Entelecara

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Entelecara
Entelecara tanikawai, maschio
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaAraneoidea
FamigliaLinyphiidae
SottofamigliaErigoninae
GenereEntelecara
Simon, 1884
Serie tipo
Theridion acuminatum
Wider, 1834
Sinonimi

Stajus
Simon, 1884

Specie
vedi testo

Entelecara Simon, 1884 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Linyphiidae.

Distribuzione

Le 22 specie oggi attribuite a questo genere sono diffuse in diverse località della regione olartica: sono noti due endemismi in Svezia e in Francia; uno in Italia, Cina, Ungheria e Giappone. Le specie dall'areale più vasto sono la E. acuminata e la E. media, diffuse in tutta la regione olartica[1].

In Italia abbiamo E. italica Thaler, 1984, un endemismo presente solo in Italia meridionale; sono stati inoltre rinvenuti esemplari di E. aestiva in Italia settentrionale e di E. acuminata e E. media in varie località dell'intera penisola[2].

Secondo Tanasevitch in Italia sono stati reperiti anche esemplari di E. congenera e E. erythropus[3].

Tassonomia

Entelecara tanikawai, femmina

Considerato un sinonimo anteriore di Stajus Simon, 1884 a seguito di uno studio di Millidge del 1977 (sinonimia non accettata da un recente studio di Wunderlich del 2011)[1].

Non è invece sinonimo anteriore di Mythoplastoides Crosby & Bishop, 1933 a seguito di un lavoro di Crawford del 1988 e contra un analogo studio di Hackman del 1954; non lo è nemmeno di Araeoncoides Wunderlich, 1969 a seguito di un lavoro di Wunderlich & Blick del 2006 e contra un analogo lavoro di Heimer & Nentwig del 1991[1].

A dicembre 2011, si compone di 22 specie[1][4]:

  • Entelecara acuminata (Wider, 1834)[5] — Regione olartica
  • Entelecara aestiva Simon, 1918 — Francia, Italia
  • Entelecara aurea Gao & Zhu, 1993 — Cina
  • Entelecara cacuminum Denis, 1954 — Francia
  • Entelecara congenera (O. P.-Cambridge, 1879) — Regione paleartica
  • Entelecara dabudongensis Paik, 1983 — Russia, Cina, Corea, Giappone
  • Entelecara errata O. P.-Cambridge, 1913 — Europa, Russia
  • Entelecara erythropus (Westring, 1851) — Regione paleartica
  • Entelecara flavipes (Blackwall, 1834) — Europa, Russia
  • Entelecara forsslundi Tullgren, 1955 — Svezia, Russia, Estonia
  • Entelecara helfridae Tullgren, 1955 — Svezia
  • Entelecara italica Thaler, 1984 — Italia
  • Entelecara klefbecki Tullgren, 1955 — Svezia
  • Entelecara media Kulczyński, 1887 — Regione olartica
  • Entelecara obscura Miller, 1971 — Repubblica Ceca, Slovacchia
  • Entelecara omissa O. P.-Cambridge, 1902 — Europa
  • Entelecara schmitzi Kulczynski, 1905 — Madeira, Francia
  • Entelecara sombra (Chamberlin & Ivie, 1947) — Russia, Alaska, Canada, USA
  • Entelecara strandi Kolosváry, 1934 — Ungheria
  • Entelecara tanikawai Tazoe, 1993 — Giappone
  • Entelecara truncatifrons (O. P.-Cambridge, 1875) — Francia, Corsica, Algeria
  • Entelecara turbinata Simon, 1918 — Francia

Sinonimi

  • Entelecara depilata Tullgren, 1955; quest'esemplare è stato posto in sinonimia con Entelecara omissa O. P.-Cambridge, 1902, a seguito di un lavoro di Jonsson del 2005[1].

Specie trasferite

Vi è cospicua variabilità nei caratteri peculiari di questo genere: le dieci specie trasferite sono state classificate in otto generi diversi fra loro[1]:

Nomina dubia

  • Entelecara erecta (L. Koch, 1869); esemplare maschile, reperito in Austria e originariamente ascritto al genere Erigone, è stato trasferito qui da Simon nel 1884. A seguito di uno studio dell'aracnologo Thaler del 1991, è da considerarsi nomen dubium[1].
  • Entelecara frontalis (Ohlert, 1867);esemplari maschili e femminili, rinvenuti in Germania e originariamente ascritti al genere Micryphantes, a seguito di un lavoro degli aracnologi Prószynski & Starega del 1971, sono da considerarsi nomina dubia[1].
  • Entelecara strandi (Caporiacco, 1947); esemplare juvenile, rinvenuto in Tanzania e originariamente ascritto all'ex-genere Stajus, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Sharff del 1990, è da ritenersi nomen dubium[1].

Note

  1. ^ a b c d e f g h i The world spider catalog, Linyphiidae
  2. ^ Checklist della fauna italiana, aggiornato al 2003
  3. ^ Lista dei Linyphiidae italiani, su old.cepl.rssi.ru. URL consultato il 16 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2018).
  4. ^ Linyphiid spider of the World by Tanasevitch A. V., su andtan.newmail.ru. URL consultato il 15 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
  5. ^ Specie tipo del genere.

Bibliografia

  • Simon, 1884 - Les arachnides de France. Paris, vol.5, p. 180-885.
  • Kulczynski, W., 1887 - Przyczynek do tyrolskiej fauny pajeczakow. Rozprav. spraw. wydz. mat. przyrod. Akad. umiej. Krakowie vol.16, p. 245-356 (+ Appendice, pp. 1–12)
  • Simon, E., 1918 - Descriptions de plusiers espèces d'arachnides récemment découvertes en France. (Quatrième note). Bull. Soc. ent. France, p. 152-155
  • Kolosváry, G., 1934 - 21 neue Spinnenarten aus Slovensko, Ungarn und aus der Banat. Folia zool. hydrobiol. vol.6, p. 12-17.
  • Denis, J., 1954 - Araignées des environs d'Espingo (Haute-Garonne). Bull. Soc. Hist. nat. Toulouse vol.89, p. 137-156
  • Tullgren, A., 1955 - Zur Kenntnis schwedischer Erigoniden. Ark. Zool. (N.S.) vol.7, p. 295-389
  • Tazoe, S., 1993 - A new species of the genus Entelecara (Araneae: Linyphiidae) from Iriomotejima Island, southwest Japan. Acta arachn. Tokyo vol.42, p. 69-72.

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Collegamenti esterni

  • The world spider catalog, Linyphiidae URL consultato il 15 gennaio 2012, su research.amnh.org.
  • Linyphiid spider of the World by Tanasevitch A. V. URL consultato il 15 gennaio 2012, su andtan.newmail.ru. URL consultato il 15 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
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