Battaglia di Zarghan
Battaglia di Zarghan parte delle campagne di Nadir | |||
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Illustrazione che mostra Nadir alla guida delle sue truppe durante la battaglia di Zarghan | |||
Data | 24 settembre 1729 | ||
Luogo | Zarghan | ||
Esito | Decisiva vittoria persiana | ||
Modifiche territoriali | Espulsione degli afghani dalla Persia | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Manuale |
V · D · M | |
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Caduta dei Safavidi Gulnabad – Isfahan Campagna del Khorasan Mashad – Sangan – Sabzevar Campagne afghane 1^ campagna afghana Kafer Qal'eh – Herat 1729 2^ campagna afghana Qandahar Restaurazione safavide Damghan – Passo di Khwar– Murche-Khort– Isfahan– Zarghan 1ª guerra ottomano-persiana Campagna della Persia occidentale Nahavand–Malayer Campagna di Tahmasp Yerevan Campagna in Mesopotamia 1^ Baghdad–Samarra–Kirkuk Campagna del Caucaso Ganja–Yeghevārd Campagna indiana Passo di Khyber – Karnal – Spedizione nel Sindhi Campagna in Asia centrale Bukhara – Petnak Campagna nel Daghestan Andalal Campagna del Golfo Persico 2ª guerra ottomano-persiana Assedio di Mossul – Battaglia di Mossul – Kars Ribellioni e guerra civile Ribellione del 1733 – Rivolta dei khanati – Ribellione del 1744 |
La battaglia di Zarghan fu l'ultima battaglia combattuta da Ashraf Hotak come capo di stato. Dopo essere stato ripetutamente battuto dall'esercito di Nadir nelle battaglie di Mihmandoost e Murche-Khort, Ashraf si era ritirato da Isfahan ed era fuggito a sud verso Shiraz per ricostruire un esercito ed attuare un futile tentativo di invertire la rotta della fortuna. Pur avendo trovato del supporto presso le tribù locali arabe, venne ancora una volta battuto e questa volta per l'ultima volta, dopo la quale egli ed il suo popolo scomparvero dalle cronache storiche della Persia, senza lasciare più sue notizie.
La battaglia
Nadir trascorse un totale di 40 giorni nella capitale in attesa che la situazione politica si acquietasse per la battaglia decisiva con Ashraf. Circa 30 chilometri a nord di Shiraz egli trovò le forze di Ashraf che caricarono le sue linee prima che fossero state completamente disposte sul campo. I moschettieri persiani riuscirono ad ogni modo a respingere l'assalto con la medesima tattica utilizzata in numerose battaglie negli anni precedenti contro la temibile cavalleria afghana. L'artiglieria persiana ruppe le colonne della cavalleria afghana e Nadir disperse il contingente di fanteria afghano con una carica della propria cavalleria. Le truppe a cavallo di Ashraf si accanirono violentemente contro la fanteria di Nadir per essere battute sistematicamente al punto che lo stesso Ashraf perse il suo cavallo sotto la sella.
Conseguenze
Ashraf tentò di negoziare un accordo per aver salva la vita, liberando le principesse safavidi che aveva catturato quando conquistò a suo tempo Isfahan, anche se all'ultimo decise di fuggire nella speranza di raggiungere Kandahar. Al crepuscolo un gruppo di 500 cavalieri afsharidi e curdi d'avanguardia avanzarono e misero il nemico con le spalle al fiume Fesa: molti afghani affogarono nel tentativo di attraversare il corso d'acqua. I civili che avevano seguito Ashraf vennero catturati come schiavi o uccisi.
Bibliografia
- Axworthy, Michael (2006). The Sword of Persia: Nader Shah, from Tribal Warrior to Conquering Tyrant. I.B. Tauris, London. ISBN 1-85043-706-8
- Malleson, George Bruce. History of Afghanistan, from the Earliest Period to the Outbreak of the War of 1878. Elibron.com, London. ISBN 1-4021-7278-8
- J. P. Ferrier (1858). History of the Afghans. Publisher: Murray.