Maroc Telecom

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Maroc Telecom
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StatoBandiera del Marocco Marocco
Borse valoriMASI IAM
Euronext : IAM
Fondazione1998
Sede principaleRabat
GruppoEtisalat e Malitel
SettoreTelecomunicazioni
Prodotti
  • servizi telefonici
  • servizi internet
Fatturato34,1 miliardi MAD (2015)
Utile netto6,5 miliardi MAD (2015)
Dipendenti11 807 (2013)
Slogan«Un monde nouveau vous appelle»
Sito webwww.iam.ma
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Maroc Telecom (in arabo اتصالات المغرب?; Itissalatt Al Maghreb; acronimo: IAM) è la principale azienda di telecomunicazioni del Marocco. Ha circa 220 uffici in tutto il territorio marocchino.

La società è quotata sia alla Borsa di Casablanca (MADEX) che all'Euronext Paris (Euronext: IAM).

Il 1º giugno del 2006 ha lanciato la televisione via ADSL. È il primo servizio in Africa e nel Medio oriente di questo tipo.

Le origini e la fondazione

L'origine di IAM risale al 1891 quando il sultano Hassan I creò il primo servizio postale del Marocco. Nel 1913, nacque il Telefono e Telegrafo Postale Marocchino prima della pubblicazione di un dahir (Decreto del re) riguardante il monopolio di stato della telegrafia e telefonia.

La fondazione dell'attuale IAM avviene nel 1998.

Progetti ed investimenti

Nel luglio 2006 Maroc Telecom firmò un contratto con Alcatel per un cavo di rete sottomarino che connetterebbe il Marocco alla Francia. L'obiettivo della società è di aumentare la capacità dei suoi servizi (come la banda larga). Il costo del progetto è di 26 milioni di euro ed è chiamato Atlas Offshore[1].

Aziende controllate

La IAM detiene i capitali di diverse aziende di telecomunicazioni africane, tra i quali:

  • Bandiera del Burkina Faso ONATEL (51%)[2]
  • Bandiera della Mauritania Mauritel (51%)
  • Bandiera del Mali SOTELMA (51%)
  • Bandiera del Gabon Gabon Telecom (51%)
  • Bandiera del Benin Benin Telecom (100%)

Note

  1. ^ Alcatel goes submarine to Morocco, su e4engineering.com. URL consultato il 13 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2020).
  2. ^ Maroc Telecom prend le contrôle d'Onatel Archiviato il 30 settembre 2007 in Internet Archive. - lefaso.net

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su iam.ma. Modifica su Wikidata
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