Brachyelytrum
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Brachyelytrum | |
---|---|
Brachyelytrum erectum | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
(clade) | Commelinidi |
Ordine | Poales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Pooideae |
Tribù | Brachyelytreae |
Genere | Brachyelytrum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Commelinidae |
Ordine | Cyperales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Pooideae |
Tribù | Brachyelytreae Ohwi, 1941 |
Genere | Brachyelytrum Beauv., 1812 |
Specie | |
|
Brachyelytrum Beauv., 1812 è un genere di piante spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae). È anche l'unico genere della tribù Brachyelytreae Ohwi, 1941.[1][2]
Etimologia
Il nome del genere deriva da due parole greche "brachys = corto" e "elytron = guaina" e si riferiscono alle piccole glume dell'infiorescenza rispetto alla lunghezza delle spighette.[3]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal naturalista e botanico francese Ambroise Marie François Joseph Palisot de Beauvois (Arras, 27 luglio 1752 – Parigi, 21 gennaio 1820) nella pubblicazione "Essai d'une Nouvelle Agrostographie; ou Nouveaux Genres des Graminées; Avec Figures Représentant les Caractéres de tous le Genres. Imprimerie de Fain. Paris" (Ess. Agrostogr. 39. t. 9. f. 2.) del 1812.[4] Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico contemporaneo Jisaburo Ohwi (1905-1977) nella pubblicazione "Botanical Magazine. [Shokubutsu-gaku zasshi]. Tokyo" (Bot. Mag. Tokyo - 55: 361.) del 1941.[5]
Descrizione
- Il portamento delle specie di questo genere è perenne, eretto con corti rizomi. Altezza massima: 102 cm. I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda. In queste specie mancano i "micropeli".[1][6][7][8][9][10][11]
- Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina abbracciante il fusto e priva di auricole, una ligula membranosa e a volte cigliata e una lamina lanceolata e larga. Le venature sono parallelinervie; quelle trasversali sono assenti. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
- Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, sono ramificate e sono formate da una spighetta solitaria ed hanno la forma di una pannocchia.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con forme lanceolate e dorsoventralmente compresse, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da un fiore. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea (un profillo con due venature e cigliato) e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sopra le glume persistenti. Delle due glume quella inferiore è minuta o può essere del tutto mancante, quella superiore è molto più corta del fiore. L'apice del lemma, pubescente, è intero. L'estensione della rachilla è sterile.
- I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
- , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate.
- L'androceo è composto da 3 stami ognuno con un breve filamento libero, una antera sagittata e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
- Il gineceo è composto da 3 (2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, breve, è unico con due stigmi papillosi (lo stilo ha due rami distinti).
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
- I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, fusiformi, pubescenti, scanalati e con becco, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello con o senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia si sovrappongono.
Riproduzione
- Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento – dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle specie di questo genere è asiatica (orientale) e nord americana.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questo genere (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, il genere di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Pooideae (tribù Brachyelytreae).[1][6]
Filogenesi
Il genere Brachyelytrum è "gruppo fratello" al resto della sottofamiglia, e con le tribù Nardeae e Lygeeae rappresenta il primo ramo divergente delle Pooideae.[1] In precedenza Brachyelytrum è stato collocato all'interno della sottofamiglia Bambusoideae sulla base della sua struttura embrionale; ma è chiaramente "imparentato" con le Pooideae per la presenza nell'embrione di un epiblasto e altri caratteri comuni alla sottofamiglia. Il carattere relativo alla sovrapposizione dei margini embrionali della foglia è plesiomorfo.
La tribù Brachyelytreae (il cui unico genere è Brachyelytrum) insieme alle tribù Lygeeae, Nardeae, Duthieeae e Phaenospemateae formano la supertribù Nardodae.[12]
Il numero cromosomico delle specie del genere è: 2n = 22.[1]
Specie del genere
Per questo genere sono indicate valide le tre seguenti specie:[13]
- Brachyelytrum aristosum (Michx.) Trel., Branner & Coville, 1888
- Brachyelytrum erectum (Schreb.) P.Beauv., 1812
- Brachyelytrum japonicum (Hack.) Matsum. ex Honda, 1930
Note
- ^ a b c d e Kellogg 2015, pag. 208.
- ^ Soreng et al. 2017, pag. 284.
- ^ Etymo Grasses, pag. 52.
- ^ The International Plant Names Index, su plantsystematics.org. URL consultato il 27 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
- ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 27 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
- ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
- ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su kew.org. URL consultato il 27 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2009).
- ^ PeerJ 2018, pag. 13.
- ^ The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 27 gennaio 2019.
Bibliografia
- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 28 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classification of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classifications, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- H. Trevor Clifford & Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, New York, Springer, 2007.
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikispecies
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Brachyelytrum
- Wikispecies contiene informazioni su Brachyelytrum
Collegamenti esterni
- Brachyelytrum IPNI Database
- Brachyelytrum Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Brachyelytrum The Plant List - Checklist Database