Pasternakevia podolica

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Pasternakevia podolica
Fossili e illustrazioni di P. podolica
Intervallo geologico
Siluriano
PreЄ
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D
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K
Pg
N
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
OrdineXiphosura
SottordineLimulina
InfraordinePseudoniscina
FamigliaBunodidae
GenerePasternakevia
Selden & Drygant, 1987
SpecieP. podolica
Nomenclatura binomiale
†Pasternakevia podolica
Selden & Drygant, 1987[1]

Pasternakevia podolica Selden & Drygant, 1987 è un artropode chelicerato della famiglia Bunodidae, unica specie del genere Pasternakevia Selden & Drygant, 1987.[2] Visse nel Siluriano superiore (circa 426-424 milioni di anni fa), e i suoi resti fossili sono stati rinvenuti in Ucraina.

Descrizione

La lunghezza del corpo è di circa 30 mm. Il prosoma è ricoperto da un carapace liscio e semicircolare, con corna genali arrotondate (angoli posterolaterali del carapace).[3] L'opistosoma è composto di dieci segmenti: il primo è una microtergite (per il fatto di essere fortemente ridotto e in genere nascosto sotto il carapace), mentre il secondo è ipertrofico e arcuato; gli ultimi due o tre segmenti sono fusi nel metasoma. Tutte le tergiti eccetto la prima possiedono pleure (estensioni laterali) ben sviluppate.[3] Il telson ha una base ampia; non se ne conoscono la forma e le dimensioni.[3]

Classificazione

Dapprima ascritto a Synziphosurina,[3] gruppo parafiletico di artropodi chelicerati fossili,[4][5] Pasternakevia è stato poi considerato un rappresentante alla base dei Chelicerati, nel clade Planaterga.[4][6][5] Forme affini erano quelle dei generi Bembicosoma, Bunodes, Cyamocephalus, Limuloides e Pseudoniscus (rimossi dal gruppo Synziphosurina e posti nel clade Planaterga[4]), tutti alla base del clade Dekatriata (comprendente i gruppi Eurypterida, Chasmataspidida e Arachnida[5]).

Pasternakevia podolica venne descritto per la prima volta nel 1987 alla luce di un esemplare incompleto scoperto in Podolia, in Ucraina.[1] Nei pressi della stessa zona sono stati poi rinvenuti esemplari meglio conservati.[3]

Note

  1. ^ a b Selden & Drygant, 1987.
  2. ^ Classification of the genus Pasternakevia, su Fossilworks.
  3. ^ a b c d e Krzemiński et al., 2010.
  4. ^ a b c Bicknell & Pates, 2020.
  5. ^ a b c Lamsdell, 2013.
  6. ^ Dunlop et al., 2020.

Bibliografia

  • (EN) Russell D. C. Bicknell e Stephen Pates, Pictorial Atlas of Fossil and Extant Horseshoe Crabs, with Focus on Xiphosurida, in Frontiers in Earth Science, vol. 8, luglio 2020, pp. 1-60, DOI:10.3389/feart.2020.00098, ISSN 2296-6463 (WC · ACNP).
  • (EN) J. A. Dunlop, D. Penney e D. Jekel, A summary list of fossil spiders and their relatives (PDF), in World Spider Catalog, Natural History Museum Bern, 2020, pp. 1-296.
  • (EN) James C. Lamsdell, Revised systematics of Palaeozoic 'horseshoe crabs' and the myth of monophyletic Xiphosura, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 167, n. 1, gennaio 2013, pp. 1-27, DOI:10.1111/j.1096-3642.2012.00874.x, ISSN 0024-4082 (WC · ACNP).
  • (EN) Wiesław Krzemiński, Ewa Krzemińska e Dariusz Wojciechowski, Silurian synziphosurine horseshoe crab Pasternakevia revisited, in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 55, n. 1, 2010, pp. 133-139, DOI:10.4202/app.2008.0074, ISSN 0567-7920 (WC · ACNP).
  • (EN) Selden, P. e Drygant, D.M., A new Silurian xiphosuran from Podolia, Ukraine, USSR (PDF), in Palaeontology, vol. 30, 1987, pp. 537-542.
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