È compreso tra 150,8 ± 4,0 e 145,5 ± 4,0 milioni di anni fa (Ma),[1][2] preceduto dal Kimmeridgiano e seguito dal Berriasiano, la prima età del Cretacico.
Indice
1Definizioni stratigrafiche e GSSP
1.1GSSP
1.2Biozone
2Paleontologia
2.1†Anchilosauri
2.2Teropodi
2.3†Ornitischi basali
2.4†Ceratopsi
2.5†Ornitopodi
2.6†Plesiosauri
2.7†Pterosauri
2.8†Stegosauri
2.9†Sauropodi
2.10†Talattosuchi
2.11†Belemniti
3Schemi
4Note
5Bibliografia
6Voci correlate
7Collegamenti esterni
Definizioni stratigrafiche e GSSP
Il Titoniano fu introdotto nella letteratura scientifica dallo stratigrafo tedesco Albert Oppel nel 1865.[3] L'attribuzione del nome Titoniano è un po' anomala nella designazione degli stadi geologici perché esso deriva dalla mitologia greca. Titone era figlio di Laomedonte, re di Troia; egli fu amato da Eos, la dea dell'aurora, e il suo nome è entrato nella stratigrafia perché questo stadio rappresenta la transizione verso l'alba del successivo periodo Cretacico.
La base del Titoniano si trova alla base della biozonaammonitica della Hybonoticeras hybonotum.
Il limite superiore del Titoniano e dell'intero periodo Giurassico, nonché base del successivo Cretacico, è dato dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici della specie ammonitica Berriasella jacobi.
Il Titoniano viene a volte ulteriormente suddiviso in inferiore, medio e superiore. Quest'ultimo corrisponde al Portlandiano nella stratigrafia britannica.
Nel dominio Tetide, il Titoniano comprende sette biozone ammonitiche:
zona della Durangites
zona della Micracanthoceras micranthum
zona della Micracanthoceras ponti o Burckardticeras peroni
Il più piccolo e primitivo degli anchilosauri. Aveva un cranio di soli ventinove centimetri e la lunghezza totale del corpo è stimata fra tre e quattro metri.
Nel Giurassico superiore fanno la loro prima comparsa nei resti fossili i rettili volanti come l'Archaeopteryx, ritrovato nelle cave di calcare della Germania.
Il Fruitadens era il più piccolo degli ornitischi eterodontosauridi conosciuti; pesava meno di un kg ed era lungo poco più di sessanta centimetri. È anche uno degli ultimi eterodontosauridi conosciuti.
Il Camptosaurus poteva superare gli otto metri di lunghezza, con un'altezza alle anche di due metri. Era di corporatura robusta e normalmente quadrupede, anche se in grado di muoversi anche su due zampe. Il genere è probabilmente strettamente collegato agli antenati dei dinosauri iguanodontidi e adrosauridi. Era dotato di un becco a pappagallo che utilizzava per nutrirsi di piante cycadaceae.
Aveva la testa corta con denti a spillo e una coda pure corta anche se appartiene al gruppo dei "Rhamphorhynchoidea" che hanno normalmente una coda lunga.
Con una lunghezza di circa nove metri e un'altezza di quattro, lo Stegosaurus è uno dei dinosauri quadrupedi più facilmente identificabili a causa della duplice fila di placche verticali disposte sul suo dorso e le due paia di aculei che sporgevano orizzontalmente alla fine della coda.
Piccolo metriorinchide. Nessuna specie conosciuta di Geosaurus raggiungeva lunghezze superiori ai tre metri. Nel Titoniano vivevano parecchie specie di Geosauri.
Specie tipo per l'Europa occidentale del Giurassico superiore (Titoniano inferiore).
Europa occidentale del Giurassico superiore (Titoniano inferiore). In origine era la specie tipo del genere Rhacheosaurus.
Europa occidentale del Giurassico superiore (Titoniano inferiore).
Messico del Giurassico superiore (Titoniano inferiore).
Messico del Giurassico superiore (Titoniano medio).
Argentina del Giurassico superiore (Titoniano inferiore) - Cretacico inferiore.
^ab Commissione internazionale di stratigrafia, International Chronostratigraphic Chart, su stratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche. URL consultato l'8 marzo 2024.
^(EN) GeoWhen;Tithonian ICS Stage
^Albert Oppel: Die Tithonische Etage. Zeitschrift der Deutschen Geologischen Gesellschaft, 1865: 535-558, Berlin 1865.
^Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) of the International Commission of Stratigraphy, Status on 2010.
Bibliografia
Felix Gradstein, Jim Ogg, Jim & Alan Smith: A Geologic timescale. Cambridge University Press 2005 ISBN 978-0-521-78673-7
Hans Murawski & Wilhelm Meyer: Geologisches Wörterbuch. 10., neu bearb. u. erw. Aufl., 278, Enke Verlag, Stuttgart 1998 ISBN 3-432-84100-0.
Albert Oppel: Die Tithonische Etage. Zeitschrift der Deutschen Geologischen Gesellschaft, 1865: 535-558, Berlin 1865.