Coelophysis? kayentakatae

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Coelophysis? kayentakatae
Cranio olotipo MNA V2623
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
CladeNeotheropoda
Genere†Coelophysis?
Nomenclatura binomiale
†Coelophysis? kayentakatae
(Rowe, 1989)
Sinonimi
  • Syntarsus kayentakatae Rowe, 1989 (pre-occupato[1])
  • Coelophysis kayentakatae (Rowe, 1989) Bristowe & Rowe, 2004
  • Megapnosaurus kayentakatae (Rowe, 1989) Ivie et al., 2001

Coelophysis? kayentakatae è una specie estinta di dinosauro neoteropode vissuto nel Giurassico inferiore, circa 200-196 milioni di anni fa (Sinemuriano), in quella che oggi è la parte sud-occidentale degli Stati Uniti.[2] In origine l'animale era nominato Syntarsus kayentakatae, ma si è scoperto che il nome Syntarsus era già in uso dal genere omonimo di uno scarabeo Colydiinae, pertanto la specie è stata dapprima spostata nel genere Megapnosaurus[3], e poi in Coelophysis. Tuttavia, una recente rivalutazione suggerisce che questa specie potrebbe richiedere un nuovo nome di genere.[4]

Storia e denominazione

L'olotipo di "S." kayentakatae (MNA V2623) venne recuperato nel membro Silty Facies della Formazione Kayenta in Arizona. Questo materiale fossile venne raccolto nel 1977 da arenaria carbonacea depositatasi durante gli stadi Sinemuriano e Pliensbachiano del Giurassico inferiore.[5] L'esemplare UCMP V128659 venne scoperto nel 1982 e venne riferito a Megapnosaurus kayentakatae da Rowe (1989)[6], come un individuo gracile subadulto come, in seguito, concordato da Tykoski (2005).[7] Successivamente, gli studi di Gay (2010) descrissero l'esemplare come un nuovo taxon di tetanuro, Kayentavenator elysiae[8], ma Mortimer (2010) sottolineò come non vi fossero prove pubblicate che Kayentavenator rappresentasse lo stesso taxon di S. kayentakatae.[9]

L'epiteto della specie "S." kayentakatae rende omaggio alla dottoressa Kathleen Smith, soprannominata "Kayenta Kay" per il suo ampio lavoro nella Formazione Kayenta, che includeva la scoperta dell'esemplare tipo di questa specie.[10]

Descrizione

Muso e denti anteriori di C. bauri e C.? kayentakatae

S. kayentakatae è un dinosauro relativamente piccolo, che raggiungeva i 2,5 metri di lunghezza per un peso di 30 kg.[11] L'aspetto caratteristico dell'animale era dovuto dalla presenza di due piccole creste parallele che potrebbero dimostrare un passo evolutivo verso neoteropodi successivi e più grandi, come il più avanzato e contemporaneo Dilophosaurus. Entrambi possiedono un'"articolazione debole" tra le ossa premascellari e mascellari, creando una premascella uncinata.

Secondo Tykoski e Rowe (2004)[12][13] "Syntarsus" kayentakatae può essere distinto in base alle seguenti caratteristiche:

Inoltre, elencano un solco trasversale sulla superficie astragalica anteriore, come un'ulteriore autapomorfia, tuttavia, quest'ultima è presente anche in Coelophysis bauri e nel coelophyside di Shake-n-Bake (Tykoski, 2005).[14]

Classificazione

Originariamente, la specie era inclusa nel genere Syntarsus, insieme alla specie tipo Syntarsus rhodesiensis, tuttavia il nome era già occupato da un sinonimo junior del genere di coleotteri Cerchanotus. Pertanto, il genere per le due specie venne rinominato Megapnosaurus, nel 2001.[3] Entrambe le specie sono state talvolta riclassificate come specie del genere Coelophysis.[1]

Nel 2020, Marsh e Rowe mantennero il nome generico Syntarsus sia per QG 1 che per l'esemplare MNA V2623 e i rispettivi esemplari assegnati a questi taxa, anziché usare Coelophysis o Megapnosaurus, a causa delle relazioni sistematiche all'interno di Coelophysoidea in flusso. Pertanto, la congenericità o la necessità di Megapnosaurus non sarebbero supportate se Coelophysis bauri, Megapnosaurus rhodesiensis e "Syntarsus" kayentakatae non formassero ciascuno i loro rispettivi cladi, come dimostrato dalle loro analisi filogenetiche.[15] A sostegno di ciò, gli studi di Ezcurra et al. (2021) dimostrarono che "Syntarsus" kayentakatae non era nemmeno strettamente imparentato a Coelophysis bauri o a Megapnosaurus rhodesiensis.[16]

Paleoecologia

Ricostruzione artistica di C.? kayentakatae mentre si nutre di uno Scutellosaurus

La Formazione Kayenta fa parte del gruppo Glen Canyon che comprende formazioni non solo nel nord dell'Arizona ma anche parti dello Utah sud-orientale, del Colorado occidentale e del Nuovo Messico nord-occidentale. La formazione venne depositata principalmente dai fiumi, con le facies limose create dalla parte più lenta e pigra del sistema fluviale. Non è ancora stata fornita una datazione radiometrica definitiva di questa formazione non è ancora stata fatta e la correlazione stratigrafica disponibile è stata basata su una combinazione di date radiometriche dei fossili di vertebrati, magnetostratigrafia e prove di polline.[17]

Durante il Giurassico inferiore, la terra che ora è la Formazione Kayenta sperimentò estati piovose e inverni secchi. Nel Giurassico medio, invece, venne invasa da nord da un campo di dune sabbiose che sarebbero divenute le Navajo Sandstone.[18] Gli animali ritrovati in questa formazione si erano adattati ad un ambiente dal clima stagionale, con acqua abbondante in ruscelli, stagni e laghi stagionali. "Syntarsus" kayentakatae condivideva il suo paleoambiente con altri dinosauri, che comprendevano diversi teropodi tra cui Dilophosaurus, Kayentavenator[19] e il teropode "Shake-N-Bake", i sauropodomorfi basali Sarahsaurus[12] e Anchisaurus, heterodontosauridi e i dinosauri corazzati Scelidosaurus e Scutellosaurus. La presenza di tre coelophysoidi di diverse dimensioni all'interno della Formazione Kayenta rappresentano la fauna ceratosauriana più diversificata finora conosciuta.[13] La formazione ha anche prodotto un piccolo ma crescente insieme di organismi.[20] I vertebrati presenti nella Formazione Kayenta al tempo di "S." kayentakatae includevano squali hybodonti, pesci ossei indeterminati, pesci polmonati, salamandre, la rana Prosalirus, il ceciliano Eocaecilia, la tartaruga Kayentachelys, un rettile sfenodonte, varie lucertole e lo pterosauro Rhamphinion. Erano presenti anche i sinapsidi Dinnebitodon, Kayentatherium, Oligokyphus, morganucodonti[21], il possibile vero mammifero primitivo Dinnetherium e un mammifero haramiyide. Erano presenti anche diversi coccodrilli primitivi, tra cui Calsoyasuchus, Eopneumatosuchus, Kayentasuchus e Protosuchus.[20][21][22][23] Le tracce fossili di vertebrati di questa zona includono coproliti[24] e tracce di terapsidi, animali simili a lucertole e dinosauri.[25] I non vertebrati in questo ecosistema includevano un calcare microbico o "algale"[24], bivalvi d'acqua dolce, molluschi e lumache d'acqua dolce,[18] e ostracodi.[26] La vita vegetale conosciuta da questa zona includeva alberi che si sono conservati come legno pietrificato.[22]

Tafonomia

L'olotipo (MNA V2623) di "Syntarsus" kayentakatae si posò sul lato sinistro e fu parzialmente sepolto. Ciò servì a stabilizzare le ossa sul lato sinistro del cranio; tuttavia, il lato destro del cranio fu probabilmente esposto alle correnti d'acqua mentre iniziava a decomporsi. Alcune delle ossa debolmente collegate su questo lato si spostarono fuori posto prima che l'intero cranio fosse finalmente sepolto. Successivamente, il grande peso del sedimento sovrastante deformò l'esemplare.[27]

Note

  1. ^ a b Bristowe, A. e Raath, M.A., A juvenile coelophysoid skull from the Early Jurassic of Zimbabwe, and the synonymy of Coelophysis and Syntarsus, in Palaeontologia Africana, vol. 40, 2004, pp. 31–41.
  2. ^ Richard M. Gaines, Coelophysis, ABDO Publishing Company, 2001, pp. 4, ISBN 1-57765-488-9.
  3. ^ a b Michael Ivie, Adam Slipinski e Piotr Węgrzynowicz, Generic Homonyms in the Colydiinae (Coleoptera: Zopheridae), in Insecta Mundi, 2001.
  4. ^ Skye N McDavid e Jeb E Bugos, Taxonomic notes on Megapnosaurus and 'Syntarsus' (Theropoda: Coelophysidae), in The Mosasaur, n. 12, 2 Agosto 2022, pp. 1–5.
  5. ^ Padian, K (1997) Glen Canyon Group In: Encyclopedia of Dinosaurs, edited by Currie, P. J., and Padian, K., Academic Press.
  6. ^ Rowe, A new species of the theropod dinosaur Syntarsus from the Early Jurassic Kayenta Formation of Arizona, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 9, n. 2, 1989, pp. 125–136.
  7. ^ Tykoski, 1998. The osteology of Syntarsus kayentakatae and its implications for ceratosaurid phylogeny. Unpublished Masters Thesis, University of Texas at Austin, 217 pp.
  8. ^ Gay, 2010. Notes on Early Mesozoic theropods. Lulu Press. 44 pp.
  9. ^ Mickey Mortimer, Coelophysoidea, su archosaur.us. URL consultato il 15 Aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2013).
  10. ^ Rowe, (1989). A new species of the theropod dinosaur Syntarsus from the Early Jurassic Kayenta Formation of Arizona. Journal of Vertebrate Paleontology. 9, 125-136.
  11. ^ Gregory S. Paul, The Princeton Field Guide to Dinosaurs, Princeton University Press, 2016, pp. 78, ISBN 978-1-78684-190-2.
  12. ^ a b Rowe, T. B., Sues, H.-D., and Reisz, R. R. 2011. Dispersal and diversity in the earliest North American sauropodomorph dinosaurs, with a description of a new taxon. Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences 278(1708):1044–1053.
  13. ^ a b Tykoski, R. S., 1998, The Osteology of Syntarsus kayentakatae and its Implications for Ceratosaurid Phylogeny: Theses, The University of Texas, December 1998.
  14. ^ Tykoski, Ronald S. (2005). Anatomy, Ontogeny, and Phylogeny of Coelophysoid Theropods (PhD). University of Texas at Austin.
  15. ^ A. D. Marsh e T. B. Rowe, A comprehensive anatomical and phylogenetic evaluation of Dilophosaurus wetherilli (Dinosauria, Theropoda) with descriptions of new specimens from the Kayenta Formation of northern Arizona, in Journal of Paleontology, vol. 94, n. 78, 2020, pp. 1–103.
  16. ^ (EN) Martín D Ezcurra, Richard J Butler, Susannah C R Maidment, Ivan J Sansom, Luke E Meade e Jonathan D Radley, A revision of the early neotheropod genus Sarcosaurus from the Early Jurassic (Hettangian–Sinemurian) of central England, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 191, n. 1, 1º Gennaio 2021, pp. 113–149.
  17. ^ J. M. Clark and D. E. Fastovsky. 1986. Vertebrate biostratigraphy of the Glen Canyon Group in northern Arizona. The Beginning of the Age of the Dinosaurs: Faunal change across the Triassic-Jurassic boundary, N. C. Fraser and H.-D. Sues (eds.), Cambridge University Press 285–301
  18. ^ a b J. W. Harshbarger, Repenning, C. A. e Irwin, J. H., Stratigraphy of the uppermost Triassic and the Jurassic rocks of the Navajo country, Professional Paper, vol. 291, Washington, D.C., U.S. Geological Survey, 1957.
  19. ^ Gay, R. 2010. Kayentavenator elysiae, a new tetanuran from the early Jurassic of Arizona. Pages 27–43 in Gay, R. Notes on early Mesozoic theropods. Lulu Press (on-demand online press).
  20. ^ a b S. G. Lucas, Heckert, A. B. e Tanner, L. H., Arizona's Jurassic fossil vertebrates and the age of the Glen Canyon Group, in Heckert, A. B. e Lucas, S. G. (a cura di), Vertebrate paleontology in Arizona, Bulletin, vol. 29, Albuquerque, NM, New Mexico Museum of Natural History and Science, 2005, pp. 95–104.
  21. ^ a b Jenkins, F. A., Jr., Crompton, A. W., and Downs, W. R. 1983. Mesozoic mammals from Arizona: new evidence in mammalian evolution. Science 222(4629):1233–1235.
  22. ^ a b Jenkins, F. A., Jr. and Shubin, N. H. 1998. Prosalirus bitis and the anuran caudopelvic mechanism. Journal of Vertebrate Paleontology 18(3):495–510.
  23. ^ Curtis, K., and Padian, K. 1999. An Early Jurassic microvertebrate fauna from the Kayenta Formation of northeastern Arizona: microfaunal change across the Triassic-Jurassic boundary. PaleoBios 19(2):19–37.
  24. ^ a b Luttrell, P. R., and Morales, M. 1993. Bridging the gap across Moenkopi Wash: a lithostratigraphic correlation. Aspects of Mesozoic geology and paleontology of the Colorado Plateau. Pages 111–127 in Morales, M., editor. Museum of Northern Arizona, Flagstaff, AZ. Bulletin 59.
  25. ^ Hamblin, A. H., and Foster, J. R. 2000. Ancient animal footprints and traces in the Grand Staircase-Escalante National Monument, south-central Utah. Pages 557–568 in Sprinkel, D. A., Chidsey, T. C., Jr., and Anderson, P. B. editors. Geology of Utah's parks and monuments. Utah Geological Association, Salt Lake City, UT. Publication 28.
  26. ^ Lucas, S. G., and Tanner L. H. 2007. Tetrapod biostratigraphy and biochronology of the Triassic-Jurassic transition on the southern Colorado Plateau, USA. Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology 244(1–4):242–256.
  27. ^ Ron Tykoski, Syntarsus kayentakatae Fossil, Theropod Dinosaur, su digimorph.org. URL consultato il 15 Aprile 2013.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikispecies
  • Collabora a Wikispecies Wikispecies contiene informazioni su Coelophysis kayentakatae
  Portale Dinosauri
  Portale Paleontologia