, pendente direttamente dal bilico e terminante al ventame in tre pendoni di cui maggiore il centrale, bordato e frangiato, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti accostato in capo della dicitura convessa "Comune" ed in punte da "di" sovrastante "Bleggio Inferiore" concavemente disposta il tutto in argento.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto dai colori rosso e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 02/02/1990)[119]

Bolbeno (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Borgo Lares)

Scudo sannitico tagliato: il primo d'azzurro, alla torre campanaria; il secondo d'oro, al ramo di larice fruttato. (D.G.P. 18/01/1985)[120]

(N.B. non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone (mai usato):

drappo rettangolare frangiato cadente in colore azzurro carico, caricato nel centro dello stemma comunale con al di sopra la scritta Bolbeno e fregio floreale costituito da sorte di foglie di vite colore verde. (D.G.P. 18/01/1985)[120]

Bondo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Sella Giudicarie)

Blasonatura: Inquartato; nel primo d'azzurro all'abete d'oro, affiancato in punta a sinistra dal Monumento locale ai Caduti, d'argento; nel secondo di rosso, al sole d'oro, uscente dal cantone destro della punta; nel terzo di verde, al fiume ondoso d'argento, attraversante in banda; nel quarto di verde, al fiume ondoso d'argento attraversante in sbarra.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 13/12/1988)[121]

Gonfalone:

Drappo rettangolare rosso carminio, del rapporto di 1x2, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in argento, disposta su 3 righe "Comune di Bondo" e pendente da un bilico unito all'asta da un cordone a nappe, il tutto d'argento.
L'asta sarà foderata da una guaina di velluto giallo-oro, ornata da un nastro a spirale rosso.
(D.G.P. 13/12/1988)[121]

Bosentino (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altopiano della Vigolana)

D'azzurro, alla bifora d'argento aperta in una muraglia attraversante dello stesso, murata di nero, fondata su un colle di verde posto in punta, caricato da una fronda di felce e da un germoglio di sequoia d'oro, legate da un nastro dai colori della Provincia di Trento (bianco e porpora).
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'argento.
(D.G.P. 22/01/1988)[122]

Gonfalone:

Drappo rettangolare tagliato d'azzurro e di verde, del rapporto di 5/9, frangiato e bordato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastato dalla dicitura arcuata, in argento, Comune di Bosentino, terminante al bilico in sei merli ghibellini.
Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina in velluto azzurro ornata da bullette d'argento disposte a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 06/07/1992)[123]

Breguzzo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Sella Giudicarie)

Blasonatura: Inquartato, in croce di S. Andrea, d'azzurro e d'argento. Nel 1º all'aquila dal volo abbassato, d'oro; nel 2º e nel 3º al giglio di S. Giovanni di rosso; nel 4º al martello e alla pala da minatore, d'oro, posti in decusse.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'oro.
(D.G.P. 01/09/1989)[124]

Gonfalone:

Drappo rettangolare bianco del rapporto di 1/2, accostato ai lati e caricato al centro da pali rossi larghi ciascuna 1/9 del totale, bordato e frangiato d'argento, terminante al bilico in 5 merli rovesciati, ricaricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura, in argento, "Comune di Breguzzo" disposta su tre righe.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto dai colori argento e rosso disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 01/09/1989)[124]

Brez (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Novella)

Blasonatura: Partito: nel I° d'oro all'aquila di nero uscente dalla partizione, armata e rostrata del campo, linguata di rosso; nel II° palato d'azzurro e d'oro di quattro pezzi.[125][126]
Ornamenti: Corona civica di Comune.
(i.r. Decreto 03/06/1896)[127] / (D.G.P. 26/04/1985)[128]

(un altro stemma, incluso gonfalone, era stato adottato con D.P.R. 18/04/1951[129] e sostituito dallo stemma storico con D.G.P. 26/04/1985)

Gonfalone (a foggia di bandiera):

Drappo: Stendardo del rapporto (altezza, fratto, larghezza) di 0,96, svolazzante di giallo, palato d'azzurro di due, il centro caricato dello stemma comunale.
Ornamenti: Cravatta d'oro al recto e azzurra al verso, frangiata dei medesimi colori, recante sulla prima falda la dicitura "Comunitas Bretii" e sulla seconda il motto "Deo et virtuti", entrambi ricamati in azzurro.
(i.r. Ministero dell'Interno 06/08/1897)[130] / (D.G.P. 26/04/1985)[128]

Brione (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Borgo Chiese)

Blasonatura: Trinciato nel 1° d'azzurro al monte d'argento caricato di due conifere al naturale; nel 2° di verde alla chiesa locale di argento sovrastante un fiume d'azzurro ondato spigoloso prospettico disposto in sbarra dalla partizione alla punta.
Corona: Civica di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e fruttifera al naturale legate da un nodo d'argento e d'azzurro.
(D.G.P. 18/12/1987)[131]

Gonfalone (non approvato con D.G.P.):

Partito di verde e di azzurro.

Cagnò (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Novella)

Blasonatura: Trinciato di rosso e di nero al cane rampante d'argento collarinato d'oro.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo nero, argento, rosso.
(D.G.P. 10/11/1989)[132]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 1/2, interzato in fascia di nero, di bianco, di rosso, terminante al bilico in 4 merli guelfi ed al ventame in 3 pendoni, più lungo il centrale, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante l'argentea dicitura "Comune di Cagnò" concavemente disposta.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata di una guaina di velluto dai colori bianco, rosso, nero intercalati e disposti a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 10/11/1989)[132]

Calavino (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Madruzzo)

Blasonatura: Inquartato nel 1. e 4. di rosso al grappolo d'oro pendente da un tralcio fogliato al naturale, nel 2. e 3. d'azzurro al busto di leone d'oro linguato di rosso - rivoltato nel 3.; sul tutto uno scudetto bandato d'azzurro e d'argento.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo dai colori argento e azzurro.
(D.G.P. 10/11/1989)[133]

Gonfalone:

Drappo rettangolare azzurro del rapporto di 1/2, appeso al bilico mediante tre merli guelfi, terminante al ventame in tre pendoni appuntiti di cui maggiore il centrale, bordato e frangiato d'argento, caricato di un riquadro bianco, ricaricato a sua volta dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, con 4 grappoli d'uva (dello stemma) accantonati.
Sotto il riquadro la dicitura in argento "Comune di Calavino" disposta su tre righe accompagnata da ricami con tralci fruttiferi di vite.
Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina di velluto dai colori alternati argento e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 10/11/1989)[133]

Carano (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Ville di Fiemme)

Scudo con contorno lavorato in argento, interzato in fasce: nel primo di giallo; nel secondo di bianco con croce con fregi; nel terzo di rosso. All’esterno fregio ornamentale con ramo di alloro e quercia fruttati. (D.G.P. 08/06/1984)[134]

Gonfalone (non approvato con D.G.P.):

Drappo interzato in fascia di giallo, di bianco e di rosso.

Castelfondo (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Borgo d'Anaunia)

Blasonatura: Partito. Nel 1° d'argento alla muraglia di rosso passante, turrita di un pezzo, merlato alla guelfa; nel 2° d'azzurro alla banda d'oro caricata di tre stelle (6) del campo.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'azzurro e d'oro.
(D.G.P. 13/12/1988)[135]

Gonfalone:

Vessillo rettangolare del rapporto di 5/9 terminante in punta secondo tre pendoni, di cui più lungo il centrale, partito d'azzurro e di giallo, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura - Comune di Castelfondo - pure in argento, disposta su tre righe; esso sarà unito ad un bilico appeso all'asta con un cordone a nappe, d'argento, mediante 5 merli guelfi; l'asta sarà ricoperta da una guiana di velluto azzurro ornata da una spirale d'oro. (D.G.P. 13/12/1988)[135]

Cembra (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Cembra Lisignago)

Di rosso, al grappolo d'uva moscatella, fogliato e pampinoso, al naturale. (D.C.G. 30/03/1930)[136][137]

Gonfalone:

Drappo di rosso, alla fascia di verde… (R.D. 23/01/1930)[136]

Centa San Nicolò (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altopiano della Vigolana)

Blasonatura: Troncato nel 1° di rosso alla lepre corrente d'argento; nel 2° staccato di verde e d'argento di 28 pezzi.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, legate da un nastro d'argento, rosso e nero.
(D.G.P. 27/11/1987)[138]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/8 formato da tre teli posti in palo, di cui verdi i laterali larghi ciascuno 1/3 di quello bianco centrale, bordato e fregiato d'argento, unito d'asta mediante un bilico sospeso ad essa con un cordone a nappe dello stesso. Il palo potenziato centrale sarà caricato dello stemma completo dei suoi ornamenti e sovrastante le scritta in oro "Comune di Centa S. Nicolò". Il tutto sostenuto da un'asta ricoperta di velluto rosso ornata da un nastro a spirale d'argento. (D.G.P. 27/11/1987)[138]

Cimego (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Borgo Chiese)

Blasonatura: Interzato in fascia d'azzurro, d'argento, di rosso nel 1° alla sega da falegname d'oro; nel 2° al mazzuolo da lapicida posto in palo, accollato a scalpello e punteruolo incrociati in croce di S. Andrea, il tutto di nero; nel 3° al maglio da fabbro, d'oro.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 01/09/1989)[139]

Gonfalone:

Drappo rettangolare azzurro del rapporto di 5/9 bordato e frangiato d'argento terminante in punta a coda di rondine e al bilico in 4 merli guelfi caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura "Comune di Cimego" concavemente disposta.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto azzurro contornata da una serie di bullette d'argento disposte a spirale mediante un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 01/09/1989)[139]

Cloz (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Novella)

Blasonatura: Troncato; nel I°, di rosso al grifo rampante d’argento, armato e rostrato d’oro, linguato del campo; nel II°, di argento al melo al naturale, fruttifero d’oro, nodrito sopra una campagna di verde.
Ornamenti: Corona civica di Comune e in alternativa Corona d’argento di tre torri merlate alla guelfa aperte di nero.
(D.G.P. 26/04/1985)[140]

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 5/8, troncato di bianco e di rosso bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura in argento Comune di Cloz, disposta su tre file terminante al ventame a coda di rondine, appeso ad un bilico mediante 6 merli guelfi.
Il bilico è unito all'asta, ricoperta da una guiana di velluto dai colori alternati bianco e rosso disposti a spirale, da un cordone a nappe d'argento.
(D.G.P. 27/09/1991)[141]

Concei (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Ledro)

D'azzurro alla vallata contornata da cime montuose al naturale, seminata da tre chiese stilizzate, fondata su un prato di verde, nodrito di due abeti. La parte centrale del prato caricata dalla lettera maiuscola C che racchiude le lettere maiuscole LEL in sequenza. (D.G.P. 23/03/1984)[142]

No gonfalone

Condino (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Borgo Chiese)

D'azzurro, alla croce vuotata d'oro. (D.C.G. 22/10/1936)[143]

Gonfalone:

Drappo d'azzurro al palo di giallo riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: "Comune di Condino". Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati: L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento. (D.P.R. 22/12/1949)[143]

Coredo (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Predaia)

Partito: nel PRIMO di azzurro al castello di nero merlato alla guelfa di cinque ed aperto e finestrato del campo di due, sormontato da una torre di nero merlata di tre alla guelfa e finestrata di uno del campo; nel SECONDO di oro alla lettera C capitale di nero. Ornamenti esteriori di Comune. (D.P.R. 17/12/1953)[144]

Gonfalone (come approvato):

Partito di azzurro e di giallo. (D.P.R. 17/12/1953)[144]

(effettivamente in uso fu un gonfalone troncato di giallo e di azzurro)

Cunevo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Contà)

Forma di scudo tripartito:
1) nel primo a sinistra in alto d'argento torre con tre merli alla sommità e due finestre aperte;
2) nel secondo in centro d'argento chiesa con campanile incorporato, una porta aperta e quattro finestre aperte nel campanile;
3) nel terzo a destra in basso d'argento casa con sovrastante una torricella a due piani coperta, nella casa ci sono tre finestre aperte e due nella torricella pure aperte.
Nella parte alta a destra fascie ondate spigolose d'azzurro e bianco, nella parte in basso a sinistra fascie oblique rosse e bianche.
Corona superiore da Comune.
Ornamenti: a destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legata da un nodo d'oro.
(D.G.P. 07/06/1985)[145]

Gonfalone (non approvato con D.G.P.):

Drappo di bianco ai due pali laterali di verde…

Daiano (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Ville di Fiemme)

Blasonatura: D'oro al monte di tre cime di verde, sovrastato da due corvi soranti, affrontati, di nero, caricatio di un daino accovacciato, al naturale.
Corona: Civica di Comune, d'argento.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e fruttifera al naturale entrambe legate da un nastro d'oro e verde.
(D.G.P. 06/02/1987)[146]

Gonfalone:

Vessillo del rapporto di 5/8 composto di nove teli, uniti fra loro per lungo, terminante al bilico - al quale sarà appeso mediante i teli dispari - in merlatura guelfa e foggiato al battente a coda di rondine.
Il telo verde, mediano, sarà progressivamente affiancato su entrambi i lati da teli di colore giallo, blu, bianco, rosso, caricati al centro con lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti e sovrastante la scritta "Comune di Daiano", concavemente disposta.
L'asta sarà foderata in velluto verde ornato da un nastro a spirale d'oro.
(D.G.P. 06/02/1987)[146]

Daone (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Valdaone)

Blasonatura: Partito nel 1°, d'argento all'albero d'abete al naturale nodrito su una montagna di verde solcata da un torrente d'argento; nel 2°, d'argento al monte di tre cime di rosso cimate da un camoscio di nero, solcato da un torrente di argento.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda di alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale.
(D.G.P. 18/03/1988)[147]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/9 terminante al ventame in coda di rondine ed al bilico in 6 merli guelfi, interzato in fascia d'azzurro, di bianco e di verde, bordato e frangiato d'argento caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo e in punta dalla dicitura in argento "Comune di Daone". (D.G.P. 20/07/1988)[148]

Darè (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Porte di Rendena)

D'argento, all'aquila di nero, rivolta. Ornamenti esteriori da Comune. (D.P.R. 06/10/1953)[149]

Gonfalone:

Drappo partito di bianco e di nero riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopradescritto con l'iscrizione centrata in argento: "Comune di Darè". Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori bianco e nero, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento. (D.P.R. 06/10/1953)[149]

Dimaro (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Dimaro Folgarida)

Trinciato di rosso alla ruota dentata di bianco imperniata di giallo; di bianco di tre abeti di verde, con segni esterni del Comune. (D.G.P. 13/03/1980)[150]

Gonfalone:

Drappo rettangolare, partito (sic!) bordeaux; lato inferiore ornato di arabeschi e frange, caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione centrale "Comune di Dimaro" e da corona di rami di quercia e di rami di alloro uniti da nastro. Asta in metallo. (D.G.P. 18/06/1982)[151]

Don (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Amblar-Don)

Blasonatura: Partito semitroncato. Nel 1.: d'argento alla collina di verde posta in punta accompagnata in campo da un ramoscello d'olmo fogliato e fruttifero al naturale. Nel 2.: sopra: troncato d'azzurro e d'oro al fascio di tre verghe, legate da un nastro, posto in verticale, in tutto dell'uno all'altro; sotto: di rosso alla banda d'argento.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo oro e rosso argento e azzurro.
(D.G.P. 07/07/1989)[152]

Gonfalone (mai usato):

Vessillo bianco rettangolare del rapporto di 5/9, accostato da due pali d'azzurro larghi 2/11 del totale, caricato al centro di un palo giallo largo 1/11 del totale, bordato e frangiato d'argento, terminante al ventame in 6 merli guelfi, appeso ad un bilico, recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in argento "Comune di Don", disposta su tre righe. Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto dai colori alternati oro e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone d'argento terminante in due analoghe nappe. (D.G.P. 07/07/1989)[152]

Dorsino (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di San Lorenzo Dorsino)

Blasonatura: Semipartito, troncato. Superiormente: nel primo di rosso allo scaglione d'argento caricato di tre conifere del campo; nel secondo d'argento allo scaglione di rosso caricato di tre conifere del campo. Inferiormente: d'argento all'orso bruno, passante, al naturale.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'argento e di rosso.
(D.G.P. 23/06/1989)[153]

Gonfalone (mai usato):

Vessillo azzurro, del rapporto di 5/8, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante l'argentea dicitura "Comune di Dorsino", concavemente disposta, terminante in tre pendoni al ventame e in 4 merli guelfi al bilico.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina dai colori alternati argento e rosso disposti a spirale, mediante un cordone a nappe, d'argento.
(D.G.P. 23/06/1989)[153]

Faedo (dal 1º gennaio 2020 soppresso per annessione al comune di San Michele all'Adige)

Scudo sagomato. D'argento al martello da minatore d'argento manicato al naturale, posto in palo, accostato da due falci messorie del primo, manicate del medesimo, incrociate su di esso; il tutto sovrastante un uccello aquatico rivoltato di nero posto in punta sulla sua ombra dello stesso.

Gonfalone:

Drappo azzurro bordato d'oro del rapporto di 5/8 pendente da un bilico unito ad un'asta da cordone d'oro ad analoghe nappe, terminante in punta in 7 merli guelfi rovesciati, caricato dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti.

Faver (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altavalle)

Di rosso alla fascia d'argento caricata del monogramma F. II in stampatello di nero.

Fiera di Primiero (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Primiero San Martino di Castrozza)

Partito d'argento e di rosso alla rosa a sei petali, 3 e 3, dell'uno nell'altro, con il talamo del campo.

Gonfalone:

Drappo di azzurro…

Flavon (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Contà)

Trinciato d'argento e di rosso, a due stelle (6) dell'uno nell'altro, poste in sbarra; sul tutto uno scudetto d'azzurro alla croce ricrociata d'oro.

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 5/8 d'azzurro alla fascia di giallo, bordato e, frangiato d'argento, caricato al centro dallo stemma comunale, completo dei suoi ornamenti, sovrastante la scritta in argento -Comune di Flavon concavemente disposta, terminante a coda di rondine, pendente da un bilico unito all'asta, foderata da guaina in velluto azzurro ornata da spirale d'oro, mediante un cordone a nappe il tutto d'argento.

Fondo (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Borgo d'Anaunia)

Partito di rosso e di azzurro alla iniziale F. puntata, d'argento sulla partizione accompagnata in capo da una stella dello stesso ed accostata da due alberi di abete di verde nodriti sulla campagna erbosa dello stesso. Lo scudo sarà fregiato di ornamenti dello stesso.

D.C.G. del 15 agosto 1929

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 95/150 cadente a punta, aperto di tre finestrelle orizzontali al bilico, partito d'azzurro e di rosso, frangiato e rabescato d'argento caricato al centro dello stemma comunale, timbrato dalla competente corona sovrastata dalla dicitura, in argento - COMUNE DI FONDO - convessamente disposta. Il bilico sarà unito all'asta, foderata di rosso ed ornata da spirale d'argento, da un cordone argenteo ad analoghe nappe

D.G.P. n. 3351 dell'8 aprile 1988

Grauno (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altavalle)

Troncato ribassato: nel PRIMO d'argento a un monte di tre colli di verde, ciascuno caricato da un abete al naturale; nel SECONDO due file di cinque scacchi di rosso e di argento la prima, d'argento e di rosso la seconda.

Grumes (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altavalle)

D'azzurro, al monte scosceso di verde, nascente dalla punta, seminato di tre muri d'argento e caricato di un castello dello stesso, merlato alla ghibellina, finestrato e chiuso al naturale, il tutto murato di nero. Nel punto d'onore la stella a cinque punte, d'oro.

Ivano-Fracena (dal 1º luglio 2016 unito a Castel Ivano)

Troncato ribassato: nel 1º d'azzurro ad un monte al naturale rosato; nel 2º un colle di verde caricato di un castello artificiale d'argento, finestrato e chiuso al naturale, il tutto murato di nero.

Lardaro (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Sella Giudicarie)

Scudo riportante costruzione fortificata di smalto rosso e fortificazione austro-ungarica di metallo argento in campo azzurro e argento, opportunamente delineanti due montagne con all'orizzonte una stella d'oro a cinque punte.

Lasino (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Madruzzo)

D'argento, a due fronde di rosaio al naturale, fiorite: a destra di una rosa rossa, a sinistra di una rosa canina, legate da un nastro d'oro, accompagnate da due cotisse di rosso, disposte la prima del capo al fianco, la seconda nel cantone sinistro dello scudo.

Lisignago (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Cembra Lisignago)

Fondo sormontato da corona, fregiato da un ramo di alloro e un ramo di quercia e così distinto: San Biagio vescovo racchiuso in una pala lignea su sfondo giallo.

Lomaso (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Comano Terme)

D'oro, alla fascia d'azzurro, accompagnata in capo da una corona d'alloro ed in punta dello scudo da una fiamma di rosso.

Malosco (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Borgo d'Anaunia)

Di rosso, alla rosa araldica stilizzata a 4 petali d'argento con androceo e sepali d'oro.

Mezzano Imer (dal 21/01/1947 soppresso per la ricostituzione dei comuni di Mezzano e Imer)

Interzato in fascia, di azzurro, d'argento e di rosso, la seconda e la terza fascia caricata ciascuna di una lontra al naturale, posta in fascia. (R.D. 16/01/1930)[154]

Gonfalone: (R.D. 20/11/1933)[154]

Molina di Ledro (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Ledro)

D'azzurro, all'aquila al volo spiegato, tenente una serpe con gli artigli, il tutto d'argento. Alla campagna d'argento, caricata della scritta MOLINA.

Monclassico (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Dimaro Folgarida)

D'argento, alla quercia ghiandifera al naturale, nodrita sopra un monte di verde, accostata in capo da una fascia d'azzurro, caricata di due stelle ad otto punte d'oro.

Gonfalone:

Drappo partito di giallo e di azzurro…

Montagne (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Tre Ville)

Un gruppo di tre monti argentei, di cui il centrale più alto, stagliati contro uno sfondo di cielo azzurro

Nanno (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Ville d'Anaunia)

Di rosso, alla torre medievale d'argento, finestrata di nero, circondata da una palizzata del primo.

Nave San Rocco (dal 1º gennaio 2019 soppresso per la costituzione del comune di Terre d'Adige)

Partito di verde e di rosso caricato d'una mela d'oro sulla partizione, alla sbarra arcuata d'argento portante un traghetto al naturale; nel 1º un ciuffo d'erbe palustri d'oro.

Padergnone (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Vallelaghi)

D'oro, al ramoscello d'olivo fruttifero, il tutto al naturale, posto in palo.

Gonfalone:

Drappo rettangolare bianco, accostato verticalmente da due pali azzurri, bordato e frangiato d'argento recante al centro lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la dicitura "Comune di Padergnone" disposta su tre righe.

Pieve di Bono (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Pieve di Bono-Prezzo)

Troncato: nel PRIMO di rosso, al castello d'argento, su una pianura ristretta di verde; nel SECONDO d'azzurro, al monte di nove cime, pure di verde.

Gonfalone:

Drappo di colore rosso e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: "COMUNE DI PIEVE DI BONO". Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L'asta sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.

R.D. del 14 novembre 1935 e trascritti nei registri della Consulta Araldica il 16 dicembre 1937

Pieve di Ledro (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Ledro)

Troncato: nel 1º d'oro, alla pianticella d'alloro al naturale, sradicata, calzato di rosso; nel 2º d'azzurro, alla barca a vela d'argento navigante su onde increspate.

Pozza di Fassa (dal 1º gennaio 2018 soppresso per la costituzione del comune di San Giovanni di Fassa)

Scudo gotico moderno tagliato: il primo di bianco; il secondo d'azzurro, con stella dorata a otto punte in entrambi, al cavallo rampante d'argento.

Praso (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Valdaone)

D'argento alla punta rialzata d'azzurro, caricata di tre fiori (1, 2) d'arnica d'oro.

Preore (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Tre Ville)

Raffigura le tre colonne delle fontane storiche, colorato di rosso e di blu, ornato con fregi di contorno e chiuso in basso con un panneggio portante la scritta "Comune di Preore".

Prezzo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Pieve di Bono-Prezzo)

Troncato semipartito: nel PRIMO d'azzurro al santuario stilizzato d'argento, chiuso e ornato al naturale, nel SECONDO di rosso alla borsa pecuniaria d'oro sovrastata da una stadera dello stesso; nel TERZO d'argento al trifoglio al naturale.

Primiero (dal 11/11/1946 soppresso per la ricostituzione dei comuni di Fiera di Primiero, Sagron Mis, Siror, Tonadico e Transacqua)

Partito d'argento e di rosso: alla rosa dell'uno all'altro, bottonata dei campi. (D.C.G. 25/07/1929)[155]

Ragoli (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Tre Ville)

Interzato in palo di rosso, d'azzurro e di rosso, ad una spada manicata d'oro e ad uno scettro d'oro, decussati, sormontati da una corona all'antica, pure d'oro.

Revò (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Novella)

Grappolo di uva accollato alle relative foglie, il tutto nei loro colori naturali (blu scuro per l'uva, verde per il fogliame) che campeggia su uno sfondo d'oro. Lo stemma è sormontato dalla corona civica a 9 merli ghibellini e accostato dalle fronde d'alloro e di quercia.

Gonfalone:

A forma di bandiera con drappo rettangolare rosso vermiglio, terminante al bilico in 4 merli guelfi ed in punta in tre pendoni dei quali maggiore il centrale, recante al centro un riquadro bianco ricaricato dello stemma comunale e accantonato in ciascun angolo del grappolo d'uva dello stemma. L'asta è di acciaio con cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali.

Romallo (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Novella)

D'azzurro, alla torre d'argento rotonda merlata di nove pezzi alla guelfa, murata di nero, aperta del campo.

D.P.G.P. di Trento n. 6769 del 15 giugno 1990

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/9 pendente da un bilico e terminante in tre pendoni rettangolari, corrispondenti a 5 pali bianco, azzurro, bianco, azzurro, bianco di cui doppio il centrale, bordato e frangiato d'argento, caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante l'argentea dicitura COMUNE DI ROMALLO concavemente disposta. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina di velluto azzurro, ornata da una serie di bullette argentee disposte a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento.

Roncone (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Sella Giudicarie)

Troncato d'azzurro e di verde; sul tutto la dea Runcina di carnagione, il peplo d'oro, la benda d'argento, la destra recante un fascio di messi, la sinistra un falcetto, entrambi al naturale.

San Lorenzo in Banale (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di San Lorenzo Dorsino)

Semipartito troncato. Sopra: nel PRIMO d'oro a tre archi d'azzurro sovrapposti in fascia; nel SECONDO troncato d'oro e di rosso. Sotto: d'azzurro seminato di sette bisanti d'argento attornianti la punta dello stemma del Principato Vescovile trentino, posto sul tutto.

Siror (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Primiero San Martino di Castrozza)

Di rosso, alla campana d'oro, con nastro azzurro, con scritta sulla parte sinistra PIUBAGO contornata in alto a sinistra di San Martino d'oro su cavallo nero, a destra di chiesetta bianca.

Smarano (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Predaia)

D'argento alla sbarra d'azzurro caricata da una sbarra ondata d'oro, affiancata superiormente da quattro conifere ed inferiormente da altrettante piante di granoturco, il tutto al naturale.

Spera (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Castel Ivano)

D'azzurro sormontato da un'ancora d'argento a due punte caricata da una corda d'oro al naturale.

Gonfalone:

Drappo di azzurro…

Strigno (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Castel Ivano)

D'azzurro, a due pali d'argento, al monte di tre cime movente dalla punta e cimato da una croce pomata d'oro.

Gonfalone:

Drappo di azzurro…

Taio (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Predaia)

Di rosso alla torre a due piani, merlati alla ghibellina al naturale, aperta, chiusa e murata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.

Tassullo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Ville d'Anaunia)

D'azzurro alla "Torre Valeria" d'argento, finestrata di tre di rosso e bertesca d'oro, posta su tre cime di verde, accompagnata in capo da cinque stelle disposte ad arco, delle quali una centrale e quattro laterali, due meli di verde fruttati d'oro e di rosso posti sui due monti laterali.

Terlago (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Vallelaghi)

D'azzurro a due fasce d'argento diminuite; i tre campi del primo solcati ognuno da tre barche del secondo disposte in palo, ciascuna pilotata da un giovane in carnagione naturale manovrante una pagaia d'argento.

Terres (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Contà)

Troncato: nel PRIMO tagliato d'argento e di rosso, alla genziana blu in argento, argento (in) rosso; nel SECONDO d'argento all'aquila bicipite d'azzurro.

Tiarno (dal 10/05/1947 soppresso per la ricostituzione dei comuni di Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto)

Stemma: (R.D. 10/09/1936)[156]

Gonfalone: (R.D. 10/09/1936)[156]

Tiarno di Sopra (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Ledro)

Trinciato d'argento e di rosso: nel 1º al fuoco di legna accesa al naturale; nel 2º alla latifoglia al naturale, nodrita su una campagna incalzata di verde movente dalla punta.

Tiarno di Sotto (dal 1º gennaio 2010 soppresso per la costituzione del comune di Ledro)

Interzato in punta: il primo di blu al campanile d'argento su cime montuose d'azzurro; il secondo di blu all'albero di tiglio al naturale su cime montuose d'argento; in punta di verde ai ceppi di legno da cui sorge una fiamma.

Tonadico (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Primiero San Martino di Castrozza)

Partito: nel primo troncato di verde e d'azzurro, alla lontra d'argento posta in palo sulla troncatura; nel secondo di rosso al castello d'argento movente da una roccia al naturale posti in cuore. Corona: Civica di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro d'argento e di rosso.

Gonfalone:

Vessillo di bianco affiancato su entrambi i lati, da un palo di rosso ciascuno di larghezza pari a 1/6 della larghezza totale del drappo, terminante con tre punte al ventame, recante al centro lo stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in argento "Comune di Tonadico", disposta su tre file, appeso ad un bilico unito all'asta mediante un cordone a nappe, il tutto d'argento.

Transacqua (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Primiero San Martino di Castrozza)

Semipartito, troncato d'azzurro e di verde caricato di una lontra d'argento sulla partitura; di rosso al leone di San Marco d'oro. Corona: murale di comune. Ornamenti: a destra una fronda di alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legata da un nastro rosso.

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/8 di tinta grigia, ornato e frangiato d'oro terminante al bilico in cinque merli guelfi e in punta di tre pedoni di cui uno più largo il mediano, caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la scritta in oro "Comune di Transacqua". Il bilico è unito all'asta mediante un cordone dorato terminante in analoghe nappe. L'asta porterà in sommità una cravatta tricolore ed è ricoperta da una fodera di velluto rossa ornata da una spirale d'argento.

Tres (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Predaia)

D'oro, al ramoscello di tre rami sfogliati di verde, cimati di un fiore a quattro petali rossi, bottonato del secondo, nodrito sopra un monte di tre cime dello stesso.

Tuenno (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Ville d'Anaunia)

Di bianco a tre alberi di abete al naturale non fruttati, nodriti su di un prato di verde.

Valda (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altavalle)

Scudo sannitico - Inquartato nel 1° e nel 4° d'argento alla conifera al naturale, nel 2° e nel 3° d'azzurro al ceduo d'oro; sul tutto uno scudetto di rosso caricato di tre stelle d'argento. A destra dello scudo una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, il tutto legato da un nastro d'argento e di rosso, in testa allo scudo corona civica di Comune. (D.G.P. 20/07/1984)[157]

Varena (dal 1º gennaio 2020 soppresso per la costituzione del comune di Ville di Fiemme)

d'azzurro alla campagna di verde sostenente una montagna rocciosa accompagnata in capo da un sole d'oro. (D.G.P. 16/09/1983)[158]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone:

Drappo con rapporto di 5/8 appeso a un bilico mediante quattro passanti rossi, terminante in punta a merlatura guelfa capovolta, formato da cinque teli verticali, rosso al centro, giallo a destra, azzurro a sinistra, larghi ciascuno 1/7 del totale, intercalati da due teli bianchi larghi ciascuno 2/7 del totale. Il tutto bordato e frangiato d’oro sarà caricato al centro dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti soprastante la scritta in argento “Comune di Varena”. (D.G.P. 29/07/1988)[159]

Vattaro (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altopiano della Vigolana)

Blasonatura: Semipartito - semitroncato - troncato: di rosso al corno da postiglione d'oro ornato di cordone e nappe dello stesso; d'oro e d'azzurro alla cicogna ferma d'argento, beccuta, membrata, armata di rosso, tenente con gli artigli un sasso del primo, attraversante in palo sul tutto; di verde allo scaglione rovesciato d'argento.
Corona:Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'argento e di verde.
(D.G.P. 08/04/1988)[160]

Gonfalone:

Drappo rettangolare azzurro del rapporto di 5/8 fasciato di bianco terminante al battente a coda di rondine ed al bilico in tre merli guelfi, bordato e fasciato (sic!) d'oro, caricato al centro dello stemma munito dei suoi ornamenti, sovrastante la dicitura in oro: "Comune di Vattaro". Il bilico sarà unito all'asta da un cordone in oro ad analoghe nappe. (D.G.P. 08/04/1988)[160]

Vervò (dal 1º gennaio 2015 soppresso per la costituzione del comune di Predaia)

Scudo partito: nel primo di azzurro e nel secondo d'oro, caricato da Torre Romana. (D.G.P. 18/11/1983)[161]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, di colore verde caricato nel centro dallo stemma comunale contornato dall'iscrizione "Comune di Vervò". (D.G.P. 18/11/1983)[161]

Vezzano (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Vallelaghi)

Inquartato d'argento e di rosso, a quattro teste di leone strappate dall'uno nell'altro. (D.C.G. 09/07/1931)[162][163]

Gonfalone:

Drappo rettangolare cadente, partito (sic!) verde; lato inferiore con tre code ornate di arabeschi e di frange; caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione centrata "Comune di Vezzano" e da corona di rami di lauro e di rami di quercia - Asta in metallo dorato. (D.G.P. 01/07/1977)[164]

Vigo di Fassa (dal 1º gennaio 2018 soppresso per la costituzione del comune di San Giovanni di Fassa)

Blasonatura: Partito; nel primo di rosso alla torre quadrata merlata, d'argento, coperta, chiusa, finestrata di nero, sostenuta da un piano di verde; nel secondo d'azzurro al monte di tre cime d'argento, movente da un piano di rosso, caricato da una fascia ondata nel primo, sormontato da un'ombra di sole d'oro.
Corona: Civica di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nastro dai colori argento e rosso, oro e azzurro.
(D.G.P. 30/03/1990)[165]

(un altro stemma era stato adottato con R.D. 24/10/1929[166][167]: D'argento, a due fasce di rosso, al pastore al naturale, vestito d'oro, in atto di suonare il corno, attraversante le fasce e posto sopra una campagna erbosa di verde.

Gonfalone (a foggia di bandiera):

Vessillo rettangolare del rapporto di 21/28 a 7 fasce dai caratteristici colori della Valle di Fassa - porpora, verde, bianco, celeste, giallo, azzurro, rosso - caricato al centro dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo dalla dicitura Comun de Vich - delineata in argento sulla fascia purpurea - ed in punta da quelle Comune di Vigo di Fassa - delineata in argento sulla fascia azzurra.
Esso sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina di velluto dai colori fassani disposti a spirale, secondo il lato minore.
(D.G.P. 30/03/1990)[165]

Bandiera (verticale):

Partito di azzurro e di rosso, con al centro lo stemma comunale senza corona e ornamenti.[168]

Vigo Rendena (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Porte di Rendena)

D'azzurro, alla banda d'argento, attraversata da un abete nodrito su un monte movente dalla punta, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune. (D.P.R. 14/01/1954)[169]

Gonfalone:

Drappo d'azzurro… (D.P.R. 14/01/1954)[169]

Vigolo Vattaro (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Altopiano della Vigolana)

Blasonatura: D'azzurro all'albero d'olivo d'oro, nodrito su una campagna di rosso accostato da due colombe d'argento affrontate poggianti sulla stessa.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia fogliata e fruttifera al naturale legate da un nodo d'oro.
(D.G.P. 29/04/1988)[170]

Gonfalone:

Drappo del rapporto di 5/8 formato da 3 teli, azzurro, bianco, rosso, alti rispettivamente 1/4, 1/2, 1/4 dell'altezza totale posti in fascia foggiati al bilico in una merlatura guelfa di sei pezzi ed al battente in coda di rondine. Il telo centrale sarà caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti sovrastante la scritta in oro: "Comune di Vigolo Vattaro" concavemente disposta. Il drappo sarà bordato e frangiato d'oro come d'oro saranno cordoni e nappe.
L'asta sarà ricoperta da una guaina dai colori rosso e azzurro avvolti a spirale.
(D.G.P. 29/04/1988)[170]

Bandiera:

Drappo interzato in palo (1/4, 1/2, 1/4) di azzurro, di bianco e di rosso; nella striscia centrale lo stemma comunale munito dei suoi ornamenti.

Villa Agnedo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Castel Ivano)

Blasonatura: Partito; nel primo d'azzurro alla torre d'argento merlata alla guelfa, murata, chiusa, finestrata di nero, nel secondo di rosso all'agnello pasquale; il tutto posto sopra una campagna di verde.
Corona: Murale di Comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'argento e di verde.
(D.G.P. 03/02/1989)[171]

Gonfalone:

Drappo rettangolare del rapporto di 5/8 partito di rosso e d'azzurro al capo verde, bordato e frangiato d'argento, terminante in punta in tre pendoni ed al bilico in 6 merli guelfi, cariacato al centro da un disco di bianco contenente lo stemma munito dei suoi ornamenti sormontato dalla dicitura "Comune" e soprastante quella di "Villa Agnedo" disposta su 2 righe, in lettere d'argento. Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina a spirale d'argento e di verde mediante un cordone a nappi di argento. (D.G.P. 03/02/1989)[171]

Villa Rendena (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Porte di Rendena)

D'argento, all'abete al naturale, accompagnato da tre stelle d'azzurro, due in capo e una in punta. Ornamenti esteriori da Comune. (D.P.R. 25/08/1953)[172]

Gonfalone:

Drappo partito di verde e di azzurro. (D.P.R. 25/08/1953)[172]

Zambana (dal 1º gennaio 2019 soppresso per la costituzione del comune di Terre d'Adige)

D'argento alla torre di rosso, murata di nero, merlata alla guelfa di tre, aperta e finestrata del campo e nascente da un monte pietroso al naturale. (D.P.R. 18/06/1952)[173]

Gonfalone:

Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma con l'iscrizione centrata in argento: COMUNE DI ZAMBANA. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento. (D.P.R. 18/06/1952)[173]

Zuclo (dal 1º gennaio 2016 soppresso per la costituzione del comune di Borgo Lares)

scudo sannitico: tagliato il primo d'oro ai tre pini al naturale alle tre cime di monte in violetto; il secondo di verde all'orso bruno al naturale. (D.G.P. 23/11/1984)[174]

(N.B. blasonatura non contiene né corona né ornamenti)

Gonfalone:

Vessillo del rapporto 5/8 merlato in alto alla guelfa e terminante in basso a tre pendoni, più lungo il centrale, formato da tre teli, verdi al battente ed al bilico, bianco al centro, caricato dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrastante la scritta in oro "Comune di Zuclo" concavamente disposta, bordato e frangiato d'argento; il bilico a terminali dorati sarà unito all'asta da un argenteo cordone ad analoghe nappe;
l'asta con freccia dorata sarà foderata di verde ed ornata con nastro d'argento.
(D.G.P. 29/07/1988)[175]

Note

  1. ^ a b Ala, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 20/06/2024.
  2. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 100.
  3. ^ a b B.U. n. 12 del 16/03/1993, pp. 1102-1103 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 20/06/2024.
  4. ^ Albiano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27/06/2024.
  5. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 101.
  6. ^ B.U. n° 30 del 20/06/1978, p. 1083 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 27/06/2024.
  7. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 21 del 02/05/1989, pp. 414-415
  8. ^ a b B.U. n. 25/I-II del 21/06/2018, pp. 181-184 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 21/06/2024.
  9. ^ Statuto comunale di Altopiano della Vigolana (PDF), su Comune di Altopiano della Vigolana. URL consultato il 21/06/2024.
  10. ^ Amblar-Don, su kommunalflaggen.eu. URL consultato il 21/06/2024.
  11. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 19 del 26/04/1988, pp. 1538-1540
  12. ^ a b Arco, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21/06/2024.
  13. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 102.
  14. ^ a b Avio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21/06/2024.
  15. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 169.
  16. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 18 del 12/04/1983, pp. 893-894
  17. ^ B.U. n. 14 del 30/03/1993, p. 1321 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 25/06/2024.
  18. ^ Bedollo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24/06/2024.
  19. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 171.
  20. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 67 del 27/12/1983, p. 2984
  21. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 1 del 05/01/1988, pp. 32-34
  22. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 39 del 14/08/1984, p. 1687
  23. ^ Deliberazione del Consiglio Comunale n° 14 del 20/04/2007
  24. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 14 del 20/03/1990, pp. 1248-1249
  25. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 19 del 26/04/1988, pp. 1541-1542
  26. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 11
  27. ^ a b B.U. n. 33/I-II del 16/08/2018, pp. 174-177 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 24/06/2024.
  28. ^ Borgo Valsugana, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24/06/2024.
  29. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 174.
  30. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 37 del 16/08/1994, pp. 3762-3763
  31. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 4
  32. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 41 del 13/09/1988, pp. 3419-3420
  33. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 28 del 21/06/1994, pp. 2823-2824
  34. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 36 del 31/08/1965, pp. 691-692
  35. ^ a b Caldes, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28/06/2024.
  36. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 224.
  37. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 16 del 28/03/1989, pp. 1020-1021
  38. ^ Caldonazzo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28/06/2024.
  39. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige suppl. n. 1 al n. 20 del 05/05/1987, pp. 8-9
  40. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 10/07/1984, p. 1432
  41. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 7
  42. ^ Statuto comunale di Campodenno (PDF), su Comune di Campodenno. URL consultato il 28/06/2024.
  43. ^ Canal San Bovo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28/06/2024.
  44. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 225.
  45. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 41 del 04/09/1990, pp. 3476-3477.
  46. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 47 del 17/11/1992, p. 4277
  47. ^ a b Capriana, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28/06/2024.
  48. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 269.
  49. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 55 del 06/11/1979, pp. 2016-2017
  50. ^ B.U. n. 4 del 22/01/1980, pp. 100-101 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 28/06/2024.
  51. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 18/07/1989, p. 2109
  52. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 8
  53. ^ a b B.U. n. 48/I-II del 28/11/2017, pp. 143-146 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 28/06/2024.
  54. ^ Castel Tesino, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28/06/2024.
  55. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 316.
  56. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 2 del 09/01/1979, pp. 52-53
  57. ^ a b Castello di Fiemme, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28/06/2024.
  58. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 315.
  59. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 41 del 04/09/1990, pp. 3479-3480
  60. ^ a b B.U. n. 12 del 16/03/1993, pp. 1103-1104 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 28/06/2024.
  61. ^ Cavalese, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30/06/2024.
  62. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 317.
  63. ^ Statuto comunale di Cavalese (PDF), su Comune di Cavalese. URL consultato il 30/06/2024.
  64. ^ a b Cavareno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  65. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 317.
  66. ^ a b Cavedago, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  67. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 9 del 27/02/1990, pp. 777-778
  68. ^ Cavedine, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  69. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 17
  70. ^ a b B.U. n. 4/I-II del 25/01/2018, pp. 95-98 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  71. ^ a b B.U. n. 16/I-II del 190/04/2018, pp. 153-154 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  72. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 34 del 30/07/1985, pp. 1501-1503
  73. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 21 del 07/05/1985, pp. 898-899
  74. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 12 del 17/03/1992, pp. 1085-1086
  75. ^ B.U. n. 11 del 05/03/1985, p. 439 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  76. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 9 del 27/02/1990, p. 778.
  77. ^ a b Cles, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  78. ^ a b B.U. n. 37/I-II del 13/09/2011, pp. 70-73 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  79. ^ B.U. n. 13 del 14/03/1978, pp. 496-497 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  80. ^ B.U. n. 22 del 21/05/1991, p. 1695 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  81. ^ a b B.U. n. 11 del 14/03/2019, pp. 84-87 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  82. ^ a b B.U. n° 12 del 21/03/2019, pp. 103-106 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  83. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 25 del 02/06/1987, pp. 1953-1954
  84. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 23/07/1991, pp. 2519-2520
  85. ^ a b Denno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  86. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 364.
  87. ^ a b B.U. n. 14/I-II del 04/04/2017, pp. 140-143 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 29/06/2024.
  88. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 49 del 06/10/1981, p. 2003
  89. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10 del 02/03/1982, p. 419
  90. ^ a b Dro, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  91. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 364.
  92. ^ a b B.U. n. 25/I-II del 21/06/2016, pp. 87-90 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 26/06/2024.
  93. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 41 del 13/09/1988, pp. 3420-3421
  94. ^ Vallarsa, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26/06/2024.
  95. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 268.
  96. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 9
  97. ^ a b B.U. n. 15/I-II del 12/04/2016, pp. 145-147 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 25/06/2024.
  98. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 49 del 05/11/1991, p. 3871
  99. ^ Vermiglio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29/06/2024.
  100. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 269.
  101. ^ a b B.U. n. 20 del 13/05/1986, p. 1239-1240 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 25/06/2024.
  102. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 25 del 02/06/1987, p. 1952
  103. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 2 del 09/01/1990, p. 73
  104. ^ a b B.U. n. 22/I-II del 01/06/2023, pp. 207-213 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 25/06/2024.
  105. ^ B.U. n. 4/Sez. gen. del 27/01/2022 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 27/06/2024.
  106. ^ Volano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25/06/2024.
  107. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 270.
  108. ^ Ziano ora Ziano di Fiemme, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21/06/2024.
  109. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 271.
  110. ^ Statuto comunale di Ziano di Fiemme (PDF), su Comune di Ziano di Fiemme. URL consultato il 21/06/2024.
  111. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 8 del 18/02/1992, p. 627.
  112. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 18/07/1989, p. 2107.
  113. ^ Beseno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27/06/2024.
  114. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 172.
  115. ^ a b Bezzecca, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25/06/2024.
  116. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 172.
  117. ^ Bleggio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27/06/2024.
  118. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 173.
  119. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 14 del 20/03/1990, pp. 1249-1250.
  120. ^ a b B.U. n. 11 del 05/03/1985, p. 440 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 25/06/2024.
  121. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 6.
  122. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 9 del 23/02/1988, pp. 672-673.
  123. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 36 del 01/09/1992, pp. 3349-3350.
  124. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 45 del 17/10/1989, pp. 3277-3278.
  125. ^ Hugo Gerard Ströhl, Städte-Wappen von Österreich-Ungarn, Vienna, Anton Schroll, 1904, p. 45.
  126. ^ Fischnaler, Konrad: Die Wappen der Tal-, Stadt-, Markt- und Dorfgemeinden von Tirol und Vorarlberg. Innsbruck (C. Lampe), 1910, p. 4, fig. 73.
  127. ^ Concessione di stemma 03/06/1896 (i.r. Decreto 03/06/1896) / (confermazione da i.r. Ministero dell'Interno 21/06/1896)
  128. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26 del 04/06/1985, pp. 1090-1091.
  129. ^ Brez, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25/06/2024.
  130. ^ dispaccio del i.r. Ministero dell'Interno n° 402 del 06/08/1897.
  131. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 7 del 09/02/1988, p. 443
  132. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 2 del 09/01/1990, pp. 71-72
  133. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 2 del 09/01/1990, pp. 72-73
  134. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 10/07/1984, p. 1429
  135. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 10, suppl. 1 del 28/02/1989, p. 7
  136. ^ a b Cembra, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30/06/2024.
  137. ^ Rangoni Machiavelli, 1933, p. 317.
  138. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 2 del 12/01/1988, pp. 101-102
  139. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 45 del 17/10/1989, pp. 3278-3279
  140. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26 del 04/06/1985, pp. 1089-1090
  141. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 50 del 12/11/1991, pp. 3948-3949
  142. ^ B.U. n. 22 del 08/05/1984, p. 1034 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 30/06/2024.
  143. ^ a b Condino, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30/06/2024.
  144. ^ a b Coredo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30/06/2024.
  145. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 33 del 23/07/1985, pp. 1450-1451
  146. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige suppl. n. 1 al n. 20 del 05/05/1987, pp. 10-11
  147. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 21 del 10/05/1988, pp. 1763-1764
  148. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 40 del 06/09/1988, p. 3325
  149. ^ a b Darè, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30/06/2024.
  150. ^ B.U. n. 36 del 08/07/1980, pp. 1278-1280 (PDF), su Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige. URL consultato il 30/06/2024.
  151. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 31 del 06/07/1982, pp. 1189-1190
  152. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 36 del 16/08/1989, pp. 2466-2467
  153. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 35 del 08/08/1989, pp. 2372-2373
  154. ^ a b Mezzano Imer, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27/06/2024.
  155. ^ Primiero, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27/06/2024.
  156. ^ a b Tiarno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27/06/2024.
  157. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 40 del 21/08/1984, p. 1729
  158. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 51 del 11/10/1983, p. 2333
  159. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 40 del 06/09/1988, pp. 3325-3326
  160. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 6
  161. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 65 del 13/12/1983, pp. 2856-2857
  162. ^ Vezzano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26/06/2024.
  163. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 269.
  164. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 39 del 09/08/1977, pp. 1346-1347
  165. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26 del 29/05/1990, pp. 2159-2160
  166. ^ Vigo di Fassa, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26/06/2024.
  167. ^ Rangoni Machiavelli, 1934, p. 269.
  168. ^ Vigo di Fassa (Trentino-Alto Adige, Italy), su Flags of the World (FOTW). URL consultato il 26/06/2024.
  169. ^ a b Vigo Rendena, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26/06/2024.
  170. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 18
  171. ^ a b Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 16 del 28/03/1989, pp. 1018-1019
  172. ^ a b Villa Rendena, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26/06/2024.
  173. ^ a b Zambana, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21/06/2024.
  174. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 3 del 15/01/1985, p. 106
  175. ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 41 del 13/09/1988, p. 3419

Bibliografia

  • Mariano Welber, Gli stemmi dei Comuni del Trentino, Trento, U.C.T., 1993.
  • Konrad Fischnaler, Die Wappen der Tal-, Stadt-, Markt- und Dorfgemeinden von Tirol und Vorarlberg, Innsbruck, C. Lampe, 1910.
  • Hugo Gerard Ströhl, Städte-Wappen von Österreich-Ungarn, Vienna, Anton Schroll, 1904.
  • Luigi Rangoni Machiavelli, Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932, in Rivista del Collegio Araldico, anni XXXI e XXXII, 1933 e 1934.
  Portale Araldica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di araldica