Giochi di bambini è un dipinto a olio su tavola (118x161 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1560 e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna. È firmato in basso a destra "BRVEGEL 1560".
Indice
1Storia
2Descrizione e stile
2.1I giochi
3Bibliografia
4Altri progetti
5Collegamenti esterni
Storia
L'opera, citata da van Mander nel 1604, venne acquistata nel 1594 dall'arciduca Ernesto d'Asburgo. Nel 1784 comparì nel catalogo di Chrétien de Mechel.
Descrizione e stile
La brulicante veduta della piazza di un paese ospita gruppi di bambini che mettono in scena circa ottanta giochi dell'infanzia. Il soggetto, già praticato nella miniatura medievale, viene qui per la prima volta riunito in un'unica scena. La veduta è infatti ottenuta tramite l'applicazione geometrica della prospettiva quattrocentesca, popolata da gruppi di figure e personaggi singoli equilibratamente sparpagliati, con un'organizzazione per zone facilitata dalla presenza di macchie colorate sul terreno, ora polveroso, ora fangoso, ora erboso, in piena luce oppure in ombra.
I volti da adulti dei fanciulli, completamente assenti e indifferenti al divertimento ludico, sono interpretati come un richiamo alle futili abitudini umane, svolte in maniera meccanica e senza alcuna soddisfazione.
Il lato sinistro del dipinto, dove oltre un'abitazione dalla parete rossa si vede un giardino e, più lontano, un'oasi frescheggiante sulle rive di un fiume, offre un punto di sosta e riposo per la mente dell'osservatore, con la piacevolissima veduta delle lontane case del villaggio.
I giochi
Iniziando dal basso a sinistra si riconoscono:
Numero
Img
Gioco
Note
01
Giocare con le bambole
02
Giocare alla messa
Finti oggetti liturgici
03
Pistola ad acqua e uccello (gufo) sul posatoio
04
Mascherarsi
05
Altalena
06
Scalvalcare una recinzione
07
Fare la candela
08
Fare il "nodo"
09
Fare le capriole
10
Cavalcare la recinzione
11
Il finto matrimonio
Si trova esattamente al centro delle diagonali della tavola. Forse una denuncia del sacramento o forse un riferimento all'evento cardine che permette la nascita dei bambini
12
Penitenza di passare tra gambe scalcianti
13
Mosca cieca
14
Giocare con volatili
14b
Fabbricare cappelli con gli stecchi
15
Bolle di sapone
16
Bobina di noci
Un mulinello fatto con gusci e gherigli di noce
17
Il "Toton"
Antenato della roulette, si tratta di un gioco forse già esistente nella Roma antica, poiché il nome potrebbe derivare dal latino "tatum" dato che il vincitore prende tutto. Un dado montato su un bastoncino viene fatto ruotare, dopo aver messo una posta. Su ogni lato c'è una lettera: A (da "accipere"), il giocatore riprende solo la sua posta; N (dallo spagnolo "nada") o R (dal francese "rien", niente); il giocatore perde; J (forse francese antico "jocque", gioco), il giocatore raddoppia; F (forse "fors" in francese) o T ("tutto"), il giocatore prende l'intero piatto e finisce il gioco.
Rifacimento della processione che gli adulti compivano per riportare a casa un bambino appena battezzato. La parodia è resa più ridicola dal cappuccio azzurro, il colore che spesso simboleggia l'inganno ("mettere una cappa blu al marito" significava cornificarlo, si veda anche l'episodio al centro dei Proverbi fiamminghi, altra opera di Bruegel).
Lanciati attraverso le gambe aperte di un bambino, compongono forse una faccia? Oppure a chi lancia più lontano
34
L'omino di pane con l'uvetta
Panetto con uvetta a forma di uomo, offerto alle veglie funebri o a Natale.
35
Penitenza dell'"acculata"
Numero
Img
Gioco
Note
36
Pallone fatto riempiendo con acqua la vescica di un maiale o di una pecora
37
Scarica barili
Una squadra sta sotto (con la testa fra le gambe del compagno di fronte) sostenuta dal ragazzo davanti che è neutrale, i componenti dell'altra (dopo aver preso la rincorsa) saltano, uno dietro l'altro, sul "ponte" che devono far crollare: vince la squadra o che riesce a sostenere il peso (per un certo periodo di tempo) oppure che fa crollare i sostenitori (quelli sopra non devono toccare il terreno con nessuna parte del corpo); chi perde sta (di nuovo) sotto.