Nalibaki

Nalibaki
comune
Nalibaki – Veduta
Nalibaki – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Bielorussia Bielorussia
RegioneMinsk
DistrettoStoŭbcy
Territorio
Coordinate53°45′47″N 26°28′31″E53°45′47″N, 26°28′31″E (Nalibaki)
Abitanti515 (2009)
Altre informazioni
Cod. postale222683
Fuso orarioUTC+3
Cartografia
Mappa di localizzazione: Bielorussia
Nalibaki
Nalibaki
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Nalibaki o Naliboki (in bielorusso Налібакі?; in russo Налибоки?; in polacco Naliboki) è una città agricola nel distretto di Stoŭbcy, regione di Minsk, Bielorussia[1]. È il centro amministrativo del selsoviet (distretto rurale) di Nalibaki[2].

Toponimo

La seconda parte del toponimo (-baki) è riconducibile all'antico slavo boku (riva), termine reperibile in molti altri nomi locali russi e polacchi, come Četyrboki, Białoboki e Wisłoboki[3].

Storia

Durante il periodo della Confederazione polacco-lituana, dal 1555[4] l'insediamento appartenne alla famiglia dei magnati Radziwiłł. Divenne infine un miasteczko. Dal 1722 fu sede di una fabbrica di vetro fondata da Anna Radziwiłł, chiusa nel 1862.

Dopo la seconda spartizione della Polonia, dal 1793 appartenne all'Impero russo. Nel 1896 faceva parte del Powiat oszmiański (Governatorato di Vilna, Impero russo)[4].

Nel 1919 nelle vicinanze si svolse una battaglia della guerra polacco-sovietica[5].

Nalibaki fece parte della Seconda Repubblica Polacca durante il periodo tra le due guerre, nel gmina Naliboki, Powiat stołpecki, Voivodato di Nowogródek.

Dopo l'invasione sovietica della Polonia nel 1939, la Polonia fu annessa alla RSS Bielorussa dell'Unione Sovietica. Durante la seconda guerra mondiale, la popolazione ebraica di Nalibaki fu massacrata dai tedeschi, alcuni dei quali riuscirono tuttavia a fuggire e ad unirsi ai partigiani sovietici, mentre 129 polacchi furono massacrati proprio da questi ultimi il 9 maggio 1943 (vedi il massacro di Nalibaki)[6].

Il 6 agosto 1943, Nalibaki fu nuovamente attaccata, questa volta dalle truppe tedesche, nell'ambito della cosiddetta "Operazione Hermann", e i suoi abitanti furono deportati nel Reich per i lavori forzati[7].

Architettura religiosa

Chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria

L'edificio più rilevante del villaggio è la chiesa cattolica dell'Assunzione della Vergine Maria, costruita negli anni 1935-39 e restaurata nei primi anni '90[1].

Attorno alla chiesa sono una cappella in legno costruita all'inizio degli anni '90, un piccolo campanile moderno in metallo e alcune sculture. La cappella fu eretta come temporanea sostituzione della chiesa principale durante la ristrutturazione di quest'ultima e non fu demolita una volta esaurita la sua funzione. L'intero complesso è protetto da un recinto in pietra[1].

Chiesa di San Michele Arcangelo

Si ricorda inoltre la chiesa ortodossa di San Michele Arcangelo, costruita nel 2006[1].

Foresta di Nalibaki

Il villaggio è collocato all'estremità orientale di una vasta foresta paludosa che prende il nome dal villaggio stesso ed è una delle maggiori della Bielorussia[1].

Uno scorcio della foresta

Pur non costituendo né riservaparco nazionale, la straordinaria varietà della flora locale la rende rilevante dal punto di vista paesaggistico e botanico a livello europeo, nonché habitat ideale per varie specie di uccelli[1].

La foresta è disseminata di numerosi piccoli insediamenti, tra i quali il villaggio di Nalibaki funge da "porta" alla foresta stessa. Il villaggio, tuttavia, non sfrutta le potenzialità di tale ruolo, mancando totalmente di infrastrutture turistiche[1].

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b c d e f g (EN) Nalibaki, su VEDAJ.BY - Sights and attractions of Belarus. URL consultato il 18 settembre 2024.
  2. ^ (RU) Irina Olegovna Gaponenko, Назвы населеных пунктаў Рэспублікі Беларусь: Мінская вобласць, Тэхналогія, 2003, p. 466, ISBN 985-458-054-7.
  3. ^ (DE) Johann Gustav Cuno, Ueber die sprache der pontischen Skythen, in Forschungen im Gebiete der alten Völkerkunde, Erster Teil: Die Skythen, Berlino, 1871, p. 330. URL consultato il 20 settembre 2024. Ospitato su Google Libri.
  4. ^ a b (PL) Dagnoslaw Demski, NALIBOKI I PUSZCZA NALIBOCKA — ZARYS DZIEJÓW I PROBLEMATYKI (PDF), p. 63.
  5. ^ (EN) Mieczysław Wrzosek, The Polish-Bolshevik between Poland and Soviet Russia in 1919-1921, su POLIN Virtual Shtetl. URL consultato il 20 settembre 2024.
  6. ^ (PL) Daniel Craig a sprawa polska, in Gazeta Wyborcza, 25 gennaio 2009.
  7. ^ (PL) Kazimierz Krajewski, Wieś na kresach północno–wschodnich pod dwiema okupacjami, su Martyrologia Wsi Polskich. URL consultato il 17 settembre 2024.

Bibliografia

  • (RU) Vіts'ko Dz. V., Verkhniae Paniamonne: al'manakh lakal'nai hіstoryі [Верхняе Панямонне: альманах лакальнай гісторыі], vol. 1, Minsk, Lohvіnau, 2012, ISBN 978-985-6991-72-4.
  • (EN) Vadim Sidorovich, Naliboki Forest. Land, Wildlife and Human, 2ª ed., Minsk, Four Quarter, 2020 [2016]:
    • Volume 1: Land and plant communities, ISBN 978-9855-814-08-6. URL consultato il 20 settembre 2024. Ospitato su Google Libri.
    • Volume 2: Wild animals, ISBN 978-9855-814-09-3. URL consultato il 20 settembre 2024. Ospitato su Google Libri.
    • Volume 3: Historical outline and ethnographical sketch, ISBN 978-9855-814-10-9. URL consultato il 20 settembre 2024. Ospitato su Google Libri.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nalibaki
Controllo di autoritàVIAF (EN) 138580481 · LCCN (EN) n2004098586 · J9U (ENHE) 987007465753805171