Component Failure Impact Analysis
Component Failure Impact Analysis (CFIA) è un metodo di tecnologia dell'informazione adoperato nell'Availability Management (gestione della disponibilità); permette di valutare e prevedere l'impatto di un fallimento e localizzare i componenti critici di una struttura informatica.
Un'analisi CFIA può:
- individuare e localizzare i Singoli Punti di Fallimento (SPOF, Single Point of Failure; un componente è definito Singolo Punto di Fallimento se il fallimento del singolo componente provoca il fallimento di tutto il sistema);
- valutare il rischio di fallimento per ogni componente e l'impatto sul sistema di un eventuale fallimento del componente;
- valutare se esistono procedure di recupero per i componenti critici identificati e se tali procedure sono adatte alla criticità del componente stesso[1][2].
Il metodo consiste nell'individuare l'elenco dei componenti e dei sistemi di una struttura informatica, ponendoli come righe e colonne di una tabella:
Sistema 1 | Sistema 2 | ... | |
---|---|---|---|
Componente 1 | |||
Componente 2 | |||
Componente 3 | |||
... |
L'incrocio di ogni componente con ogni sistema si marca con una "X" se il fallimento del componente provoca un disservizio sul sistema, con una "A" se è prevista un'alternativa automatica in caso di fallimento del componente, con una "M" se è prevista un'alternativa manuale in caso di fallimento del componente. I componenti con il maggior numero di "X" sono i componenti più critici della struttura informatica[3].
Note
- ^ (EN) OGC - Office of Government Commerce, Continual service improvement, The Stationery Office, 2007, p. 114, ISBN 0-11-331050-1.
- ^ Glauco Bigini, Marco Brambilla, Cinzia Cappiello, Pierluigi Plebani, Francesca Rizzo, Eucip. Guida alla certificazione per il professionista IT, Tecniche Nuove, 2007, p. 408, ISBN 88-481-1847-X.
- ^ (EN) OGC - Office of Government Commerce, Service design, The Stationery Office, 2007, pp. 115-117, ISBN 0-11-331050-1.